Ospedali e sicurezza

In molte strutture ospedaliere i furti purtroppo sono all’ordine del giorno: pazienti derubati del cellulare o di pochi spiccioli, computer ‘’volatilizzati’’ nei reparti e altro ancora.

In un ospedale romano, un giovane attendeva che le infermiere somministrassero i farmaci tranquillanti a persone gravemente malate e, approfittando della situazione, frugava tra i cassetti dei degenti.

In molti casi l’accesso ai reparti non è controllato ed è facile per chiunque accedervi al di là degli orari di visita ai degenti. Protezioni carenti o inadeguate sono spesso riscontrabili, soprattutto nelle ore notturne, anche nei luoghi a rischio di sabotaggio.

Il tema della sicurezza negli ospedali è tornato alla ribalta delle cronache dopo l’ennesimo attentato all’ospedale "Santo Spirito" di Pescara (il terzo in 12 mesi), avvenuto la scorsa settimana.
Un piromane ha appiccato il fuoco in sei diversi punti, danneggiando le condotte dei gas medicinali e le sale operatorie.

Dalle indagini è emerso che il piromane ha staccato i rilevatori di fumo, ha appiccato il fuoco senza lasciare tracce. E’ stato inoltre ipotizzato che fosse in possesso di una mappa delle condotte dei gas medicali.

All’ospedale di Pescara è stato deciso di rafforzare i sistemi di sicurezza, installando un sistema di videosorveglianza e raddoppiando la vigilanza sui locali che se danneggiati potrebbero mettere in crisi l’intera struttura.