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Piu’ sicurezza nel codice degli appalti
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La salute e la sicurezza dei lavoratori e la lotta al lavoro nero sono i temi inseriti nel primo decreto correttivo al codice degli appalti, presentato nei giorni scorsi in un incontro tra il Ministro del Lavoro e Ministro delle Infrastrutture con le parti sociali.
Lo schema del decreto prevede tre misure fondamentali.
1. Inserimento della regolarità contributiva tra i requisiti soggettivi per partecipare alle gare di appalto. Regolamentazione del DURC (documento unico di regolarità contributiva).
Per Partecipare ad un appalto pubblico, le società dovranno essere in regola dal punto di vista contributivo.
2. Previsione che tutti i soggetti appaltanti provvedano al pagamento dei contributi e delle retribuzioni dovute ai lavoratori in caso di inadempimento del soggetto appaltatore.
3. Inserimento del provvedimento interdittivo, seguito alla sospensione con lavoratori irregolari, tra le cause di esclusione dalle gare. La misura esclude esplicitamente dalle gare i soggetti incorsi nelle previsioni dell’articolo 36bis del “decreto Bersani”, allo scopo di garantire al massimo la tutela dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
“Il Codice degli appalti - ha affermato il Ministro Di Pietro - è già stato varato, ma necessita di una serie di decreti correttivi, così come previsto dalle norme transitorie del codice stesso, perché essendo molto complesso e racchiudendo molte norme necessità di un coordinamento complessivo.”
Il primo decreto correttivo dovrebbe essere approvato definitivamente già oggi; i ministri del Lavoro e delle Infrastrutture prevedono che nel giro di qualche mese saranno varati successivi decreti correttivi.
“Questa è la logica prevista dal Codice degli appalti – ha proseguito Di Pietro - ; una serie di decreti correttivi che, cammin facendo, possano rendere più fluido l’utilizzo di quel codice e snellirlo per certi versi e renderlo in linea con le decisioni nel frattempo prese."
La salute e la sicurezza dei lavoratori e la lotta al lavoro nero sono i temi inseriti nel primo decreto correttivo al codice degli appalti, presentato nei giorni scorsi in un incontro tra il Ministro del Lavoro e Ministro delle Infrastrutture con le parti sociali.
Lo schema del decreto prevede tre misure fondamentali.
1. Inserimento della regolarità contributiva tra i requisiti soggettivi per partecipare alle gare di appalto. Regolamentazione del DURC (documento unico di regolarità contributiva).
Per Partecipare ad un appalto pubblico, le società dovranno essere in regola dal punto di vista contributivo.
2. Previsione che tutti i soggetti appaltanti provvedano al pagamento dei contributi e delle retribuzioni dovute ai lavoratori in caso di inadempimento del soggetto appaltatore.
3. Inserimento del provvedimento interdittivo, seguito alla sospensione con lavoratori irregolari, tra le cause di esclusione dalle gare. La misura esclude esplicitamente dalle gare i soggetti incorsi nelle previsioni dell’articolo 36bis del “decreto Bersani”, allo scopo di garantire al massimo la tutela dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
“Il Codice degli appalti - ha affermato il Ministro Di Pietro - è già stato varato, ma necessita di una serie di decreti correttivi, così come previsto dalle norme transitorie del codice stesso, perché essendo molto complesso e racchiudendo molte norme necessità di un coordinamento complessivo.”
Il primo decreto correttivo dovrebbe essere approvato definitivamente già oggi; i ministri del Lavoro e delle Infrastrutture prevedono che nel giro di qualche mese saranno varati successivi decreti correttivi.
“Questa è la logica prevista dal Codice degli appalti – ha proseguito Di Pietro - ; una serie di decreti correttivi che, cammin facendo, possano rendere più fluido l’utilizzo di quel codice e snellirlo per certi versi e renderlo in linea con le decisioni nel frattempo prese."
Entro giugno dovrebbe inoltre essere varato il regolamento per l’attuazione del codice degli appalti.
“La materia è complessa, rilevante – ha affermato Giorgio Santini della Cisl - e non riguarda solo appalti di lavoro, ma anche gli appalti di servizi, riguarda quindi un mondo che è vastissimo sia in termini di addetti che di prodotto interno lordo, ha molti aspetti su cui interviene; l’aspetto della salute e della sicurezza è molto importante, [...] ma ci sono anche altri aspetti, interfaccia con il testo unico della sicurezza e interfaccia sulle norme del lavoro più generali.
E per questo abbiamo chiesto, e ci attendiamo consequenzialità da parte del Governo, che su questa materia il confronto concertativo continui anche in tutti gli adempimenti successivi che sono molti. I temi trattati stamattina sono importanti, ma sono assolutamente parziali. Molti altri aspetti che dovranno essere trattati sia in riferimento alla correzione del codice, sia in riferimento al testo unico in materia di sicurezza, sia alle norme generali sul lavoro.
Abbiamo chiesto con forza che il confronto continui con una caratteristica concertativa preventiva all’emanazione dei provvedimenti legislativi.”
“La materia è complessa, rilevante – ha affermato Giorgio Santini della Cisl - e non riguarda solo appalti di lavoro, ma anche gli appalti di servizi, riguarda quindi un mondo che è vastissimo sia in termini di addetti che di prodotto interno lordo, ha molti aspetti su cui interviene; l’aspetto della salute e della sicurezza è molto importante, [...] ma ci sono anche altri aspetti, interfaccia con il testo unico della sicurezza e interfaccia sulle norme del lavoro più generali.
E per questo abbiamo chiesto, e ci attendiamo consequenzialità da parte del Governo, che su questa materia il confronto concertativo continui anche in tutti gli adempimenti successivi che sono molti. I temi trattati stamattina sono importanti, ma sono assolutamente parziali. Molti altri aspetti che dovranno essere trattati sia in riferimento alla correzione del codice, sia in riferimento al testo unico in materia di sicurezza, sia alle norme generali sul lavoro.
Abbiamo chiesto con forza che il confronto continui con una caratteristica concertativa preventiva all’emanazione dei provvedimenti legislativi.”
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