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Cultura dell’emergenza
Nel nostro quotidiano diamo volentieri spazio alle iniziative che promuovono la diffusione della cultura dell’emergenza.
Una di queste è il Progetto “Bergamo vita” che intende ridurre la mortalità e gli esiti invalidanti per arresto cardiaco improvviso, attraverso l'organizzazione di un sistema di defibrillazione precoce con l'uso di Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) nella città e provincia di Bergamo.
Fondata lo scorso anno, "Bergamo Vita" è una Onlus di cui fanno parte l'Ordine dei Medici, i cardiologi ospedalieri e i medici del servizio di emergenza. L’associazione punta all'acquisizione finale di almeno 100 defibrillatori - 1 ogni mille abitanti - per la realizzazione di altrettante postazioni sia mobili che fisse: una rete in grado di raggiungere la maggior parte della popolazione colta da malore entro pochi minuti dalla richiesta di soccorso.
A circa due mesi dall’appello di “Bergamo Vita”, sono stati raccolti fondi che consentiranno di acquistare diciotto defibrillatori (DAE).
A rispondere sono state associazioni, istituzioni e cittadini.
Secondo "Bergamo Vita", Bergamo e la sua provincia, grazie a dimensioni medio - piccole, ha la struttura urbana ideale per realizzare un sistema di assistenza all'emergenza medica in grado di ottenere sopravvivenze del 15-35% all'arresto cardiaco extraospedaliero, laddove la sopravvivenza generalmente non è superiore al 5%.
Per il momento, il comitato tecnico di "Bergamo Vita" punta alla sistemazione dei DAE mobili sui mezzi di soccorso (ambulanze e veicoli leggeri veloci con medico e defibrillatore manuale a bordo, ambulanze con infermiere e con soccorritori certificati all'uso dei DAE, mezzi delle altre forze deputate al soccorso e alla sicurezza: Vigili del fuoco, Vigili Urbani, Forze dell'ordine). Allargando il servizio, i defibrillatori potranno essere collocati anche in luoghi fissi a grande affluenza di popolazione (stazioni, aeroporti, ipermercati, grandi fabbriche, stadio o centri sportivi, Comuni distanti oltre 5 minuti dal punto mobile).
Una di queste è il Progetto “Bergamo vita” che intende ridurre la mortalità e gli esiti invalidanti per arresto cardiaco improvviso, attraverso l'organizzazione di un sistema di defibrillazione precoce con l'uso di Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) nella città e provincia di Bergamo.
Fondata lo scorso anno, "Bergamo Vita" è una Onlus di cui fanno parte l'Ordine dei Medici, i cardiologi ospedalieri e i medici del servizio di emergenza. L’associazione punta all'acquisizione finale di almeno 100 defibrillatori - 1 ogni mille abitanti - per la realizzazione di altrettante postazioni sia mobili che fisse: una rete in grado di raggiungere la maggior parte della popolazione colta da malore entro pochi minuti dalla richiesta di soccorso.
A circa due mesi dall’appello di “Bergamo Vita”, sono stati raccolti fondi che consentiranno di acquistare diciotto defibrillatori (DAE).
A rispondere sono state associazioni, istituzioni e cittadini.
Secondo "Bergamo Vita", Bergamo e la sua provincia, grazie a dimensioni medio - piccole, ha la struttura urbana ideale per realizzare un sistema di assistenza all'emergenza medica in grado di ottenere sopravvivenze del 15-35% all'arresto cardiaco extraospedaliero, laddove la sopravvivenza generalmente non è superiore al 5%.
Per il momento, il comitato tecnico di "Bergamo Vita" punta alla sistemazione dei DAE mobili sui mezzi di soccorso (ambulanze e veicoli leggeri veloci con medico e defibrillatore manuale a bordo, ambulanze con infermiere e con soccorritori certificati all'uso dei DAE, mezzi delle altre forze deputate al soccorso e alla sicurezza: Vigili del fuoco, Vigili Urbani, Forze dell'ordine). Allargando il servizio, i defibrillatori potranno essere collocati anche in luoghi fissi a grande affluenza di popolazione (stazioni, aeroporti, ipermercati, grandi fabbriche, stadio o centri sportivi, Comuni distanti oltre 5 minuti dal punto mobile).
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