Imparare dagli errori: infortuni con carrelli e transpallet nei magazzini
Brescia, 24 Feb – Nell’articolo “ Sicurezza e logistica: quali sono i rischi connessi alle nuove tecnologie?” abbiamo ricordato come la logistica abbia avuto in questi anni, anche in relazione all’incremento degli acquisti a distanza durante l’emergenza COVID-19, un notevole sviluppo. E proprio in relazione a questo sviluppo, in assenza di idonee strategie di prevenzione, aumentano anche i lavoratori, ad esempio gli addetti ai magazzini, esposti ai fattori di rischio nelle attività di stoccaggio, immagazzinamento e accatastamento delle merci.
Per questo motivo nelle scorse settimane PuntoSicuro ha dedicato alle attività di movimentazione merci alcune puntate della rubrica “ Imparare dagli errori”, soffermandosi in particolare sui rischi connessi all’uso dei carrelli elevatori e ai pericoli di investimento.
Concludiamo questo breve viaggio, attraverso gli infortuni nei magazzini, presentando due infortuni che hanno coinvolto operatori che utilizzavano carrelli transpallet.
Le dinamiche infortunistiche presentate sono tratte dalle schede di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.
Questi gli argomenti trattati:
- Esempi di infortuni nella movimentazione con carrelli transpallet
- Prevenzione e procedure di utilizzo dei transpallet
Esempi di infortuni nella movimentazione con carrelli transpallet
Il primo caso riguarda un infortunio avvenuto all'interno di una azienda dove vengono effettuate operazioni di stoccaggio e successiva distribuzione commerciale.
In particolare un operatore risulta addetto alla conduzione di carrello elettrico transpallet ed opera all’interno del magazzino ove avviene la movimentazione dei pacchi in entrata ed in uscita per conto terzi mediante lo smistamento sia manuale che meccanizzato con carrelli elettrici e transpallet.
Il lavoratore si trova alla conduzione di un carrello elettrico transpallet carico di merce da portare sino al rullo per lo scarico e successivo smistamento. Durante tale fase il lavoratore urta la caviglia sinistra contro le protezioni laterali aperte di un altro carrello elevatore condotto da un collega che si trovava a passare nella stessa corsia.
L'evento infortunistico “è da ricondursi ad un errore del collega che non ha provveduto, durante l’utilizzo del carrello, alla chiusura delle protezioni laterali dello stesso e tali da costituire intralcio durante la marcia del lavoratore infortunato”.
Il fattore causale rilevato:
- il collega “non provvedeva ad utilizzare l'attrezzatura di lavoro (carrello elettrico) in condizioni di sicurezza”.
Anche nel secondo caso l’incidente avviene all’interno di un magazzino.
Un operaio, dopo aver provveduto a caricare un transpallet a timone, inizia a spostarlo in direzione di una zona ove successivamente la merce sarà caricata su camion.
Durante lo spostamento l’operaio passa in una prima corsia dedicata a muletti e transpallet con guida a bordo, incontrando un mezzo che si ferma, evitando così l’impatto.
Nel proseguire in avanti l’operaio con transpallet a timone invade una seconda corsia e viene travolto da un muletto guidato da un collega che sta procedendo in avanti durante le operazioni di spostamento merce.
Nell’impatto il piede sinistro dell’operaio finisce incastrato sotto la scocca del muletto, che avanzando ancora per diversi centimetri prima dell’arresto definitivo, gli causa la sub-amputazione della gamba sinistra, all’altezza del polpaccio.
Le indagini successive hanno evidenziato che il conducente del muletto “aveva la visuale libera in direzione del collega investito, ma nel frangente non si avvedeva della sua presenza perché girato dalla parte del carico. Il segnalatore luminoso del muletto è risultato essere non funzionante, al contrario del segnalatore sonoro che era funzionante”.
I fattori causali rilevati:
- l’infortunato “invadeva la corsia dedicata al passaggio dei carrelli elevatori”;
- “il conducente del carrello elevatore, durante la marcia, guardava nella direzione del carico anziché nel senso di marcia”;
- “il segnalatore luminoso del carrello elevatore non era funzionante”.
Prevenzione e procedure di utilizzo dei transpallet
Dopo aver parlato nelle precedenti puntate di carrelli elevatori, per raccogliere qualche suggerimento per la prevenzione facciamo riferimento oggi a un documento dal titolo “ Procedure di utilizzo transpallet elettrico”, a cura della Direzione Generale Organizzazione, Settore Servizio di Prevenzione e Protezione della Regione Toscana.
Il documento indica che durante l’utilizzo del transpallet “devono essere seguite le seguenti prescrizioni:
- obbligo di utilizzo di scarpe di sicurezza in dotazione (DPI);
- controllare sempre che il carico non ecceda la portata del carrello;
- controllare che in posizione di guida l’impugnatura del timone deve trovarsi ad una distanza minima di 50 cm dal telaio;
- controllare che il bordo del telaio dell’attrezzatura sia integro, al fine di evitare danni ai piedi dell’utilizzatore durante il movimento;
- la conduzione deve essere effettuata camminando rivolti nella direzione di marcia;
- evitare di camminare all’indietro senza valide motivazioni. In caso di necessità, verificare che lo spazio tra timone e gli ostacoli fissi retrostanti sia sufficiente. In caso di pericolo premere il pulsante di inversione di marcia;
- i carichi trasportati normalmente non devono superare un’altezza tale da impedire la normale visibilità all’utilizzatore dell’attrezzatura;
- in caso di transito su corsie promiscue (ovvero corridoi ad uso promiscuo di transpallets e pedoni), segnalare sempre la presenza tramite avvisatore acustico; procede in questi casi con la massima cautela;
- nelle corsie promiscue è fatto divieto di movimentare pancali col transpallet durante il prelievo manuale di merce;
- rispettare sempre le distanze di sicurezza dai mezzi che sono davanti;
- è fatto divieto di:
- utilizzare il transpallet per usi diversi da quelli previsti;
- trasportare più di un pancale per volta;
- trasportare persone sulle forche o su pedane;
- trasportare persone sul mezzo;
- alzare od abbassare bruscamente il carico durante il trasporto”.
Si riportano anche indicazioni per il prelievo/deposito materiali:
- “avvicinarsi e porsi in posizione frontale e perpendicolare al carico da prelevare;
- sollevare le forche fino all’altezza necessaria, quindi inforcare completamente il carico fino a quando il carico è stato completamente inforcato;
- sollevare il carico fino allo stacco dal pavimento/scaffale, arretrare lentamente in modo da portare il carico fuori dallo scaffale/catasta, quindi abbassare il carico in posizione di trasporto;
- in caso di persone in prossimità del transpallets, è fatto divieto di sollevare il carico, in quanto potrebbero essere esposte al rischio caduta del carico trasportato;
- non depositare, neanche temporaneamente, materiale lungo passaggi, davanti vie di esodo o porte di sicurezza od in prossimità di presidi antincendio (estintori, idranti, naspi, etc)”.
Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento della Regione Toscana che riporta anche informazioni su cosa fare prima (i controlli) e dopo l’uso del transpallet.
Tiziano Menduto
Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 10652 e 12516 (archivio incidenti 2002/2018).
Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.