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Rapporti Regionali Inail 2007: in Abruzzo incidenti in calo

Regione Abruzzo: nel 2007 incidenti in calo del 2,3%. Le morti bianche diminuiscono da 41 a 25 casi. In controtendenza con l’andamento del Paese, invece, le malattie professionali che aumentano del 13%.

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Nel 2007 gli infortuni sul territorio abruzzese sono stati 22.737 con un decremento rispetto al 2006 del 2.3% circa: in termini assoluti oltre 1000 casi in meno. Diminuiscono anche le morti bianche che passano da 41 del 2006 a 25 del 2007, anche se rimane alta l'incidenza di quelle legate al rischio della strada: 10 casi sui 25 denunciati. Sono questi i dati del Rapporto regionale INAIL anno 2007, anticipati a Pescara nel corso del Meeting europeo della sicurezza organizzato da Abruzzo Lavoro.
 
 
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Industria e servizi. In questo settore diminuiscono gli infortuni con un decremento pari al 3.52% rispetto al 2006, a fronte di un aumento di circa lo 0.41% del numero degli addetti, confermando un'effettiva contrazione del fenomeno: 19.779 casi nel 2007 a fronte di 20.481 nell'anno precedente. Disomogeneo in tale settore l'andamento per province: il maggior numero di infortuni si è verificato nella provincia di Chieti (6912); seguono Teramo (4985) e Pescara (4309); chiude L'Aquila con 3573 infortuni.
 
Agricoltura. Gli infortuni continuano a scendere: 2.325 casi nel 2007 rispetto ai 2.791 del 2006,  confermando una tendenza ultraquinquennale. La percentuale di decremento è stata pari al -18,92% a fronte di un aumento di occupati (dati Istat) di 2mila unità, pari a un + 11,11%. Ma nonostante il dato positivo, il rapporto ricorda come la predisposizione agli infortuni in regione si molto elevata rispetto al dato nazionale: in regione si infortuna un lavoratore su cinque, mente a livello nazionale uno su dieci. Bisogna, inoltre, sottolineare che quasi il 40% dei casi avviene in provincia di Chieti, zona ad alta produzione agricola che occupa più del 40% degli addetti del settore.
 
Malattie professionali. Discorso a parte va fatto per le malattie professionali, che continuano a crescere: dalla 2.026 del 2006 alle 2.301 del 2007 (+ 13.57%). La richiesta di indennizzo rappresenta per la regione un fenomeno di difficile gestione: basti pensare che il numero di denunce è, infatti, superiore a quello del Piemonte e Veneto, più del doppio della Campania e della Sicilia e rappresentano quasi l'8% di tutte quelle presentate in Italia.
 
Immigrati. Crescono gli infortuni occorsi  in regione ai lavoratori stranieri: 2.418 casi di cui 3 mortali.
 
Secondo Ferdinando Balzano, direttore regionale Inail, in generale, si tratta di dati che fanno ben sperare per il futuro, confermando il trend di sostanziale diminuzione del fenomeno infortunistico in Italia e in regione. "Non bisogna abbassare la guardia", sottolinea, "ma occorre in un ottica di rete creare una effettiva cooperazione fra le istituzioni per dare risposte concrete  e mirate alle esigenze  di prevenzione nel mondo del lavoro. Da qui l'impegno dell'Istituto a continuare ad operare in sinergia con enti locali, università, scuole, associazioni datoriali per promuovere la cultura della sicurezza a tutto campo: corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione nelle scuole, borse di studio, controlli mirati su settori particolarmente a rischio".
 
 



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