Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Banconote false...non solo euro
I finanzieri del Comando Unità Speciali nel campo del falso monetario hanno concluso nei giorni scorsi in una importante operazione che ha portato al sequestro di 1.000.000 di dollari U.S.A. falsi, riprodotti in biglietti da 100, e all’arresto di due persone.
Le banconote contraffatte, rinvenute a Roma, erano pronte per essere immesse sul mercato clandestino estero, con probabile destinazione nei paesi dell’area mediorientale.
Le indagini sono durate 8 mesi. Nel corso delle perquisizioni, i finanzieri hanno anche rinvenuto copioso materiale di natura bancaria, ritenuto molto interessante ai fini delle indagini, alcune banconote di paesi mediorientali (in particolare dinari iracheni), quattro dipinti settecenteschi (di probabile provenienza furtiva) e circa 900 videocassette pornografiche.
I primi accertamenti tecnici eseguiti in collaborazione con l’Ufficio Centrale del Falso Monetario del Ministero dell’Interno, hanno già evidenziato l’ottimo livello di contraffazione delle banconote sequestrate, peraltro riprodotte con colori e con un sofisticato sistema di stampa che le avrebbe rese praticamente identiche alle originali.
Si calcola che, proprio per la loro accurata fattura, le banconote false avrebbero facilmente raggiunto sul mercato clandestino un valore pari a circa il 40% del “valore facciale”.
Sono ora incorso le ricerche volte all’individuazione delle stamperia che ha riprodotto i dollari falsi, nonché ai destinatari della partita di banconote.
Le banconote contraffatte, rinvenute a Roma, erano pronte per essere immesse sul mercato clandestino estero, con probabile destinazione nei paesi dell’area mediorientale.
Le indagini sono durate 8 mesi. Nel corso delle perquisizioni, i finanzieri hanno anche rinvenuto copioso materiale di natura bancaria, ritenuto molto interessante ai fini delle indagini, alcune banconote di paesi mediorientali (in particolare dinari iracheni), quattro dipinti settecenteschi (di probabile provenienza furtiva) e circa 900 videocassette pornografiche.
I primi accertamenti tecnici eseguiti in collaborazione con l’Ufficio Centrale del Falso Monetario del Ministero dell’Interno, hanno già evidenziato l’ottimo livello di contraffazione delle banconote sequestrate, peraltro riprodotte con colori e con un sofisticato sistema di stampa che le avrebbe rese praticamente identiche alle originali.
Si calcola che, proprio per la loro accurata fattura, le banconote false avrebbero facilmente raggiunto sul mercato clandestino un valore pari a circa il 40% del “valore facciale”.
Sono ora incorso le ricerche volte all’individuazione delle stamperia che ha riprodotto i dollari falsi, nonché ai destinatari della partita di banconote.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.