Near miss e infortuni: un nuovo progetto per supportare le aziende
Taranto, 8 Giu – Uno degli argomenti su cui il nostro giornale è tornato più volte in questi anni – con articoli, interviste e presentazione di interventi e procedure – è quello dei near miss, dei quasi infortuni, dei mancati infortuni. Siamo stati sempre convinti che al di là degli aspetti normativi la rilevazione dei near miss, possa essere uno strumento importante per migliorare la prevenzione aziende.
Attraverso la raccolta e analisi dei near miss si ricavano informazioni essenziali per comprendere i fattori di rischio che possono determinare infortuni.
Per questo motivo abbiamo organizzato in passato un convegno sugli incidenti mancati, abbiamo presentato, attraverso approfondimenti e interviste, il Progetto PRASSI e siamo diventati media partner del Progetto CONDIVIDO, un progetto che può supportare le aziende riguardo alla rilevazione e analisi dei near miss.
Il progetto CONDIVIDO, come vedremo tra poco, si pone, infatti, tra gli obiettivi lo sviluppo di linee guida e strumenti operativi di supporto alle imprese per la raccolta e analisi di eventi near miss (quasi infortuni) e relativi modelli di analisi e diffusione dei dati.
Il progetto, che nasce da un’attività di ricerca promossa da INAIL insieme a varie Università e Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, verrà presentato il 10 giugno 2022 a Taranto in un convegno (presentato nell’articolo “ Near Miss. Quale indicatore di esposizione al rischio”).
Per far conoscere il progetto ai nostri lettori abbiamo deciso di intervistare il Dott. Cosimo Scarnera, direttore dello Spesal dell’ ASL di Taranto e componente della segreteria scientifica del convegno.
Quanto può essere importante la raccolta e l’analisi dei near miss per ottenere reali indicazioni sui fattori di rischio? Come è nato il Progetto CONDIVIDO? E quali sono i suoi principali obiettivi?
Quali sono le difficoltà, i vantaggi e le ricadute per le aziende nella raccolta e analisi dei near miss? Come il progetto potrà supportarle?
Cosa avverrà il 10 giugno a Taranto per presentare il Progetto CONDIVIDO?
L’intervistato, in risposta alle nostre domande, si sofferma su vari argomenti:
- L’importanza dei Near Miss e il progetto CONDIVIDO
- L’utilità del progetto CONDIVIDO e il coinvolgimento delle figure territoriali
- Progetto CONDIVIDO: il convegno del 10 giugno e i vantaggi per le aziende
L’importanza dei Near Miss e il progetto CONDIVIDO
Prima di tutto ricordiamo ai nostri lettori quanto può essere importante la raccolta e l’analisi dei near miss per ottenere reali indicazioni sui fattori di rischio. Ci sono dati o studi che mostrano la loro importanza nel migliorare la prevenzione?
Cosimo Scarnera: I near miss risultano fonti informative importanti che possono consentire all’azienda di orientare con più efficacia le azioni per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Già all'inizio degli anni '30, Heinrich (1931) teorizzò la cosiddetta piramide della sicurezza, nella quale schematizzava il rapporto quantitativo fra diversi tipi di "eventi avversi": dagli infortuni mortali agli eventi near miss, che rappresentano la base della piramide in quanto, nonostante abbiano solitamente una frequenza maggiore rispetto agli incidenti/lesioni, non vengono segnalati né evidenziati.
Dopo lo studio pionieristico di Heinrich, questa relazione è stata confermata nel corso degli anni. Un ulteriore studio rilevante in questo campo (Bird e Germain, 1996) ha confermato l’elevato valore dal punto di vista della prevenzione dei near miss: un'analisi efficace delle cause alla base di questi eventi può aiutare le aziende/organizzazioni a ridurre il numero di incidenti minori e maggiori. La segnalazione e l’analisi delle cause dei near miss sono state sviluppate e adottate nel corso degli anni in diversi settori, a partire dalle industrie a maggior rischio di incidenti (es. chimico, nucleare, aereo, marittimo), per poi diffondersi in altri settori, come quello manifatturiero, minerario e delle costruzioni (Gnoni e Saleh, 2017).
L'importanza di un sistema di reporting semplice, ma efficace è stato confermato da Wincek (2015), che ha applicato il modello in un'industria chimica.
Awolusi e Marks (2015) hanno evidenziato l'importanza della formazione specifica sui mancatati infortuni per sostenere meglio i lavoratori al fine di riconoscere e segnalare i near miss.
Il prossimo 10 giugno si terrà a Taranto un convegno per presentare il progetto CONDIVIDO. Raccontiamo ai nostri lettori innanzitutto cosa si nasconde dietro la parola “condivido”. È un acronimo?
C.S.: Il 10 giugno si svolgerà a Taranto un convegno per la presentazione del progetto e dei primi risultati ottenuti dalla analisi delle risposte ad un questionario distribuito e compilato online dalle aziende del nostro territorio per valutare lo stato di applicazione dei sistemi di gestione dei near miss nelle aziende italiane.
Il nome CONDIVIDO è effettivamente un acronimo: Sviluppo di un modello intelligente a supporto di eCOsistemi virtuosi per la gestioNe Della conoscenza e della condIVIsione Dei near miss in cOmparti industriali.
Come è nato il progetto? E quali sono i suoi principali obiettivi?
C.S.: Tra le attività promosse da INAIL Ricerca, in collaborazione con due Università (politecnico di Milano e Università del Salento) e tre Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (ATS Insubria, ASL Taranto, AULSSL 7 Pedemontana), rientra il progetto CONDIVIDO, che si pone tra gli obiettivi lo sviluppo di linee guida e strumenti operativi di supporto alle imprese per la raccolta e analisi di eventi “near miss” (quasi infortuni) e relativi modelli di analisi e diffusione dei dati. Infatti, come già indicato, i near miss costituiscono utili fonti informative che possono consentire all’azienda di orientare con più efficacia le azioni per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il progetto CONDIVIDO nasce dalla necessità di sensibilizzare e supportare le aziende nella raccolta e analisi di eventi near miss attraverso linee guida e strumenti operativi e relativi modelli di analisi e diffusione dei dati in maniera standardizzata.
L’obiettivo del progetto è di sviluppare un sistema attivo di sorveglianza dei near miss, secondo tre specifiche direttrici comuni:
- Definire metodologie e strumenti applicativi standardizzati per l’analisi e la gestione degli incidenti (near miss) al fine del monitoraggio e della gestione dei rischi nelle imprese.
- Sperimentare un sistema di monitoraggio per la rilevazione e l’analisi dei near miss nei luoghi di lavoro attraverso il contributo delle associazioni d’impresa e gli enti bilaterali.
- Verificare la fattibilità e le ricadute di azioni condotte in reti produttive complesse allo scopo di integrare tra le aziende di una stessa filiera l’approccio preventivo alla salute e sicurezza.
L’utilità del progetto CONDIVIDO e il coinvolgimento delle figure territoriali
Quali sono a suo parere le difficoltà, i vantaggi e le ricadute per le aziende nella raccolta e analisi dei near miss? Come il progetto potrà supportarle?
C.S.: Nella logica di agire a monte delle dinamiche infortunistiche, è indubbio che l’analisi dei near miss sia uno strumento efficace in termine di prevenzione. Attualmente solo poche grandi aziende applicano, in una modalità completa, un modello di gestione dei near miss. Tra le priorità si evidenzia la necessità di una maggiore sensibilizzazione e di un coinvolgimento di tutte figure della prevenzione aziendale.
La prima difficoltà evidenziata nelle aziende, infatti, riguarda i lavoratori nel riconoscere i near miss e nel dedicare tempo alla segnalazione degli stessi. Un’altra difficoltà è rappresentata dalla mancata sensibilizzazione dei datori di lavoro ad investire nella formazione ed informazione dei lavoratori su tale tema e/o nei sistemi di gestione. Il vantaggio per le aziende che effettuano l’analisi dei near miss, è quello di avere a disposizione con un basso investimento economico l’implementazione delle informazioni che permettono di alimentare il documento di valutazione dei rischi.
Il progetto si pone l’obiettivo di supportare le aziende attraverso:
- La Definizione di modello e di un software per analisi near miss con particolare riferimento alle PMI
- La Definizione di modello di «ecosistema» per lo scambio delle informazioni sui near miss a livello di rete complessa
- Test e sperimentazione in contesti reali territoriali per l’elaborazione di «buone pratiche» a supporto della prevenzione degli infortuni/incidenti
Lei partecipa al progetto come Direttore dello Spesal dell’ASL Taranto e sono tre i Servizi di Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro delle Aziende sanitarie italiane che hanno deciso di condividere questo progetto. Quali sono le motivazioni che hanno portato l’ASL di Taranto ad aderire al progetto e con quali funzioni?
C.S.: Questo Servizio dell’ASL di Taranto nell’ultimo decennio ha partecipato a vari progetti e iniziative orientati a rafforzare le attività di assistenza e supporto alle aziende (soprattutto le piccole e le micro-imprese) in sinergia con gli altri Enti istituzionali. L’adesione a tale progetto è legata alla necessità di sensibilizzare le aziende, attraverso le associazioni di categoria e gli Enti bilaterali, all’utilizzo di strumenti messi a disposizione da organismi istituzionali con condivisione delle criticità e delle responsabilità gestibili attraverso l’utilizzazione dello strumento (software CONDIVIDO), utile per analizzare gli eventi indesiderati, i quasi eventi (near miss) e le anomalie, allo scopo di prevenirli.
Quali sono gli strumenti per coinvolgere nel progetto CONDIVIDO le intere organizzazioni aziendali e tutte le figure territoriali necessarie?
C.S.: Il primo passo del progetto CONDIVIDO è stato quello di darne ampia diffusione nel tessuto produttivo, in forma diretta sia con le aziende (online e tramite note e incontri informativi) sia con le associazioni di impresa e gli organismi bilaterali, coinvolgendo i comparti più rappresentativi del territorio: industriale, portuale, edile ed agricolo. Successivamente, a seguito dell’elaborazione di un questionario, alla cui stesura hanno collaborato tutti i componenti del progetto, questo Servizio ha favorito la diffusione del questionario stesso online per valutare lo stato di applicazione dei sistemi di gestione dei near miss nelle aziende della provincia.
Il modello/software per l’analisi dei near miss a cui si fa riferimento nel progetto CONDIVIDO è applicabile a tutti comparti e anche alle piccole e medie aziende?
C.S.: Lo scopo di questo PROGETTO è proprio quello di dimostrare che attraverso l’utilizzo di strumenti adeguati e poco costosi, messi a disposizione dai vari organismi istituzionali, è possibile implementare volontariamente un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro, sulla base di indicazioni UNI-ISO 45001:2018, anche all’interno di quelle piccole o medie organizzazioni che percepiscono questa soluzione come costosa e poco attuabile. Ad oggi, infatti, non sono disponibili strumenti adeguati ed indicatori di sicurezza che forniscano una risposta quali-quantitativa su quanta sicurezza ci sia in un sistema e, se la troviamo, a livelli opportuni o meno. Quindi, come se dicessimo molto banalmente: la sicurezza non si vede ma si fa.
In relazione al progetto è stato sviluppato un questionario online per valutare lo stato di applicazione dei sistemi di gestione dei near miss nelle aziende italiane. Quante aziende hanno risposto?
C.S.: Il questionario, raggiungibile al seguente indirizzo e con un tempo stimato per la compilazione di 10 minuti con dati forniti nella più completa riservatezza, è stato diffuso coinvolgendo tutti i comparti del contesto produttivo territoriale.
La risposta partecipativa delle aziende è stata ampia, i dati sono attualmente in fase di analisi statistica e i primi risultati saranno presentati al nostro convegno del 10 giugno.
Progetto CONDIVIDO: il convegno del 10 giugno e i vantaggi per le aziende
Ricordiamo il convegno del 10 giugno a Taranto. Chi interverrà e quali saranno gli argomenti trattati?
C.S.: È importante evidenziare che il giorno 9 giugno è stata predisposta un’attività preliminare al convegno, consistente in un workshop sull’argomento strutturato nel seguente modo:
- Discussione caso studio: esempio di un near miss, successiva gestione e azioni risolutive;
- Analisi caso pratico secondo la struttura dell’ecosistema di Condivido;
- Questionario (online possibilmente) sugli attori dell’ecosistema di Condivido per la gestione dei near-miss;
- Riflessione individuale dei risultati del questionario;
- Discussione di gruppo dei risultati, cercando la convergenza per singolo tavolo di lavoro;
- Discussione conclusiva dei risultati, cercando un’unica convergenza tra i due tavoli (tavoli di lavoro uniti)
Tale workshop, sarà strutturato su 2 tavoli di lavoro, a cui parteciperanno per ognuno, le seguenti figure: 1 Consulente esterno indipendente; 1 Rappresentante Associazione di categoria ; 1 Medico ASL; 1 RSPP (interno, diverso da DL) per aziende < di 50 dipendenti; 1 RSPP (interno, diverso da DL) per aziende > di 50 dipendenti; 1 DL (aziende < di 50 dipendenti); 1 Ruolo apicale per aziende > di 50 dipendenti; 1 RLST; 1 rappresentante di INAIL ricerca; 1 rappresentante di Centro di ricerca universitario.
Al convegno del 10 giugno interverranno i responsabili nazionali del progetto: i Professori del Politecnico di Milano, Dipartimento di ingegneria gestionale e dell’Università del Salento, Dipartimento di Ingegneria; i Ricercatori di INAIl Dimeila, la Direzione Strategica dell’ASL di Taranto con lo Spesal e i rappresentanti delle associazioni di categoria, datoriali e dei lavoratori.
Le tematiche trattate riguarderanno i seguenti argomenti: analisi dei near miss nelle PMI e in reti produttive complesse; il progetto CONDIVIDO, l’implementazione dei near miss nelle aziende: con i risultati da un’indagine sul campo; la metodologia e verifica di efficacia degli interventi di prevenzione; esperienze applicative di interventi territoriali di assistenza; aspetti giuridici sul rapporto tra obbligo e convenienza nella rilevazione dei near miss; near miss e infortuni sul lavoro tra aziende appaltanti e aziende appaltatrici.
Concludiamo ricordando lo sviluppo, i vantaggi e gli strumenti connessi al progetto CONDIVIDO…
Cosimo Scarnera: Alla luce di quanto descritto, si può affermare che lo strumento del progetto CONDIVIDO potrà essere utilizzato trasversalmente da una qualsiasi realtà aziendale e, se correttamente contestualizzato e condiviso all’interno dell’organizzazione, fornirà una base empirica di riferimento nelle fasi di progettazione, di pianificazione delle azioni preventive e di adozione delle azioni correttive e di miglioramento, oltre a creare sensibilità e consapevolezza negli operatori sui temi della sicurezza.
È necessario superare la mera visione burocratica e passare alla visione di “sicurezza operativa”, ove tutti gli attori facenti parte del sistema della sicurezza siano responsabilizzati, ognuno per la propria parte. È chiaro che compete alla leadership aziendale veicolare la cultura della sicurezza affinché la raccolta delle informazioni sia comunicata a tutti i livelli aziendali. L’attenzione all’analisi sistemica e profonda delle cause di un accadimento avverso deve essere rivolta alla adozione di comportamenti virtuosi, alla individuazione delle criticità, anziché alla ricerca del colpevole. Un ulteriore vantaggio per l’organizzazione aziendale potrebbe essere rappresentato dalla possibilità di ottenere una riduzione del premio assicurativo da versare a INAIL oltre che un effetto motivazionale sui dipendenti con aumento della produttività, riduzione dei costi riferiti a infortuni e malattie, riduzione del numero dei giorni assenza per infortuni e malattie e protezione della forza lavoro dell’impresa.
Infine, uno degli strumenti più importanti del progetto CONDIVIDO è quello di tenere sotto controllo l’andamento degli infortuni, dei near miss e delle anomalie e di effettuarne un’analisi accurata che permetta di concentrare le azioni correttive su aspetti di importanza prioritaria pianificando altresì a medio-lungo termine gli interventi meno urgenti, svolgendo un’attività di monitoraggio che consenta all’azienda di avere un feedback sull’adeguatezza delle misure correttive nel tempo implementate, rimodulandole quando necessario.
Il link per avere informazioni sul convegno del 10 giugno a Taranto.
Articolo e intervista a cura di Tiziano Menduto
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