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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 24 Gen - Nel corso delle attività di posizionamento di una struttura prefabbricata in legno, è sopraggiunta l’esigenza di apportare delle modifiche ad un pannello già posato.
L’addetto si è pertanto attrezzato ed organizzato per eseguire la lavorazione.
Le due fotografie evidenziano - in tutta la loro disarmante realtà - la situazione che si è venuta a creare. Anziché sistemare il terreno circostante, posizionando una scala portatile su cui lavorare, il lavoratore si è collocato con un piede su uno dei pali delle “modine” in legno utilizzate per tracciare gli allineamenti del nuovo edificio, mentre l’altro piede è inserito in uno “scanso” (nicchia) della parete.
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La posizione non è sicuramente agevole per l’operatore che, protendendosi verso l’alto con il trapano in mano, rischia seriamente di cadere.
Come se ciò non bastasse, il tutto è arricchito dalla presenza di ferri sporgenti (armature e barre filettate dei tirafondi), ai quali preventivamente sono state pure rimosse le protezioni, i cosiddetti “funghi” (dei quali ne è rimasto solo uno).
Una volta sospesa la lavorazione, sono stati analizzati - con il preposto ed il lavoratore - la situazione ed i rischi presenti. La ripresa della lavorazione ha avuto luogo solo a seguito della sistemazione dell’area con l’adozione degli apprestamenti di sicurezza e dei necessari piani di lavoro.
Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
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