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Telecamere a infrarossi anche per il Corpo nazionale del soccorso alpino
I volontari del Soccorso alpino della regione Lombardia hanno sperimentato in questi giorni ''Flir'', una particolare telecamera a raggi infrarossi, che permetterà di soccorrere le persone disperse anche durante la notte.
Grazie a questo dispositivo i soccorritori potranno intervenire indipendentemente dalle condizioni di luce, dalla presenza di foschia o di nebbia. Lo strumento è, infatti, in grado di rilevare le temperature delle persone ricercate, in un intervallo molto ampio compreso tra i 40 gradi sottozero e i 2000 gradi centigradi, permettendo di individuare anche ciò che l'occhio umano non è in grado di percepire.
L'esercitazione di verifica sull'affidabilità dello strumento è stata svolta sulla parete ovest del Resegone da quattro gruppi di volontari, rimasti sul monte fino a tarda notte, quando i tecnici della Flir System, che non conoscevano il luogo della simulazione, hanno iniziato le ricerche da una postazione fissa.
La simulazione è andata rapidamente a buon fine: grazie alla telecamera a infrarossi munita di teleobiettivo nel giro di pochi minuti è avvenuta l'identificazione dei volontari, ad una distanza compresa tra i 1000 e i 1700 metri.
L'utilizzo di Flir permetterà ai volontari, impegnati nei soccorsi, interventi sempre più celeri riducendo le sofferenze di feriti e dispersi.
Grazie a questo dispositivo i soccorritori potranno intervenire indipendentemente dalle condizioni di luce, dalla presenza di foschia o di nebbia. Lo strumento è, infatti, in grado di rilevare le temperature delle persone ricercate, in un intervallo molto ampio compreso tra i 40 gradi sottozero e i 2000 gradi centigradi, permettendo di individuare anche ciò che l'occhio umano non è in grado di percepire.
L'esercitazione di verifica sull'affidabilità dello strumento è stata svolta sulla parete ovest del Resegone da quattro gruppi di volontari, rimasti sul monte fino a tarda notte, quando i tecnici della Flir System, che non conoscevano il luogo della simulazione, hanno iniziato le ricerche da una postazione fissa.
La simulazione è andata rapidamente a buon fine: grazie alla telecamera a infrarossi munita di teleobiettivo nel giro di pochi minuti è avvenuta l'identificazione dei volontari, ad una distanza compresa tra i 1000 e i 1700 metri.
L'utilizzo di Flir permetterà ai volontari, impegnati nei soccorsi, interventi sempre più celeri riducendo le sofferenze di feriti e dispersi.
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