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Le immagini dell’insicurezza

     
Trento, 11 Nov - Venerdì scorso abbiamo pubblicato un’immagine che riguardava la posa di uno striscione su sede stradale ed i lavori non risultavano segnalati.
Nel corso della settimana ho avuto modo di rilevare che anche i cantieri stradali molte volte non rispettano le norme relative a quanto previsto dal codice della strada ed ecco allora alcune immagini appena scattate.
Prima però un piccolo promemoria: sulla Gazzetta Ufficiale N. 226 del 26 Settembre 2002 è stato pubblicato il disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici da adottare per il segnalamento temporaneo dei cantieri stradali. Si tratta di un documento diretto ai responsabili della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea e rappresenta, attraverso numerosi esempi pratici, le modalità di applicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita dal Codice della Strada. All’interno del disciplinare si precisa peraltro che esso è uno strumento da utilizzare e che gli schemi proposti hanno valore di esempi senza la pretesa di risolvere tutti i possibili casi. Va però considerato che grazie agli schemi riportati nel disciplinare è veramente “facile” progettare la segnaletica stradale per i cantieri temporanei e mobili affinché il cantiere sia effettivamente riconoscibile, visibile ed individuabile al fine di aumentare la sicurezza degli operatori e degli utenti della strada. Ed eccoci alle foto di oggi.
      

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Nel primo caso si tratta di un cantiere relativo allo scavo su sede stradale (strada statale). Fermo restando l’obbligo per tutti i lavoratori di indossare indumenti ad alta visibilità, notiamo pure che i principi relativi alla segnalazione del cantiere non sono stati rispettati (Foto 01). Abbiamo voluto allora provare ad immaginare (schemi alla mano – immagine 01b) come avrebbe dovuto essere il cantiere (Foto 01a) – In questo caso non si può nemmeno parlare di costi della sicurezza particolari: due cartelli segnaletici e tre birilli non sono certo una spesa impossibile da affrontare.
 
        
Nel secondo caso, lavori di posa cavi all’interno di un pozzetto posto al centro di una strada comunale, la situazione è ancora peggiore e la misera segnaletica messa in opera è pure sbagliata.
Il cartello relativo all’ostacolo (il pozzetto aperto), anziché la prevista freccia - passaggio obbligatorio a sinistra - rappresenta invece il rischio di materiale instabile sulla strada (forse il riferimento era al chiusino in ghisa posato accanto al pozzetto). Il segnale relativo al restringimento della carreggiata - strettoia assimetrica a destra - è invece avvolto dal cavo che deve essere posato e pertanto invisibile. Sul lato opposto del pozzetto è presente il segnale di lavori in corso e null’altro.
 
 
 
 

 
 
 
 

Si rileva infine che, in pur presenza di doppio senso di marcia, non vi è nessun moviere che disciplini il traffico, magari scarso, ma pur sempre esistente.
 
 
 
 

 
 
 
 
Anche in questo caso abbiamo verificato cosa prevede il disciplinare tecnico e troviamo uno schema generale (immagine 02a) che, una volta adattata alla situazione specifica (immagine 02b), ci indica esattamente cosa avremmo dovuto vedere dalla posizione in cui è  stata scattata la fotografia.
 
   
Farina Geom. Stefano, Consigliere Nazionale AiFOS
 
 
 


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