Imparare dagli errori: infortuni nell’utilizzo di idropulitrici
Brescia, 12 Lug – Utilizzata in vari comparti lavorativi, l’idropulitrice è una macchina che funziona attraverso un getto d'acqua ad elevata pressione. Nei cantieri edili è utilizzata, ad esempio, per la pulizia di rivestimenti di facciata, di murature, di attrezzature macchine, come le betoniere e altre macchine adoperate nel trasporto dei materiali edili o nel movimento terra.
Anche questa macchina espone i lavoratori a diversi rischi per la sicurezza e per favorire la prevenzione degli incidenti correlati a questi rischi, ci soffermiamo oggi su alcuni esempi di infortuni correlati all’utilizzo di idropulitrici.
Come sempre le dinamiche infortunistiche presentate sono tratte dalle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
I casi di infortunio nell’utilizzo delle idropulitrici
Il primo caso riguarda un infortunio per caduta dall’alto in uno stabilimento balneare.
Un lavoratore cade da un'altezza di circa 3 metri mentre è intento alla pulizia di una tenda dello stabilimento balneare con idropulitrice.
L'infortunato, che riporta la frattura del cranio, operava su luogo instabile e non portante.
In questo caso il fattore causale è l’utilizzo della idropulitrice su luogo instabile.
Nel secondo caso l’incidente avviene in una cabina di verniciatura.
Mentre un operaio pulisce il forno (cabina di verniciatura) con la idropulitrice con la spazzola spinta a mano, si verifica uno scoppio e l'idropulitrice inizia a prendere fuoco; lo scoppio ha anche chiuso le porte del forno che erano prima aperte.
Dentro il forno in quel momento è presente il titolare che dando colpi alla porta con la mano riesce a riaprirla, prendere l'estintore e spegnere le fiamme che nel frattempo avevano avvolto anche l'operaio che riportava ustioni alle braccia ed al volto.
Lo scoppio è stato causato dall'utilizzo di idropulitrice (non atex) in una cabina di verniciatura satura di solventi.
Il terzo caso riguarda un incidente nel lavaggio di un escavatore.
Un lavoratore sta lavando un escavatore della ditta per cui lavora utilizzando una idropulitrice. Questa operazione viene svolta al centro di un piazzale dove si è formata una ampia pozzanghera dovuta alle abbondanti piogge dei giorni precedenti ed anche alla stessa acqua utilizzata per il lavaggio dell'escavatore.
Dalle informazioni successivamente assunte dal titolare della ditta presente al fatto, “sembra che l'infortunato sia stato colto da forti tremori e non è riuscito a liberarsi dalla lancia che aveva in mano dell'idropulitrice. Il titolare stesso avendo intuito che probabilmente si trattava di una scossa elettrica è immediatamente corso verso il quadro elettrico a cui era collegata l'idropulitrice, agendo sull'interruttore per togliere tensione. Il titolare, ritornato nei pressi dell'incidente, si accorgeva che il proprio dipendente non dava segni di vita”.
A seguito dei sopralluoghi “è emerso che l'idropulitrice non era rispondente alla normativa tecnica specifica di sicurezza e che l'impianto elettrico non era provvisto di interruttore differenziale e di messa a terra”.
I fattori causali rilevati:
- “mancanza dell'impianto di messa a terra;
- mancanza interruttore differenziale;
- idropulitrice non a norma”.
La prevenzione degli infortuni con le idropulitrici
Per offrire alcuni utili spunti per la prevenzione degli infortuni con la idropulitrice facciamo riferimento al documento " La valutazione dei rischi nelle costruzioni edili", un manuale nato dalla collaborazione tra il Comitato Paritetico Territoriale per la Prevenzione Infortuni, l'Igiene e l'Ambiente di Lavoro di Torino e Provincia e l’INAIL Piemonte.
Al di là dei riferimenti alle valutazioni di specifici rischi nell’ambito del comparto costruzioni, il manuale è corredato da innumerevoli schede contenenti misure di prevenzione relative a specifici argomenti.
Una scheda riporta alcune misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti all’utilizzo della idropulitrice:
Prima dell’uso:
- “Controllare il funzionamento e l’integrità dei dispositivi di comando della macchina e della lancia;
- Controllare le connessioni tra i tubi e l’utensile;
- Eseguire l’allacciamento idrico prima di quello elettrico;
- Interdire la zona di lavoro e/o proteggere i passaggi”.
Durante l’uso:
- “Non utilizzare la macchina in ambienti chiusi o poco ventilati ed in prossimità di sostanze infiammabili (per idropulitrici con bruciatore);
- Eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata;
- Non intralciare i passaggi con il cavo elettrico ed il tubo dell’acqua;
- Durante le pause chiudere le alimentazioni;
- Eseguire il rifornimento di carburante a macchina spenta (per idropulitrici con bruciatore);
- Segnalare eventuali anomalie”.
Dopo l’uso:
- “Scollegare le alimentazioni;
- Pulire accuratamente la macchina prima di riporla;
- Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione a macchina spenta e secondo le istruzioni del libretto”.
Nella scheda sono riportate, in conclusione, anche alcune indicazioni per eventuali dispositivi di protezione individuale idonei a varie attività di lavoro con la idropulitrice:
- “stivali in genere;
- maschere per la protezione delle vie respiratorie;
- otoprotettori;
- guanti;
- indumenti impermeabili”.
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 3955, 4628 e 610 (archivio incidenti 2002/2015).
Tiziano Menduto
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