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Rischio ''al femminile''
Il mondo del lavoro cambia e con esso mutano i fattori di rischio infortunistico. L'indagine Censis, della quale abbiamo trattato nei numeri 363 e 365 del nostro quotidiano, ha individuato gli elementi di criticita' dell'attuale sistema della salute e della sicurezza sul lavoro rispetto ai mutamenti in atto.
Oltre all'evoluzione verso un modello di lavoro sempre piu' individuale, del quale abbiamo gia' trattato diffusamente, e' stato individuato anche il fenomeno della progressiva femminilizzazione del mercato del lavoro.
La lettura su base provinciale dei livelli di rischio infortunistico e delle dinamiche infortunistiche del triennio 1997-2000 evidenzia che il rischio infortunistico e' strettamente correlato ai livelli di partecipazione femminile al lavoro (quota di donne occupate sul totale degli occupati).
Nella sintesi del rapporto Inail-Censis infatti e' messo in evidenza come '' mentre al Nord, dove si registrano i livelli di rischio più elevati corrisponde una struttura occupazionale che vede già da tempo una buona partecipazione delle donne al lavoro, al Sud, i bassi livelli di rischio si accompagnano ad altrettanto bassi livelli nella partecipazione femminile al lavoro.''
I livelli di rischio più elevati nel mondo del lavoro femminile dipenderebbero non tanto dalla maggiore pericolosita' del lavoro, bensi' nella minor capacita' di autotutela.
Il rapporto Censis fornisce inoltre una chiave di lettura di questo fatto:
- le dinamiche di individualizzazione del mercato del lavoro risultano sicuramente più marcate nella componente femminile dell'occupazione
- le donne sono esposte più degli uomini alla complessità della combinazione tra lavoro e privato e ciò può contribuire ad alimentare un atteggiamento di scarsa valutazione del rischio, tendenzialmente deresponsabilizzante e poco orientato ad una logica di autotutela.
Oltre all'evoluzione verso un modello di lavoro sempre piu' individuale, del quale abbiamo gia' trattato diffusamente, e' stato individuato anche il fenomeno della progressiva femminilizzazione del mercato del lavoro.
La lettura su base provinciale dei livelli di rischio infortunistico e delle dinamiche infortunistiche del triennio 1997-2000 evidenzia che il rischio infortunistico e' strettamente correlato ai livelli di partecipazione femminile al lavoro (quota di donne occupate sul totale degli occupati).
Nella sintesi del rapporto Inail-Censis infatti e' messo in evidenza come '' mentre al Nord, dove si registrano i livelli di rischio più elevati corrisponde una struttura occupazionale che vede già da tempo una buona partecipazione delle donne al lavoro, al Sud, i bassi livelli di rischio si accompagnano ad altrettanto bassi livelli nella partecipazione femminile al lavoro.''
I livelli di rischio più elevati nel mondo del lavoro femminile dipenderebbero non tanto dalla maggiore pericolosita' del lavoro, bensi' nella minor capacita' di autotutela.
Il rapporto Censis fornisce inoltre una chiave di lettura di questo fatto:
- le dinamiche di individualizzazione del mercato del lavoro risultano sicuramente più marcate nella componente femminile dell'occupazione
- le donne sono esposte più degli uomini alla complessità della combinazione tra lavoro e privato e ciò può contribuire ad alimentare un atteggiamento di scarsa valutazione del rischio, tendenzialmente deresponsabilizzante e poco orientato ad una logica di autotutela.
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