Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Logo PuntoSicuro
  • Iscriviti
  • Abbonati ora
  • Accedi
Il quotidiano sulla sicurezza
  • Home
  • Articoli
    • Sicurezza sul lavoro
    • Incendio, emergenza e primo soccorso
    • Security
    • Ambiente
    • Sicurezza
    • Tutti gli articoli
  • Documenti
  • Banca Dati
    • Banca Dati PuntoSicuro
    • Servizio di attestazione
    • Servizio I tuoi preferiti
  • Approfondimenti
    • Normativa sicurezza sul lavoro: D. Lgs. 81/2008
    • Normativa antincendio: D.M. 10 marzo 1998
    • Normativa primo soccorso: D.M. 388/2003
    • Protezione Dati Personali: GDPR 2016/679
    • Normativa Accordi Stato Regioni
    • Normativa Coronavirus
  • FORUM
  • PUBBLICITÀ

Area riservata:

Password dimenticata?
Username dimenticato?

Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'.

Accetta i cookie


Crea PDF

Le misure organizzative per proteggere dai campi elettromagnetici

Le misure organizzative per proteggere dai campi elettromagnetici
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Rischi campi elettromagnetici

02/05/2016

Una guida di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE sui campi elettromagnetici si sofferma sulle misure tecniche e organizzative. Focus sulle misure organizzative: restrizione accesso, segnaletica, supervisione, formazione, ...

Le misure organizzative per proteggere dai campi elettromagnetici

Una guida di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE sui campi elettromagnetici si sofferma sulle misure tecniche e organizzative. Focus sulle misure organizzative: restrizione accesso, segnaletica, supervisione, formazione, ...

Il metodo più efficace per la prevenzione dei rischi correlati all’esposizione ai campi  elettromagnetici nei luoghi di lavoro è quello di eliminare i pericoli, ad esempio sostituendo processi e apparecchiature e eliminando o riducendo i  campi elettromagnetici prodotti. Se non è tuttavia possibile ridurre i rischi con provvedimenti di eliminazione o sostituzione, bisognerà adottare misure supplementari, come le misure tecniche che offrono una protezione collettiva e combattono i rischi alla fonte (schermature, ripari, interblocchi, ...).
Tuttavia in alcune situazioni potrebbe essere “impossibile ridurre al minimo i rischi derivanti dai campi elettromagnetici mediante misure tecniche”. E in questi casi bisogna considerare l’opportunità di ricorrere invece a misure organizzative, misure che “devono comunque prevedere la protezione collettiva, ma poiché solitamente dipendono dalle azioni delle persone sulla base delle informazioni disponibili, la loro efficacia sarà proporzionale alle azioni di tali persone”.
Pubblicità
CAMPI ELETTROMAGNETICI - Rischi specifici per la sicurezza sul lavoro
Modelli di documenti - CAMPI ELETTROMAGNETICI - Rischi specifici per la sicurezza sul lavoro
Rischio: CAMPI ELETTROMAGNETICI - La valutazione di tutti i rischi specifici in un unico software interfacciabile
 
A presentare in questi termini lemisure organizzative per i rischi correlati all’esposizione ai campi  elettromagnetici (CEM) è la “ Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici. Volume 1: Guida pratica”, prodotta dalla Commissione Europea per aiutare i datori di lavoro a ottemperare agli obblighi previsti della Direttiva europea 2013/35/UE (direttiva EMF). Ricordiamo ancora una volta che benché in Italia si sia in attesa del recepimento della Direttiva 2013/35/UE (che dovrebbe avvenire entro il 1° luglio 2016) e della riformulazione del Titolo VIII, Capo IV del D.Lgs. 81/2008, rimane valido il principio espresso nell’articolo 28 del Testo Unico: il datore di lavoro deve valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza e deve dunque attuare le appropriate misure di tutela.
 
Nella guida si indica che per la prevenzione dei rischi correlati all’esposizione ai campi  elettromagnetici le misure organizzative svolgono “un ruolo importante e possono costituire la principale misura di controllo in alcune circostanze, per esempio durante la messa in servizio e la manutenzione”.
E tali misure possono comprendere, ad esempio:
- delimitazione di aree e la restrizione dell’accesso;
- segni, segnali ed etichette;
- nomina di addetti alla supervisione di aree o attività lavorative;
- procedure scritte.
 
Riguardo alla delimitazione dell’area e restrizione dell’accesso si indica che “la restrizione dell’accesso ad aree di campi di forte entità mediante misure tecniche, come i ripari, potrebbe essere di difficile attuazione”. E dunque in queste situazioni “si potrebbe utilizzare unventaglio di misure organizzative per delimitare le aree in questione e imporre restrizioni all’accesso o alle attività. In generale si tratta di collocare segnali o avvisi, spesso insieme a segnaletica al suolo, per avvertire i lavoratori dei rischi e identificare le aree dei campi di forte entità”.
Una tabella nella guida riporta precisi esempi di restrizioni di accesso o di altro tipo che possono essere richieste per aree con forti campi elettromagnetici.   
Si segnala poi che in alcune situazioni, “laddove la segnaletica al suolo è già presente per avvertire di altri pericoli o restrizioni, si potrebbero utilizzare mezzi alternativi di delimitazione, per esempio segnaletica a parete o affissioni di piante dell’area in cui sono contrassegnate alcune zone. Se i campi elettromagnetici sono presenti soltanto in alcune fasi del ciclo di lavoro, potrebbe essere utile indicare quando sono presenti i campi mediante segnali di avvertimento visivo (un segnale luminoso, per esempio) o acustico (una sirena)”. E se l’accesso è limitato ad alcuni lavoratori, “sarà necessario un processo di autorizzazione formale per le persone che hanno il diritto di accedere. In alcuni casi potrebbe essere necessario stabilire restrizioni temporanee di accesso”.
Nella guida, che vi invitiamo a leggere integralmente sono riportati ulteriori dettagli sulle limitazioni all’accesso e utili immagini esplicative.
 
La guida si sofferma in particolare anche sulla segnaletica e sugli avvisi di sicurezza.
 
Infatti i segnali e gli avvisi costituiscono un “elemento importante di qualsiasi sistema di misure organizzative” e l’efficacia della segnaletica e degli avvisi di sicurezza “dipende dalla loro chiarezza e inequivocabilità. Devono essere collocati all’altezza degli occhi per ottimizzarne la visibilità. La natura del pericolo dev’essere indicata chiaramente”. In generale alla segnaletica sarà “opportuno aggiungere un avviso con un testo supplementare per agevolare la comprensione. Questo approccio è particolarmente importante per quanto riguarda i segnali di prescrizione che impongono di indossare calzature o guanti isolanti o conduttori”.
 
Il documento riporta esempi di cartelli di avvertimento standard affissi in relazione ai campi elettromagnetici: 
 

 
Sono poi riportati dei cartelli di divieto standard: 
 
 
E sono presenti anche cartelli di prescrizione standard: 
 
 
Si ricorda infine che se i campi elettromagnetici sono presenti soltanto a intermittenza, “i cartelli di avvertimento devono essere affissi soltanto in presenza del campo, altrimenti rischiano di essere ignorati. In pratica ciò può avvenire girando il cartello (su un gancio o su un supporto scanalato) sul retro quando la situazione di pericolo viene meno”.
 
Rimandando ad un futuro articolo un approfondimento relativo alle procedure scritte e buone prassi, ci soffermiamo ora sulla supervisione e sulla formazione.
 
La guida indica che la sicurezza dei campi elettromagnetici “dev’essere gestita tramite la stessa struttura di gestione della salute e sicurezza di altre attività potenzialmente pericolose”. E se i campi sono sufficientemente forti da richiedere una gestione specifica, “sarà di norma opportuno nominare un membro esperto del personale per supervisionare gli aspetti giornalieri della sicurezza dei campi elettromagnetici nel luogo di lavoro”.
 
Riguardo alla formazione si indica poi che l’articolo 6 della direttiva EMF fa riferimento all’offerta di informazioni e formazione ai lavoratori che potrebbero essere esposti a rischi derivanti dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro.
 
Secondo la direttiva il contenuto obbligatorio di questa formazione riguarda: “misure adottate in applicazione della direttiva EMF; entità e significato dei VLE e dei LA, possibili rischi associati e misure preventive adottate; eventuali effetti indiretti dell’esposizione; risultati della valutazione, della misurazione o del calcolo dei livelli di esposizione ai campi elettromagnetici effettuati a norma dell’articolo 4 della direttiva EMF; modalità per individuare e segnalare gli effetti negativi dell’esposizione per la salute; possibilità di sintomi e sensazioni temporanei dovuti a effetti sul sistema nervoso centrale o periferico; circostanze in cui i lavoratori hanno diritto a una sorveglianza sanitaria; procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo i rischi derivanti dall’esposizione; lavoratori particolarmente a rischio”.
 
In ogni caso il livello di informazioni o formazione fornito “dev’essere proporzionale ai rischi derivanti dai campi elettromagnetici nel luogo di lavoro”. E laddove la valutazione iniziale abbia “dimostrato che i campi accessibili sono così bassi da non richiedere alcuna azione specifica, dovrebbe essere sufficiente dare garanzie a riguardo. Tuttavia, anche in questa situazione, sarà importante avvertire i lavoratori o i loro rappresentanti che alcuni lavoratori potrebbero essere particolarmente a rischio. Qualsiasi lavoratore che rientri in uno dei gruppi «a rischio» riconosciuti dovrà essere incoraggiato a informarne i dirigenti”.
Inoltre laddove è stato necessario attuare misure tecniche od organizzative specifiche in relazione a campi elettromagnetici, “di norma è opportuno fornire alcuni elementi di formazione più strutturati. Se i rischi sono stati eliminati o ridotti al minimo esclusivamente mediante misure tecniche, dovrebbe essere sufficiente fornire istruzioni di sicurezza o svolgere un’analisi informale dei rischi. In questo modo si informeranno i lavoratori sui rischi e verranno illustrate le misure tecniche che sono state messe in atto per la loro protezione”.
 
Concludiamo l’articolo ricordando che riguardo alle misure organizzative la guida si sofferma anche sulla progettazione e assetto dei luoghi e delle postazioni di lavoro,  sui programmi di manutenzione preventiva e sulla necessità di coordinamento e cooperazione tra datori di lavoro operanti in uno stesso sito.
 
 
Commissione europea “ Guida non vincolante di buone prassi per l’attuazione della direttiva 2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici. Volume 1: Guida pratica”, versione in italiano (formato PDF, 4.90 MB).
 
Commissione europea “ Non-binding guide to good practice for implementing Directive 2013/35/EU Electromagnetic Fields. Volume 1: Practical Guide”, versione in inglese (formato PDF, 3.6 MB).
 
 
Leggi gli altri articoli di PuntoSicuro sui rischi correlati ai campi elettromagnetici
 
 
Tiziano Menduto
 
 
Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'


Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro

Banca dati, normativa sulla sicurezza

Altri articoli sullo stesso argomento:

Quali sono le indicazioni per la prevenzione dell’esposizione al cristallino?

Come migliorare la sicurezza nella diagnostica e nella terapia medico-nucleare

Risonanza magnetica e gestione del rischio incendio: l’organizzazione

Le novità nella protezione dal radon: gli obblighi degli esercenti


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Notizie FLASH

15LUG

G7 Privacy: azioni comuni per un ambiente digitale più sicuro

09LUG

Lavoro: no alle impronte digitali per la rilevazione presenze

07LUG

Regione Lombardia firma un protocollo per la salute e la sicurezza

Consulta gli ultimi documenti della Banca Dati

Banca dati, normativa sulla sicurezza
15/07/2025: Regione Puglia, Ordinanza del Presidente della Giunta 18 giugno 2025 n. 350, “Misure di prevenzione e tutela della salute durante le ondate di calore – Disposizioni per la stagione estiva 2025”.
15/07/2025: Dallo stress lavoro correlato ai rischi psicosociali; focus sulle molestie e violenze – Salute mentale e lavoro, oltre lo stress lavoro correlato – Antonia Ballottin e Priscilla Dusi
14/07/2025: Regione Lazio - Ordinanza del Presidente della Regione Lazio del 30 maggio 2025, n. Z00001 - Ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica. Misure di prevenzione per l'attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, nelle cave e nelle relative pertinenze esterne, all'aperto in condizioni di esposizione prolungata al sole.
14/07/2025: Ispettorato Nazionale del Lavoro - Patente a crediti – FAQ – aggiornamento 26 giugno 2025
ACCEDIABBONATI ORA

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Articoli per categorie


INFORMAZIONE, FORMAZIONE, ADDESTRAMENTO

Il ruolo del docente formatore di SSL nel nuovo Accordo 17 aprile 2025


PREVENZIONE INCENDI

Protezione antincendio: allarme, fumo, calore e controllo dell’incendio


INTERVISTE E INCHIESTE

Le interviste di PuntoSicuro: la verifica dell’efficacia della formazione


DPI

Le nuove prospettive della sicurezza: gli smart DPI


TUTTE LE CATEGORIE

Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

PuntoSicuro Media Partner

PuntoSicuro Media Partner Healthy Workplaces

REDAZIONE DI PUNTOSICURO

  • Direttore: Luigi Meroni

  • Redazione: Federica Gozzini e Tiziano Menduto

CONTATTI

  • redazione@puntosicuro.it

  • (+39) 030.5531825

CHI SIAMO

  • Cos'è PuntoSicuro
  • Newsletter
  • FAQ Newsletter
  • Forum
  • Video PuntoSicuro
  • Fai pubblicità su PuntoSicuro

PUNTOSICURO È UN SERVIZIO

Logo Mega Italia Media

SEGUICI SUI SOCIAL

FacebookTwitterLinkedInInstagramYouTubeFeed RSS

PuntoSicuro è la testata giornalistica di Mega Italia Media. Registrazione presso il Tribunale di Brescia, n. 56/2000 del 14.11.2000 - Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione n. 16562. ISSN 2612-2804. È sito segnalato dal servizio di documentazione INAIL come fonte di informazioni di particolare interesse/attualità, è media partner della Agenzia Europea per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro EU-OSHA per le campagne di sensibilizzazione su salute e sicurezza.
I contenuti degli articoli possono contenere pareri personali degli autori. Non si risponde per interpretazioni che dovessero risultare inesatte o erronee.
I documenti della Banca dati di PuntoSicuro non possono essere considerati testi ufficiali: una norma con valore di legge può essere ricavata solo da fonti ufficiali (es. Gazzetta Ufficiale). Per informazioni su copyright e modalità di consultazione: Condizioni di abbonamento.
I prodotti e i servizi pubblicitari sono commercializzati da Punto Sicuro con queste Condizioni di vendita.

Mega Italia Media S.p.A. | Via Roncadelle, 70A - 25030 Castel Mella (BS) - Italia
Tel. (+39) 030.2650661 | E-Mail: info@megaitaliamedia.it | PEC: megaitaliamedia@legalmail.it
C.F./P.Iva 03556360174 | Numero REA BS-418630 | Capitale Sociale € 500.000 | Codice destinatario SUBM70N | Codice PEPPOL 0211:IT03556360174

Privacy Policy | Cookie Policy | Dichiarazione di accessibilità