I quesiti sul decreto 81: imprese familiari, formazione e attrezzature
Quesito
Facendo riferimento e seguito al quesito sull’obbligo o meno da parte dei componenti di un’impresa familiare di formarsi per il montaggio e smontaggio dei ponteggi, gli stessi nel caso che fossero addetti alla conduzione di una particolare attrezzatura di lavoro di cui all’Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 devono conseguire la formazione specifica ("patentino") prevista da tale Accordo?
Risposta
A dispetto di qualcuno che sostiene un po’ troppo sommariamente che di fatto non esistono le imprese familiari e che non tiene conto dell’esistenza nel campo del lavoro di piccole e semplici organizzazioni tant’è che il legislatore ha ritenuto di prenderle specificatamente in considerazione con l’art. 21 del D. Lgs. n. 81/2008 e s.m.i., ecco che a seguito della lettura del quesito pubblicato sul quotidiano del 7/11/2018 riguardante l’obbligo o meno per i componenti dell’impresa familiare addetti al montaggio e smontaggio di ponteggi della formazione di cui all’art. 136 comma 6 del D. Lgs. n. 81/2008, è stato formulato un altro quesito riguardante l’obbligo o meno da parte degli stessi di abilitarsi alla conduzione di particolari attrezzature di lavoro di cui all’art. 71 comma 7 del D. Lgs. n. 81/2008 nel caso che operino su tali attrezzature.
Il quesito formulato riporta alla mente quello analogo pubblicato sul quotidiano del 19/11/2014, che ha riguardato l’obbligo o meno da parte del datore di lavoro di abilitarsi secondo le indicazioni fornite dall’ Accordo Stato Regioni del 22/2/2012 se intende operare su una delle particolari attrezzature previste dallo stesso Accordo, e per rispondere allo stesso si ritiene utile formulare le stesse considerazioni svolte in quella occasione.
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Ing. Gerardo Porreca – I quesiti sul decreto 81 – Sull’obbligo o meno da parte dei componenti di un’impresa familiare di abilitarsi alla conduzione di una particolare attrezzatura di lavoro di cui all’Accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012.
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Rispondi Autore: CARLO TIMILLERO - likes: 0 | 21/11/2018 (10:53:47) |
Argomentazione non corretta a mio parere. Arrivare ad estendere l'obbligo di abilitazione ai componenti dell'impresa famigliare per analogia con quanto previsto per il datore di lavoro è una forzatura non consentita dal nostro ordinamento che non consente l'utilizzo del procedimento analogico nel'ambito del Diritto Penale. Alla definzione dell'obbligo dell'abilitazione per i componenti dell'impresa famigliare si arriva in maniera più semplice atgtrevrso la lettura dell'art.26 e dell'accordo stato regioni sulle attrezzature. - articolo 26 - i componenti dell’impresa familiare di cui all’articolo 230-bis del Codice civile......... devono: a) utilizzare attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni di cui al Titolo III; l'obbligo dell'abilitazione scaturisce dall'art. 73, che del Titolo III fa parte. Quind: tutti i soggetti previsti all'art.21 devono essere abilitati all'utilizzo delle attrezzature di lavoro - accordo Stato Regioni 22 febbraio 2012 - la premessa all'allegato indica quali sono gli operatori per cui è obbligatoria l'abilitazione e tra questi comprende tutti i soggetti dell'art 21 ( ...l’individuazione delle attrezzature di lavoro per te quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ivi compresi i soggetti di cui all’articolo 21, comma 1del D.Lgs. n. 81/2008...). Spero di avere dato un contributo utile a chiarire la questione |