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I disturbi muscoloscheletrici "pesano" sul lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

19/04/2007

Un problema che deve essere affrontato da datori di lavoro, lavoratori e decisori. Anche l’ insoddisfazione lavorativa contribuisce all’insorgenza di queste patologie.

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In vista del lancio della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, in programma nell’ottobre 2007 e dedicata alla prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici (MSD), l’Agenzia europea ha reso disponibile una raccolta di risorse web che saranno successivamente integrate nell’ambito della nuova Campagna “Alleggerisci il Carico”.

Il materiale presente nel “Punto di accesso unico sui MSD” è stato raccolto a partire dal 2000, quando la prima edizione della Settimana Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, nell’Europa dei 15, fu dedicata proprio alla prevenzione delle patologie muscoloscheletriche.

A sette anni di distanza, con l’Europa allargata, il problema è ancora attuale. I disturbi muscoloscheletrici colpiscono circa il 90% della popolazione e sono il problema più comune legato all’attività lavorativa in Europa. Quasi il 25% dei lavoratori provenienti dai 27 paesi dell’UE riferisce di soffrire di mal di schiena ed il 23% lamenta di soffrire di dolori muscolari.
Entrambe le condizioni prevalgono maggiormente nei nuovi Stati membri, con rispettivamente il 39% ed il 36% .
Il 62% dei lavoratori dell'UE-27 svolge operazioni ripetitive con le mani o le braccia per un quarto dell'orario di lavoro; il 46% lavora in posizioni dolorose o stancanti; il 35% trasporta o movimenta carichi pesanti.

I MSD vanno da malesseri e dolori di lieve entità sino a problemi più seri che costringono ad assentarsi dal lavoro e richiedono cure mediche. Nei casi cronici più gravi le cure e la guarigione non risultano soddisfacenti - il risultato potrebbe essere una disabilità permanente e la perdita del posto di lavoro.

Le patologie muscoloscheletriche sono tuttavia un problema importante non solo per i lavoratori, a cui causano sofferenza personale e problemi di tipo economico dovuti al mancato guadagno, ma anche per i datori di lavoro, per i quali sono un motivo di riduzione dell'efficacia aziendale e per la collettività in quanto aumentano i costi di previdenza sociale.

Per questa ragione l’Agenzia europea fornisce, in tre diverse sezioni, consigli ai lavoratori, ai datori di lavoro  e ai professionisti della salute e della sicurezza sul lavoro.

A questi ultimi, tra l’altro, è consigliato di adottare nella valutazione del rischio “un approccio olistico, che tenga conto anche del carico complessivo esercitato sul corpo. In genere non esiste un fattore singolo responsabile della comparsa dei DMS: per esempio, la movimentazione manuale dei carichi da sola raramente provoca mal di schiena; molti altri fattori contribuiscono alla comparsa di queste patologie, tra cui lo stress, le vibrazioni, il freddo e l'organizzazione del lavoro.
Pertanto, è molto importante valutare l'intera gamma dei rischi di DMS e affrontarli sulla base di una strategia globale. La valutazione del rischio deve essere seguita da un insieme di interventi appropriati finalizzati all'eliminazione (se possibile) o alla riduzione dei rischi per l'apparato muscoloscheletrico.”
Molti fattori possono contribuire infatti, singolarmente o in associazione ad altri, alla comparsa dei DMS.

Tra i fattori fisici vi sono :
-l'uso della forza, per esempio per sollevare, trasportare, tirare o spingere;
-i movimenti ripetitivi, per esempio dattilografare, verniciare;
-posizioni scorrette e statiche, per esempio con le mani sollevate al di sopra delle spalle o periodi prolungati trascorsi in posizione seduta o eretta;
-la pressione, per esempio la compressione esercitata localmente dagli utensili;
-le vibrazioni, su tutto il corpo o su braccia/mani;
-ambienti di lavoro freddi;

I fattori organizzativi che possono contribuire all’insorgenza di MSD sono:
-attività faticose;
-scarso controllo sulle attività svolte;
-scarsa soddisfazione professionale;
-attività ripetitive;
-ritmo di lavoro sostenuto;
-condizionamenti temporali;
-mancanza di sostegno da parte di colleghi e dirigenti.

Tra i fattori soggettivi vi sono invece la storia medica precedente, la capacità fisica del lavoratore, l’età, l’abitudine al fumo e l’obesità.

Il Punto di accesso unico sui MSD
[Scegliere, in alto a destra, lingua: italiano].
 

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