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La elaborazione delle normative deve esser più rispettosa del genere

La elaborazione delle normative deve esser più rispettosa del genere
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Differenze di genere, età, cultura

23/05/2022

Il consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite ha fatto un cicchetto a tutti gli organismi di normazione, perché nell’elaborazione degli standard non si tiene conto del genere dei destinatari, sintetizzato nell’acronimo LGTBQ+.

La elaborazione delle normative deve esser più rispettosa del genere

Il consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite ha fatto un cicchetto a tutti gli organismi di normazione, perché nell’elaborazione degli standard non si tiene conto del genere dei destinatari, sintetizzato nell’acronimo LGTBQ+.

Chi scrive partecipa a numerosi comitati normativi nazionali, europei ed internazionali, e riconosce che, nell’elaborazione dei testi delle normative, assai poca attenzione viene prestata al corretto inquadramento del genere dei destinatari.

Nella stragrande maggioranza dei casi si fa riferimento a soggetti maschili, e solo di rado ci si ricorda di inserire, nel testo normativo, un avvertimento circa il fatto che i riferimenti sono fatti indifferentemente a soggetti maschili o femminili od anche a soggetti con personalità più complesse.

 

Questo il motivo per cui il Working Party on Regulatory Cooperation and Standardization Policies (WP.6), su indicazione dello Economic and Social Council, ha pubblicato un documento nel quale si propone l’allestimento di una squadra di specialisti, che possano esaminare le bozze di norme, sviluppate a livello europeo ed internazionale, in modo da garantire che il testo delle normative sia rispettoso del genere dei destinatari. Questo documento è stato sottoscritto da più di 80 organizzazioni internazionali, che sviluppano documenti normativi.

 

L’iniziativa è stata battezzata con l’acronimo GRSI - Gender-Responsive Standards Initiative ed è stata finanziata con specifici fondi.


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Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti.

 

Al proposito, è interessante rilevare come l’impegno di questa squadra di specialisti deve articolarsi su molti anni, per un periodo comunque da definire successivamente, dopo che l’esperienza avrà mostrato fino a che punto i comitati normativi specifici cominceranno ad essere sensibili su questo specifico tema.

 

Ad esempio, spesso le normative non rispettano l’eguaglianza di genere e non prendono in considerazione l’impatto di alcuni documenti sulla salute, sicurezza e benessere delle donne e di persone di diverso genere.

 

L’obiettivo è stato assegnato a questa squadra di specialisti è quindi così sintetizzabile:

  • rappresentare un punto di interscambio per stabilire regole generali nello sviluppo di normative, che tengano conto dei vari generi delle persone, destinatarie di queste norme,
  • attrarre l’attenzione delle pubbliche autorità e degli organismi, che sviluppano normative, cercando di mettere a punto un quadro di riferimento, che tenga conto dell’eguaglianza e della inclusività di genere.

 

La squadra di specialisti è ovviamente aperta alla partecipazione di esperti di organizzazioni internazionali, enti non governativi, nonché rappresentanti di settori privati che abbiano un diretto interesse in questi temi.

 

La squadra di specialisti sarà guidata da un presidente, aiutato da due vicepresidenti, che verranno designati durante il primo incontro del gruppo di lavoro. La squadra di specialisti lavora sotto la guida del W P. & ed adesso riferisce.

 

Chi scrive ha preso buona nota di quanto sopra e cercherà di fare quanto possibile per sensibilizzare tutti i colleghi, impegnati nei comitati normativi, nel prestare attenzione a questo delicato tema.

Vedi allegato (pdf)



Adalberto Biasiotti





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Rispondi Autore: eroncelli immagine like - likes: 0
23/05/2022 (07:41:45)
Evidentemente sono vecchio: credevo che le norme di sicurezza fossero rivolte a tutto il genere umano !
Oggi, scopro che qualcuno è "più" umano di altri (parafrasando Orwell) !!!
Rispondi Autore: Paolo Pozzi immagine like - likes: 0
23/05/2022 (07:52:20)
Quante energie spese per nulla, solo per pura demagogia!
Rispondi Autore: albertoRSPP immagine like - likes: 0
23/05/2022 (08:49:39)
Siamo alla frutta.
Hanno creato possibilità di lavoro e lauta renumerazione per nulla facenti.
Rispondi Autore: Marina Gasparini immagine like - likes: 0
23/05/2022 (12:13:58)
E' pura demagogia solo per chi nemmeno si pone il problema che alcune normative possano richiedere esigenze più specifiche per alcune categorie, ad esempio le donne, i disabili, gli omosessuali o le persone trans.
Certo che le norme valgono per il "genere umano" e proprio per questo è giusto che siano più inclusive possibili. Forza colleghi, cerchiamo di migliorarci sempre!

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