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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 12 Lug - Con il numero odierno iniziamo ad affrontare una tematica che raramente abbiamo toccato nelle foto dell’insicurezza di SICURELLO.no ovvero gli scavi e le attività ad essi connesse.
In questa prima parte analizzeremo due situazioni di lavoro:
- L’interferenza tra i mezzi d’opera e gli operai;
- La verifica del materiale caricato da parte degli autisti.
Un elevato rischio di infortunio è dovuto all’interferenza tra le attività di lavoro delle macchine ed i lavoratori. Le prime immagini di oggi ci mostrano proprio questo tipo di situazione: la presenza di lavoratori che operano all’interno del raggio d’azione dell’ escavatore (in un caso – foto 01 - quasi a contatto con la benna dell’escavatore stesso). Anche considerando che l’operatore del mezzo d’opera sia particolarmente attento alla sua attività, il pericolo dovuto ad un involontario spostamento della benna, ad un’errata manovra, ad un piccolo cedimento del braccio è troppo elevato per essere accettato. Molte volte (foto 02) le situazioni – magari di controllo dell’attività di scavo - possono sembrare ordinarie e prive di rischi, ma in ogni caso si deve evitare di posizionarsi nelle immediate vicinanze od a ridosso della benna.
Situazione ancora peggiore è il coinvolgimento di soggetti esterni al cantiere come illustrato dalla foto nr. 03.
La seconda situazione riguarda invece gli autisti dei mezzi che vengono impiegati per il trasporto dei materiali scavati.
La necessità di verifica che il carico sia correttamente costipato ed evitarne la perdita durante il trasporto, fa si che l’autista salga sul cassone del mezzo per controllare.
Tale attività andrebbe svolta esclusivamente a fine carico ed utilizzando specifici punti di salita predisposti dal costruttore del mezzo.
Nella realtà assistiamo invece a salite tipo “arrampicata libera” ed alla presenza dell’autista sulla sponda del cassone o sulla cabina del mezzo per gran parte della durata della fase di carico (foto 04).
Numerosi altri sono i rischi derivanti dall’utilizzo di macchine movimento terra, citiamo brevemente:
- Ribaltamento dei mezzi d’opera dovuto a manovre errate e/o al cedimento del piano di lavoro/transito del mezzo;
- Investimento durante le fasi di manovra;
- Cedimenti meccanici dovuti a vetustà, scarsa/scorretta manutenzione, utilizzo scorretto;
- Caduta di materiali dalla benna dell’escavatore.
Ricordiamo che la tematica è stata più volte affrontata anche sulle pagine di PUNTOSICURO, vedasi ad esempio
- Imparare dagli errori: ribaltamento di un escavatore a cura di Tiziano Menduto;
- L’uso in sicurezza delle macchine movimento terra, nell'articolo viene presentato il manuale “Manuale Macchine Movimento Terra: utilizzo e sicurezza” curato dalla SEB - Scuola Edile Bresciana.
Negli schemi seguenti SICURELLO.si ci ricorda brevemente alcune delle regole da rispettare in merito all’argomento trattato oggi.
Chiudo con un ulteriore aspetto che più volte mi è capitato di rilevare all’interno dei cantieri.
L’ attività di scavo e carico dei camion viene visto dall’operatore come un’attività quasi ripetitiva e, di conseguenza, vi è la tendenza a rilassarsi e - quasi - ad annoiarsi. Antidoto a questa situazione è l’utilizzo in modo intensivo del “telefonino”, che induce a distogliere l’attenzione dal lavoro a favore della conversazione in corso. Tale comportamento diventa un pericolo che aumenta il rischio di accadimento di quanto sopra evidenziato.
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: RAFFAELE G iovanni - likes: 0 | 14/07/2013 (10:57:46) |
Bravo Stefano sei fantastico ciao , mi sto riprendendo dall'incidente |