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Imparare dagli errori: incidenti nell’utilizzo di autocarri
Brescia, 23 Feb – Se in Italia la metà dei morti sul lavoro avviene ancora nell'ambito della circolazione stradale, vi sono molte attività di trasporto in cui gli incidenti stradalirappresentano il principale ma non unico rischio.
PuntoSicuro torna periodicamente sul tema del traffico veicolare, ma la nostra principale fonte di informazioni sugli incidenti - l’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi – non raccoglie che in modo sporadico gli incidenti che avvengono in strada.
Una grande parte degli incidenti presenti in INFOR.MO e relativi ai veicoli pesanti è invece correlata alle problematiche connesse con lo scarico e carico delle merci.
Ricordando che in passato abbiamo parlato dei rischi con i dumper, delle cadute da automezzi in movimento, dei pericoli nei cantieri stradali, oggi ci soffermiamo sugli incidenti relativi all’utilizzo di autocarri.
I casi
Ilprimo caso è relativo a operazioni di scarico inerti di un autotrasportatore. Gli inerti sono contenuti nel cassone del mezzo, dentro una fossa/tramoggia situata all’interno di un apposito locale di un cementificio.
Il locale, a pianta rettangolare, presenta un’apertura di entrata sita sul lato corto, una zona di stazionamento e scarico del mezzo ed un’apertura di uscita ricavata dalla parte opposta all’entrata.
L’autista, dopo lo scarico, aziona contemporaneamente il comando di abbassamento del cassone e la marcia in avanti del mezzo a velocità ridotta. Quando il mezzo giunge in corrispondenza dell’apertura di uscita si verificava il contatto della parte superiore del cassone, ancora in fase di discesa, con il pannello in cemento costituente la stessa struttura del locale di scarico inerti. La collisione causa lo stacco del pannello in cemento prefabbricato, del peso di circa 2000 kg, che cade sulla cabina di guida dell’autoarticolato deformandola gravemente. Nell’evento l’autista rimane ferito, ma nonostante le lesioni riesce a portarsi fuori dalla cabina uscendo dal finestrino privo di cristallo (frantumato a seguito dell’incidente).
Ilsecondo caso è relativo ad altri errori procedurali nell’utilizzo di un camion.
Un lavoratore conduce un camion carico di materiale (ponteggi, palanche, ecc.) da scaricare presso il deposito di una ditta edile.
Giunto presso il deposito, il soggetto, prima di iniziare lo scarico del materiale provvede a lavare il camion. Dopo tale operazione si accorge tuttavia che una corda è rimasta impigliata tra le palanche e ostacola il loro scarico a terra.
Per liberare la corda decide, allora, di salire sul cassone dell'automezzo tramite la scaletta metallica annessa allo stesso. Mentre sale, avendo il piede sinistro sulla scala e quello destro sulla sponda del cassone, scivola (la scala era ancora bagnata per il precedente lavaggio) cadendo a terra da circa due metri di altezza. Nella caduta si procura la frattura esposta di tibia e perone sinistro.
Dunque, al di là della corda impigliata nelle palanche, abbiamo in questo caso due errori procedurali:
- il lavaggio del camion prima di effettuare lo scarico del cassone;
- la salita sulla scala di servizio ancora bagnata.
Infine un breve terzo caso è relativo alla presenza di linee ad alta tensione.
Un lavoratore alla guida di un camion, dopo aver scaricato il bitume, parcheggia il mezzo in un'area antistante.
Quando ha solleva il cassone per far scendere i residui di bitume, urta alcuni cavi di una linea ad alta tensione, rimanendo folgorato e successivamente carbonizzato dal seguente incendio dell'automezzo.
Nella scheda di INFOR.MO. i fattori determinanti indicati sono due:
- errore di procedura: il ribaltamento del cassone del camion nei pressi di una linea ad alta tensione;
- area con presenza di linea ad alta tensione non segnalata.
La prevenzione
Per questa puntata dedicata agli incidenti con camion e autocarri presentiamo alcune informazioni generiche di prevenzione tratte dal manuale, prodotto dall’ Inail, dal titolo “ La sicurezza sul lavoro nei cantieri stradali”.
Questi i rischi evidenziati dall’analisi dei pericoli e delle situazioni pericolose durante il lavoro con autocarri:
- “urti, colpi, impatti, compressioni;
- olii minerali e derivati;
- cesoiamento, stritolamento;
- polveri, fibre;
- vibrazioni;
- calore e fiamme”.
Queste invece le misure di prevenzione e istruzioni per gli addetti.
Prima dell’uso:
- “verificare accuratamente l’efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere;
- verificare l’efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi;
- garantire la visibilità del posto di guida;
- controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo;
- verificare la presenza in cabina di un estintore”.
Durante l’uso:
- “segnalare l’operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere;
- non trasportare persone all’interno del cassone;
- adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d’uomo in prossimità dei posti di lavoro;
- richiedere l’aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta;
- non azionare il ribaltabile con il mezzo in posizione inclinata;
- non superare la portata massima;
- non superare l’ingombro massimo;
- posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto;
- non caricare materiale sfuso oltre l’altezza delle sponde;
- assicurarsi della corretta chiusura delle sponde;
- durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare;
- segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti”.
Dopo l’uso:
- “eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie;
- pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando”.
Pagina introduttiva del sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato le schede numero 1561 e 2192 (archivio incidenti 2002/2004) e la scheda 217 (archivio incidenti 2005/2008).
Tiziano Menduto
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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