Un bellissimo regalo a tutti gli esperti di sicurezza anticrimine
Il traffico di opere d’arte, sia rubate durante eventi bellici, sia rubate dai musei, sia scavate abusivamente in siti archeologici, rappresenta una attività economica di dimensioni assai più vaste, di quanto non si possa pensare. Secondo gli studi dell’Unesco, il traffico illecito di opere d’arte serve a finanziare attività terroristiche, il crimine organizzato ed altre attività criminose.
Adesso l’Interpol ha reso più semplice per chiunque dare un sostanziale contributo a mettere sotto controllo questo drammatico fenomeno, oltre a proteggere le collezioni personali da possibili furti.
L’Interpol, che collabora con le forze dell’ordine in tutto il mondo, ha creato una app chiamata ID-Art. si tratta di un database di opere d’arte rubate, che utilizza un avanzato sistema di riconoscimento delle immagini. L’obiettivo è quello di identificare e documentare opere d’arte rubate ed aumentare quindi in maniera significativa la possibilità che queste opere vengano recuperate. Ad oggi, nel database ci sono più di 52.000 oggetti registrati.
Chiunque può scaricare questa app, gratuitamente, sul proprio telefono cellulare.
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Una volta scaricata, gli utenti possono utilizzarla per cercare informazioni su artisti, tipo di oggetto e paese di origine.
Ancora più attraente è la possibilità di scattare una foto di un’opera d’arte sospetta, in quanto il raffinato sistema di riconoscimento delle immagini provvede in forma autonoma ad analizzare le immagini del database e proporre specifiche possibili corrispondenze.
Il bello di questa app è che può anche essere usata per caricare nel database un oggetto rubato, utilizzando il formato standardizzato, che permette di inserire i dati nel database.
Se viene effettuata una ricerca, è possibile archiviarla con data ed ora, in modo che possa rimanere una traccia del fatto che l’utente ha effettuato le operazioni di diligente approfondimento, a fronte di possibili proposte di acquisto di opere d’arte.
Un ulteriore funzionalità di questa app è messa disposizione di qualsiasi utente, che possegga opere d’arte di qualunque tipo. Egli può caricare i dati dei propri oggetti, secondo lo schema standardizzato disponibile per il database, in modo da avere a disposizione un archivio, costantemente aggiornato, che è immediatamente consultabile, in caso di furto di qualche oggetto.
In analogia a quanto già era possibile fare in Ucraina da qualche tempo, questa app permette anche di catturare immagini di siti archeologici, che vengono archiviati per futura memoria, in modo da avere a disposizione un elemento di confronto fra lo stato del sito in un certo giorno ed in una certa ora, ed eventuali successive modifiche, dovute ad esempio a scavi abusivi.
Infine, un ulteriore garanzia, associata a questa app, riguarda il fatto che Interpol non può esaminare le ricerche fatte dagli utenti, ma può solo osservare le immagini di oggetti che sono stati caricati del data base come oggetti rubati.
I lettori che vogliono scaricare questa app possono inquadrare i QR code che seguono.
Adalberto Biasiotti
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