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Approvato a sorpresa dal Senato il ''pacchetto sicurezza''

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Criminalità

08/03/2001

Dopo due anni di esame, il Parlamento decide nuove misure per garantire la sicurezza dei cittadini e per rafforzare gli strumenti di lotta alla criminalita'.

In arrivo novità per la giustizia italiana e per la sicurezza dei cittadini.
Approvati del Parlamento una serie di modifiche al codice penale e al Codice di procedura penale che mirano a garantire maggiormente la sicurezza dei cittadini e a rafforzare gli strumenti di lotta alla criminalità.

Il provvedimento, composto da 22 articoli, inserisce nel Codice penale i reati di furto in abitazione e furto con strappo: per entrambi è prevista la reclusione da uno a due anni e la multa da seicentomila lire a due milioni.

Introduce anche molte novità nella disciplina penale e processuale modificando il Codice di procedura penale con l'intento di garantire maggiore certezza della pena, accelerare lo svolgimento dei processi, ampliare i poteri di indagine della polizia e infine garantire la certezza della custodia cautelare con nuovi mezzi elettronici di controllo.

Per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini (e in questa direzione vanno l'ampliamento di possibilità di revoca della sospensione temporanea della pena, per esempio anche nei casi di applicazione della pena su richiesta)

Questi in sintesi i principali punti del «pacchetto sicurezza», approvato il 6/3/2001 dal Senato:
Introduzione nel Codice penale del furto in abitazione e del furto con scippo come reati autonomi.
Allargamento delle possibilità di revoca della sospensione condizionale della pena.
Possibilità di notifica degli atti per mezzo della polizia giudiziaria.
Esclusione del beneficio degli arresti domiciliari per chi sia stato condannato per reato di evasione nei 5 anni precedenti.
Snellimento dele procedure per la dichiarazione di inammissibilità dei ricorsi presentati in Cassazione.
Introduzione del ricorso straordinario per la correzione dell'errore materiale o di fatto.
Concessione di una maggiore autonomia d'indagine alla polizia giudiziaria.
Applicazione del fermo di indiziato anche quando sia impossibile verificarne l'identità.
Ampliamento del ricorso alle misure cautelari in caso di arresto.
Concessione delle misure cautelari anche dopo sentenza di primo grado.
Possibilità di prescrizione di misure cautelari da parte del questore.
Ammissione della denuncia a domicilio da parte di soggetti impossibilitati a spostarsi.
Reintroduzione dell'appello per la diffamazione a mezzo stampa.Impiego dell'esercito per il controllo del territorio.




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