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La prassi di riferimento per la formazione in videoconferenza

La prassi di riferimento per la formazione in videoconferenza

La prassi di riferimento UNI/PdR 149:2023 fornisce una guida metodologica per l’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro erogati in modalità videoconferenza sincrona.

Come sappiamo, anche per i tanti articoli pubblicati dal nostro giornale sul tema, nel periodo di emergenza connesso alla diffusione del virus SARS-CoV-2 la videoconferenza (videoconferenza sincrona - VCS) si è ampiamente diffusa come modalità di erogazione della formazione anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro, permettendo di rispettare gli obblighi formativi previsti dalla legge e garantendo la continuità necessaria della formazione e dei percorsi di aggiornamento.

 

Tuttavia l’utilizzo della VCS nella formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza – come ricordato nel documento che ci apprestiamo a presentare - è avvenuto in un quadro di vuoto legislativo per quanto riguarda la regolamentazione delle modalità operative e la definizione di requisiti organizzativi e gestionali. Un vuoto legislativo che è parzialmente colmato da due interventi del legislatore che prevedono la revisione e modifica degli Accordi Stato Regioni ( legge n. 215 del 17 dicembre 2021) e l’equiparazione della formazione in VCS a quella in presenza ( Legge 19 maggio 2022, n. 52) delineando un nuovo quadro di riferimento legislativo più omogeneo.

 

Tuttavia ancora molto rimane da dire sul sistema della videoconferenza sincrona, come ricordato anche nell’articolo che ha raccontato il percorso delle linee di indirizzo per la formazione in videoconferenza sincrona curate dall’Inail (Direzione centrale prevenzione e Polo di formazione Inail per la prevenzione).

 

In questo senso una importante novità, come segnalato in un recente articolo, è la pubblicazione, nei giorni scorsi, della nuova prassi di riferimento UNI/PdR 149:2023 "Guida metodologica per l’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro erogati in modalità videoconferenza sincrona".

 

 

Nell’articolo presentiamo brevemente il contenuto della prassi con particolare riferimento ai seguenti argomenti:


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Le prassi di riferimento e la UNI/PdR 149:2023

Ricordiamo innanzitutto che cosa è una prassi di riferimento.

 

È lo stesso Ente Italiano di Normazione ( UNI) a ricordarlo sul suo sito: le prassi di riferimento “sono documenti UNI che introducono prescrizioni tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, quando non ci sono norme né progetti di norma nazionali, europei o internazionali”. Possono essere, ad esempio, “buone pratiche già in uso nei servizi al cittadino/consumatore, applicazioni settoriali di specifiche esistenti, disciplinari industriali, protocolli per la gestione di marchi proprietari, modelli di gestione sperimentati a livello locale, adozioni di CWA” (CEN Workshop Agreement) a livello nazionale.

 

Inoltre le prassi sono elaborate sulla base di un “rapido processo di condivisione” tra gli autori, “non più di nove mesi, in appositi Tavoli”. E dopo due anni dalla pubblicazione “si valuta se far evolvere la prassi di riferimento in un documento normativo. Dopo cinque anni o sono trasformate in norma UNI, UNI/TS, UNI/TR o sono ritirate”.

 

E come indicato anche nella presentazione della UNI/PDR 149:2023 sul sito UNI la prassi di riferimento “costituisce una guida metodologica, operativa e gestionale a carattere volontario a supporto di tutti i soggetti legittimati dalla legislazione vigente ad erogare la formazione obbligatoria in materia di SSL, i quali intendono avvalersi della videoconferenza sincrona (VCS) come modalità complementare, integrante o alternativa alla formazione in presenza, nel rispetto della legislazione stessa”.

 

Dunque la prassi di riferimento UNI/PdR 149:2023 non è una norma nazionale, ma è un documento pubblicato da UNI che raccoglie, in questo caso, prescrizioni relative a prassi condivise all’interno dell’Inail, soggetto firmatario di un accordo di collaborazione con UNI.

Ed è stata elaborata dal Tavolo “Formazione in videoconferenza sincrona salute e sicurezza sul lavoro” condotto da UNI e costituito da vari esperti: Giannunzio Sinardi (project leader), Claudia Cassano, Riccardo Orsini e Sara Stabile (INAIL), Adriano Bacchetta (Esperto UNI/CT 042 “Sicurezza”), Nicoletta Cornaggia (Regione Lombardia – Coordinamento Regioni), Lorenzo Fantini, Giovanni Finotto (Università Cà Foscari di Venezia), Donato Lombardi (Provincia Autonoma di Trento – Coordinamento Regioni), Francesco Naviglio (Esperto UNI/CT 042 “Sicurezza”) e Paolo Pascucci (Università degli Studi di Urbino).

La prassi, ratificata dal Presidente dell’UNI, è entrata in vigore il 20 luglio 2023.

 

La UNI/PdR 149:2023 e le specificità della videoconferenza

La prassi di riferimento nel capitolo 5 si sofferma sugli “Aspetti di tipo organizzativo, gestionale e di assicurazione della qualità per l’erogazione della formazione su SSL in modalità VCS. L’approccio per processi”.

 

Ad esempio si indica che l’utilizzo in modalità sincrona delle piattaforme multimediali “comporta una virtualizzazione solo tipo spaziale e non temporale, consentendo l’interazione e rapporti diretti tra docenti e discenti e tra i discenti, e presenta dunque caratteristiche di erogazione e di efficacia didattica simili e sovrapponibili con quella in presenza fisica in aula”. Tuttavia - continua la PdR- la modalità di formazione in VCS “presenta alcune caratteristiche e specificità che la differenziano dalla didattica in presenza in aula fisica con riferimento ai processi di produzione della formazione”.

 

E dunque alla luce di tali specificità “i soggetti formatori dovrebbero rivedere o reingegnerizzare i propri processi organizzativi e gestionali della produzione della formazione (prevedendo anche idonei profili di competenze), elaborando e attivando specifiche procedure di carattere gestionale, metodologico e tecnologico al fine di garantire la qualità e l’efficacia formativa nell’erogazione in VCS e il rispetto della normativa in materia di formazione su SSL”

 

Viene poi presentato un approccio per processi con riferimento al ciclo PDCA:

  • PLAN (Pianificazione): analisi dei fabbisogni formativi e di contesto; progettazione
  • DO (Realizzazione): Erogazione;
  • CHECK (Monitoraggio e valutazione): Monitoraggio e valutazione della qualità organizzativa e didattica
  • ACT (Riesame e adozione di misure di miglioramento): Riesame e adozione di misure e interventi correttivi ai fini del miglioramento

 

L’indice della prassi di riferimento UNI

Concludiamo pubblicando l’indice della prassi di riferimento UNI/PdR 149:2023:

 

0. INTRODUZIONE

0.1 CONTESTO DI RIFERIMENTO

0.2 FINALITÀ, TARGET DI RIFERIMENTO E AMBITO APPLICATIVO

 

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

 

2 RIFERIMENTI NORMATIVI

 

3 TERMINI E DEFINIZIONI

 

4 PRINCIPIO

 

5 ASPETTI DI TIPO ORGANIZZATIVO, GESTIONALE E DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ PER L’EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE SU SSL IN MODALITÀ VCS. L’APPROCCIO PER PROCESSI

5.1 GENERALITÀ

5.2 L’APPROCCIO PER PROCESSI

5.2.1 GENERALITÀ

5.2.2 PLAN (PIANIFICAZIONE)

5.2.3 DO (REALIZZAZIONE)

5.2.4 CHECK (MONITORAGGIO E VALUTAZIONE)

5.2.5 ACT (RIESAME E ADOZIONE DI MISURE DI MIGLIORAMENTO)

5.3 PROFILI DI COMPETENZA, RUOLI E RESPONSABILITÀ DELLE FIGURE PROFESSIONALI PER LA FORMAZIONE SU SSL IN MODALITÀ VCS

5.3.1 GENERALITÀ

5.3.2 RESPONSABILE DEI PROCESSI FORMATIVI

5.3.3 DOCENTE

5.3.4 TUTOR D’AULA VIRTUALE

5.3.5 TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DELLA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE

 

6 CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE E FUNZIONALI DELLE PIATTAFORME MULTIMEDIALI E DELLE POSTAZIONI DEGLI UTENTI

6.1 CARATTERISTICHE TECNICHE E FUNZIONALITÀ DELLE PIATTAFORME MULTIMEDIALI

6.2 CONNETTIVITÀ DELLA POSTAZIONE UTENTE

 

7 PROTEZIONE E TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

 

8 INDICAZIONI OPERATIVE E PROCEDURALI PER LA GESTIONE DELLA FORMAZIONE SU SSL IN VCS

8.1 PROCEDURE OPERATIVE PRELIMINARI ALL’EROGAZIONE

8.1.1 INFORMAZIONI E COMUNICAZIONI PRELIMINARI

8.1.2 CONSENSO INFORMATO E ISCRIZIONE

8.2 PROCEDURE E MODALITÀ OPERATIVE IN FASE DI EROGAZIONE

8.2.1 MODALITÀ DI ACCESSO PROTETTO

8.2.2 VERIFICA DELLA CONTINUITÀ DELLA PRESENZA

8.2.3 GESTIONE DELLE VERIFICHE DI APPRENDIMENTO INTERMEDIE E FINALI

8.2.4 RILASCIO DELLE ATTESTAZIONI

8.3 PROCEDURE OPERATIVE EX POST PER IL MONITORAGGIO, LA VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ FORMATIVA E LA CONSERVAZIONE DEI DATI

8.3.1 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DIDATTICA E DELLA QUALITÀ ORGANIZZATIVA

8.3.2 CONSERVAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE E DEI DATI PERSONALI

APPENDICE A (Informativa) COMPITI, CONOSCENZE E ABILITÀ PER I PROFILI DI RESPONSABILE DEI PROCESSI FORMATIVI, DOCENTE, TUTOR D’AULA VIRTUALE E TECNICO ESPERTO NELLA GESTIONE DELLA PIATTAFORMA MULTIMEDIALE

 

BIBLIOGRAFIA

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

La prassi di riferimento UNI/PdR 149:2023 "Guida metodologica per l’organizzazione e la gestione dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro erogati in modalità videoconferenza sincrona" è liberamente scaricabile sul sito UNI, attraverso quest’indirizzo, previa registrazione.

 

Scarica la normativa di riferimento:

Legge 17 dicembre 2021, n. 215 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.

 

LEGGE 19 maggio 2022, n. 52 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 marzo 2022, n. 24, recante disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell'epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza

 




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