INFORTUNI SUL LAVORO IN LOMBARDIA IN CALO
Incidenti sul lavoro in calo in Lombardia. Secondo il nuovo Rapporto Annuale Regionale di Inail Lombardia nel 2004 sul territorio regionale si sono verificati oltre 2.400 infortuni in meno rispetto al 2003. In calo anche il numero dei decessi, passati dai 236 del 2003 ai 202 del 2004 (per un confronto con i dati nazionali vedere PuntoSicuro n. 1289).
Tra le principali tendenze rilevate spiccano l'incremento del 6,1% degli incidenti occorsi agli stranieri, la cui presenza è sempre più diffusa nel tessuto economico e imprenditoriale lombardo e l'aumento dell'11,7% degli infortuni "in itinere", che possono colpire il lavoratore nel tragitto da casa al posto di lavoro. Per quanto riguarda gli incidenti occorsi nel mondo del lavoro atipico, a fronte di una battuta d'arresto per i lavoratori subordinati, si è registrato un lieve aumento degli incidenti tra i lavoratori interinali.
Per quanto riguarda i singoli settori, la maglia nera spetta ancora una volta alle costruzioni (18.009 casi), seguite dall'industria dei metalli (15.492), dal commercio (13.966), dai trasporti e comunicazioni (12.641) e dalle attività immobiliari e di servizi alle imprese (11.312).
Il settore delle costruzioni ha registrato anche il maggior numero di decessi (51 vittime, di cui 16 nella sola provincia di Milano), seguito dai trasporti (24), dall'industria dei metalli (18) e dal commercio (14).
Alla provincia di Milano spetta il primato degli infortuni nel comparto industria e servizi (51.307 casi, pari al 33,6% del totale regionale), seguita da Brescia (23.502) e Bergamo (19.148).
In crescita gli infortuni in itinere: sono 17.207 gli incidenti occorsi nel 2004 ai lavoratori durante il tragitto verso il lavoro, non strettamente collegati all'attività specifica dell'infortunato (nel 2003 erano stati 15.407, nel 2002 13.829).
La provincia di Milano (6.664 casi) è dal punto di vista statistico la più "pericolosa", rispetto a Brescia (2.259) e Bergamo (2.212). Diminuiscono però i decessi: 50 nel 2004 (di cui 24 nella provincia di Milano), contro i 70 occorsi sia nel 2002 che nel 2003.
Nel mondo del lavoro atipico, il 2004 ha segnato una battuta d'arresto per gli incidenti occorsi ai lavoratori parasubordinati, in controtendenza rispetto al dato nazionale. Dopo il notevole aumento di casi denunciati dal 2002 al 2003 (da 1.054 a 1.378), nel 2004 sono stati registrati 1.355 casi (oltre il 35% in provincia di Milano), il 18,2% del totale nazionale (dopo l'Emilia Romagna, la Lombardia è la seconda regione italiana per numero di incidenti occorsi ai parasubordinati). Sono inoltre aumentati da 3 a 4 i casi mortali, che da soli costituiscono un terzo del totale nazionale.
Per quanto riguarda il lavoro interinale, nel 2004 la Lombardia è andata in direzione opposta alla tendenza nazionale, registrando un lieve ma progressivo aumento degli eventi infortunistici, con 3.488 casi (quasi il 30% del totale italiano, per circa un terzo occorsi nella sola provincia di Milano).
Sono quasi 3mila invece i casi di malattie professionali registrati ogni anno in Lombardia nel comparto industria e servizi (su 25mila registrati in tutta Italia; +5% rispetto al 2003). Tra le malattie, nel comparto industria e servizi mantiene il primo posto l'ipoacusia e sordità (208 casi), seguita dalle neoplasie da asbesto (110) e dalle malattie cutanee (75). Ipoacusia al primo posto anche nella graduatoria per numero di casi (430), ma risultano in aumento anche altre patologie tra cui le tendiniti (63 casi) e la sindrome del tunnel carpale (58).
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