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Come migliorare la prevenzione degli infortuni nella raccolta delle nocciole?

Come migliorare la prevenzione degli infortuni nella raccolta delle nocciole?
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Agricoltura

30/08/2023

Un documento Inail sulla sicurezza nella coltivazione del nocciolo riporta informazioni sui rischi e sulle possibili misure di prevenzione. Focus sull’attività di raccolta delle nocciole, sull’uso delle macchine e sui principali rischi per i lavoratori.

Napoli, 30 Ago – In Italia le regioni Campania e Lazio costituiscono i principali luoghi di corilicoltura, di coltivazione del nocciolo, con il 60% circa della superficie ed oltre il 70% della produzione nazionale.

E se oggi la corilicoltura “si caratterizza per lo sviluppo dell’uso di mezzi meccanici innovativi (soffiatrici, raccoglitrici, calibratrici, nastri trasportatori, forni ed essiccatoi, sgusciatrici, etc.) e per l’uso di prodotti chimici (fungicidi, insetticidi, diserbanti, concimi)”, le innovazioni, pur riducendo il lavoro fisico degli operatori, “hanno modificato profondamente i rischi a cui sono esposti gli operatori”.

 

A parlare in questi termini dell’evoluzione e dei rischi nella coltivazione del nocciolo è il documento Inail “ La sicurezza nel settore corilicolo”, realizzato dalla Direzione regionale Campania dell’Inail, dalla Confederazione Italiana Agricoltori ( CIA) di Avellino e dall’Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno ( IRFoM).

Il documento è il risultato di progetto di prevenzione che ha affrontato i possibili rischi per gli agricoltori dell’intera filiera corilicola e le principali misure di prevenzione e protezione da adottare nelle varie fasi lavorative.

 

Dopo aver accennato, in un precedente articolo di presentazione, alle varie attività connesse alla corilicoltura e in particolare ai rischi nelle attività di potatura, veniamo oggi a parlare dell’attività di raccolta e delle possibili misure di prevenzione e protezione.

 

Ci soffermiamo, dunque, sui seguenti argomenti:

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Sicurezza Coltivazione e raccolta noccioleto - Categoria ISTAT: A - Agricoltura, silvicoltura e pesca

 

Il settore corilicolo, la raccolta e l’uso delle macchine

Riguardo alla raccolta il documento indica che tale operazione consiste nel “riunire i frutti quando sono maturi e dispersi sul terreno sottostante, con l’opportuno soffiatore portato a spalla”. La raccolta, che può essere effettuata dalla terza decade di agosto fino alla fine di settembre, “può essere praticata sia manualmente che con mezzi meccanici”.

 

Si indica che il costante aggiornamento delle caratteristiche delle macchine raccoglitrici ha condotto a “un notevole aumento delle loro prestazioni, al miglioramento delle condizioni di lavoro, determinando maggiore sicurezza per gli operatori, relativamente ad aspetti igienici ed ergonomici quali l’esposizione alle polveri, rumore e posture”. Tuttavia il grado di meccanizzazione in fase di raccolta “è in funzione dell’orografia del territorio: è modesto in coltivazioni di collina, soddisfacente in pianura”.

Nelle coltivazioni in collina, a volte situate anche in zone impervie e a forte pendenza, “si usano scope metalliche per raccogliere le nocciole in mucchi, poi raccolte con aspiratrici a motore a spalle o con tubi di macchine aspiratrici trainate”.

 

In definitiva viene operata una distinzione delle macchine per la raccolta delle nocciole a seconda del loro funzionamento:

  1. Macchine raccoglitrici aspiratrici
  2. Macchine raccoglitrici raccattatrici.

E una seconda distinzione “fa riferimento al tipo di auto-dislocamento e si hanno:

  • macchine trainate, quando vengono agganciate alla trattrice ed azionate dalla presa di potenza della stessa;
  • macchine portate, quando sono connesse alla trattrice tramite l’attacco a tre punti (hanno il vantaggio di lavorare con un solo operatore e con prodotto sparso sul terreno, con la riduzione o l’eliminazione dell’andanatura”, la creazione di cumuli di foglie e terra per evitare, ad esempio, che i frutti rotolino sul terreno);
  • macchine semoventi, “che sono mezzi autonomi con un proprio motore per il movimento della macchina ed il suo funzionamento”.

 

Le macchine per la raccolta e i principali rischi per i lavoratori

IL documento descrive nel dettaglio la funzione delle varie macchine (aspiratrici, trainate o semoventi, macchine trainate, macchine raccattatrici, …) e indica che l’uso di macchine e attrezzature “comporta un elevato rischio di esposizione al rumore”.

 

Riprendiamo dal documento l’immagine di una macchina raccoglitrice aspiratrice tranata:

 

 

Se l’effetto più noto del rumore nei luoghi di lavoro è la perdita dell’udito, il rumore “comporta anche danni di tipo psicofisico, che si manifestano sotto forma di stress fisiologico e reazioni cardiovascolari; disturbi di concentrazione, nella conversazione, disturbi del sonno. Per subire questo tipo di danni occorrono esposizioni a livelli sonori molto alti per parecchie ore al giorno e per un periodo di esposizione molto lungo”.

 

Un altro “fattore di rischio rilevante connesso all’uso delle macchine è l’esposizione a vibrazioni con conseguenze rilevanti per i lavoratori esposti”.

Si indica che, in generale, la vibrazione può “essere causa di affaticamento, causa di patologie circolatorie a carico degli arti. L’esposizione alle vibrazioni può comportare, per i lavoratori esposti, l’insorgenza di disturbi e lesioni a carico del rachide lombare ed anche alterazioni del distretto cervico-brachiale, dell’apparato gastroenterico, del sistema venoso periferico”.

 

Inoltre si indica che in questa fase della produzione “i rischi principali sono quelli connessi all’uso delle macchine e delle trattrici, ovvero:

  • l’accoppiamento alla motrice;
  • l’instabilità dell’accoppiata motrice/operatrice (portata e semiportata);
  • il ribaltamento e l’impennamento;
  • l’instabilità a riposo delle operatrici;
  • l’impigliamento, lo schiacciamento e il taglio;
  • l’elettrocuzione;
  • l’inalazione dei gas di scarico prodotti dalle motrici;
  • l’esposizione a rumore e vibrazioni;
  • l’esposizione all’inalazione di polveri;
  • l’esposizione ad agenti biologici”. 

 

La raccolta delle nocciole: rischi di caduta, taglio, rumore e vibrazioni  

Riprendiamo poi alcune informazioni tratte da una scheda in cui si segnala che se la raccolta delle nocciole può essere eseguita o manualmente, o mediante il ricorso ad un raccoglitore, nei noccioleti importanti la raccolta è sempre meccanizzata e viene eseguita attraverso macchine aspiratrici in grado di separare i frutti dal fogliame e dai rametti.

 

Nella scheda vengono presentati, nell’attività di raccolta, i rischi, i fattori che influenzano il rischio, i danni fisici attesi e le possibili misure di prevenzione e misure di protezione.

 

Ci soffermiamo su alcune indicazioni connesse al rischio di caduta dall’alto con riferimento ai lavori su scala:

  • Misure di prevenzione:
    • Verificare la consistenza del terreno per un buon appoggio della scala
    • Verificare preventivamente le condizioni strutturali della scala
    • Ancorare la scala alla pianta
    • In caso di appoggi non sicuri utilizzare un asse stabilizzante su cui poggiare i montanti
    • Non salire sulla pianta in condizioni non sicure
    • Preferire l'uso di scale con marcatura CE
  • Misure di protezione:

 

Ci soffermiamo poi sul rischio di taglio connesso all’uso di pettini manuali per la raccolta:

  • Misure di prevenzione:
    • Operare sempre in condizioni di buona stabilità ed equilibrio, facendo attenzione agli altri operatori presenti
    • Verificare preventivamente lo stato di manutenzione delle attrezzature
    • Riporre i pettini nel porta utensili da inserire nella cintura e non abbandonarli nè appoggiarli in posti sopraelevati da cui possono cadere
  • Misure di protezione:
    • Guanti

 

Ci soffermiamo poi anche sul rischio rumore e vibrazioni, un rischio che, come indicato nella scheda, può essere connesso all’uso di abbacchiatori o di mezzi meccanici per la raccolta.

 

Queste le indicazioni:  

  • Misure di prevenzione:
    • Eseguire una accurata manutenzione con la sostituzione delle parti usurabili
    • Sostituzione delle attrezzature con modelli più moderni 
  • Misure di protezione:
    • Guanti
    • Otoprotettori

 

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento Inail che se per la raccolta si sofferma anche su altri rischi (rischi fisici, rischi di urto, rischi biologici), contiene anche schede che affrontano la prevenzione nelle lavorazioni con uso della trattrice con attrezzi.

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail - Direzione regionale Campania, Confederazione Italiana Agricoltori Avellino, Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno, “ La sicurezza nel settore corilicolo”, a cura di Michele del Gaudio (Inail, Unità Operativa Territoriale CVR di Avellino), Aniello Troiano e Pino Mauriello (Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno) con la collaborazione di Carmine Piccolo e Gaetano Battista (Inail, Unità Operativa Territoriale CVR di Avellino), Grazia Memmolo (Inail, Direzione territoriale di Napoli e Salerno), Angela Nicotera (Inail, Direzione regionale Campania) e Michele Masuccio (Confederazione Italiana Agricoltori Avellino), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2023 (formato PDF, 5.36 MB).

 

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ La tutela della salute e della sicurezza nella coltivazione del nocciolo”.

 

 

Leggi gli articoli di PuntoSicuro sulla sicurezza in agricoltura

 



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