COVID-19: indicazioni e raccomandazioni per l’isolamento e la quarantena
Roma, 20 Nov – Con la risalita dei contagi del virus SARS-CoV-2 e le difficoltà delle strutture sanitarie e del tracciamento dei contagi, assume una rilevante importanza anche la corretta gestione dell’isolamento e della quarantena per le persone infette o potenzialmente contagiate.
Tra l’altro, sulla base di nuove evidenze e nuove indicazioni, il Ministero della Salute con la Circolare del 12 ottobre 2020 ha recentemente modificato alcune regole che i cittadini devono seguire in caso di contagio o di contatti stretti con persone positive.
Proprio perché l’isolamento e la quarantena sono un importante strumento per interrompere le catene di infezione del nuovo coronavirus e contenerne la diffusione, torniamo oggi a parlare della circolare e a ricordare anche alcune raccomandazioni dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Informazioni che non sono utili solo al cittadino/lavoratore in generale, ma anche alle aziende che dovessero trovare a rilevare e gestire casi positivi e contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2.
Ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- Isolamento e quarantena nella circolare del 12 ottobre 2020
- COVID-19: cosa si intende per contatto stretto?
- COVID-19: raccomandazioni per le persone in isolamento
Isolamento e quarantena nella circolare del 12 ottobre 2020
Come segnalato in premessa, ribadiamo le novità contenute nella Circolare del ministero della Salute del 12 ottobre 2020 che ha in oggetto “COVID-19: indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena”.
La circolare chiarisce alcune definizioni e indica che:
- l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 “si riferisce alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la trasmissione dell’infezione”;
- la quarantena “si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi casi”.
Si sottolinea poi che, in considerazione “dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, delle indicazioni provenienti da alcuni organismi internazionali (OMS ed ECDC) e del parere formulato dal Comitato Tecnico Scientifico in data 11 ottobre 2020”, è stata fatta una nuova valutazione relativa a:
- Casi positivi asintomatici: “le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).
- Casi positivi sintomatici: le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
- Casi positivi a lungo termine: le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia che possono perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi. Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di contagiosità può essere prolungato).
- Contatti stretti asintomatici: i contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:
- un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure
- un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.
Si raccomanda poi di:
- eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
- prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
- non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui, in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità
- promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact tracing.
COVID-19: cosa si intende per contatto stretto?
Per chiarezza e in relazione anche al contenuto della Circolare appena citata, ci soffermiamo sulla definizione di contatto stretto con riferimento alla Circolare del Ministero della Salute 27 febbraio 2020 e al contenuto delle Faq presenti sul sito del Ministero della Salute.
Si indica che il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato “è definito come:
- una persona che vive nella stessa casa di un caso COVID-19
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso COVID-19 (per esempio la stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso COVID19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso COVID-19 in assenza di DPI idonei
- un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso COVID-19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
- una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
COVID-19: raccomandazioni per le persone in isolamento
Veniamo, infine, a fornire alcune utili informazioni pratiche sull’isolamento fiduciario di casi di COVID-19 e sulla quarantena dei contatti con riferimento ai materiali prodotti dall’Istituto Superiore di Sanità.
Ricordiamo che di isolamento e quarantena parla, ad esempio, il Rapporto “Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19. Versione del 24 luglio 2020” (Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2020 Rev.) che spiega nel dettaglio le misure di prevenzione da adottare.
Riprendiamo, infine, alcune raccomandazioni da un “poster” a cura del Gruppo ISS “Comunicazione Nuovo Coronavirus”.
Il “poster” presenta utili raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari che li assistono:
- La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.
- Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato.
- I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso.
- Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.
- Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.
- Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati.
- Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani.
- Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.
- Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti monouso.
- L’allattamento al seno è consentito, purché la madre indossi una mascherina e adotti tutte le norme di igiene delle mani già descritte.
- Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all’interno della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti.
- 12.Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’indifferenziata.
- Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitare il contatto diretto con pelle e indumenti.
- Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da letto, ecc.
- Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi (es. un grembiule di plastica).
- Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del malato.
- Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. del malato in lavatrice a 60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente.
- Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un’infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie), contattare il medico curante, la guardia medica o i numeri regionali.
- Evitare il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria designata; chiamare un’ambulanza o trasportare il malato in un’auto privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo.
- La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.
- 21.Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%.
Rimandando alla lettura del Rapporto ISS COVID-19 n. 1/2020 Rev, per i dettagli su isolamento e quarantena, segnaliamo che nei prossimi giorni ci soffermeremo anche sul cosiddetto rischio da quarantena delle imprese, con riferimento alla possibilità che, per la presenza di un lavoratore positivo, l’autorità sanitaria possa disporre la quarantena per i colleghi con conseguente blocco parziale o totale delle attività.
Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:
Gruppo di lavoro ISS Prevenzione e controllo delle Infezioni, “ Indicazioni ad interim per l’effettuazione dell’isolamento e della assistenza sanitaria domiciliare nell’attuale contesto COVID-19. Versione del 24 luglio 2020”, Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020 Rapporto ISS COVID-19, n.1/ 2020 Rev. (formato PDF, 1.54 MB).
Poster ISS “ Raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari che li assistono” (formato PDF, 280 KB).
Scarica la normativa di riferimento:
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Rispondi Autore: ferrari marco - likes: 0 | 24/03/2021 (16:02:52) |
ho mio padre positivo da più di un mese,a me in data 12 marzo è arrivata una mail che mi dice che per me l'isolamento è finito.Mio padre è ancora positivo non so cosa fare se rientrare a lavoro oppure no |
Rispondi Autore: Maurizio Castellani - likes: 0 | 12/07/2021 (12:47:57) |
Buon giorno . Chiedo informazioni. Mio figlio che vive a Londra, Inghilterra, in agosto verrà a Roma. Ha fatto i due vaccini Astra Zeneca. Deve fare quarantena? Quanti giorni, e, eventualmente dopo avere fatto quarantena, X tornare a Londra, cosa deve fare Grazie |
Rispondi Autore: Landi Paolo - likes: 0 | 31/12/2021 (14:47:42) |
Buonasera sono risultato positivo al molecolare il21 10 21 sono passati a oggi 10 giorni, il 22 mi è arrivata la documentazione dalla Usl con tutte le direttive, da quel giorno non sono più stato contattato anke se di mia iniziativa ho cercato di contattare loro per informazioni su un secondo tampone per porre fine all'isolamento, ma di quest'ultima non ho mai avuto risposta e non sono stato ancora contattato, come posso fare? |