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Aifos per l’Aquila: "Camminare assieme per la sicurezza"

Giovedi 17 settembre prende avvio il progetto dell’Aifos “Camminare assieme per la sicurezza”: i comportamenti sicuri dopo un evento sismico e una proposta di monitoraggio per individuare i nuovi bisogni della popolazione nel post emergenza.

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“Camminare assieme per la sicurezza” è il titolo del progetto Aifos per l’Aquila che prende avvio, giovedì 17 settembre 2009 alle ore 9,30, con il ritrovo, al "Campo Accoglienza di Villa S.Angelo, dei partecipanti ad un convegno che porrà le basi di una presenza costante dell’Associazione italiana formatori della sicurezza sul lavoro in Abruzzo in collaborazione con la Protezione Civile. 
 
“Consapevoli della realtà e delle problematiche che, nell’immediato e nei prossimi anni, presenta la situazione venutasi a creare a seguito dell’evento sismico – commenta in proposito il professor Rocco Vitale, presidente di Aifos – la nostra associazione intende sviluppare un progetto che coinvolga la comunità nei prossimi anni. Sarà questo il nostro contributo che, come formatori della sicurezza, intendiamo apportare e sviluppare al fine della crescita e dello sviluppo della cultura della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro”.
 
 
 
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Il progetto si articola in una molteplicità di interventi, “tra i quali - come spiega il dottor Francesco Naviglio, segretario generale di Aifos – in primis quelli riguardanti i comportamenti sicuri dopo un evento sismico”.
In questa direzione si muove il seminario di studi che si tiene in collaborazione con l’Assessorato Regionale alla Protezione Civile, con interventi di psicologi dell’emergenza, sui temi degli aspetti psicologici e comportamenti sicuri dopo un evento sismico. Il seminario è patrocinato dall’Università dell’Aquila, dal Centro Alfredo Rampi Onlus e da PSIC-AR (Psicologi dell’Emergenza Centro Alfredo Rampi).
“In occasione del Seminario – sottolinea il professor Rocco Vitale - verrà presentata una proposta di monitoraggio da realizzarsi in uno o più paesi colpiti dal terremoto al fine di individuare i nuovi bisogni della popolazione nel post emergenza. La ricerca, da definirsi nel campione e nelle modalità di attuazione, verrà condotta in collaborazione con Psic-Ar - Centro Alfredo Rampi, che metterà a disposizione test, schede didattiche ed altro materiale ritenuto utile. La presentazione della ricerca dovrebbe svolgersi nella primavera del prossimo anno, con una iniziativa in collaborazione con l’Università dell’Aquila e con Psic-Ar – Centro Alfredo Rampi.
 
Un secondo importante campo di intervento riguarda la scuola.
“Qui – spiega il dottor Francesco Naviglio – si tratta di attivare, attraverso un processo sinergico con le istituzioni e i comuni nelle aree identificate, un percorso rivolto ai docenti e agli alunni della scuola. Il progetto fonda la sua fattibilità sulla base delle esperienze condotte dall’Aifos e dall’Inail nell’ambito del sistema “formazione dei formatori”. I corsi saranno rivolti ai docenti affinché gli stessi diventino i formatori della sicurezza nelle rispettive classi: il tema portante sarà quello della cultura della sicurezza”.
In questo campo un contributo importante potrebbe essere dato dal centro Alfredo Rampi, da anni impegnato in progetti di psicoeducazione del rischio ambientale nelle scuole, con l’attuazione di una originale metodologia utilizzata nei corsi di formazione ed informazione rivolti ad esperti, insegnanti e volontari, nei seminari in classe destinati ai bambini e ai ragazzi. Il Centro Rampi potrebbe fornire il suo apporto soprattutto rivolgendo la propria attenzione alla popolazione studentesca e agli aspetti psicologici nella formazione rivolta agli insegnanti. A conclusione del progetto “Scuola sicura” verrà consegnata ai partecipanti una “cassetta degli attrezzi” utile per le successive azioni formative da parte degli insegnanti, e in particolare una raccolta di materiali didattici e schede di lavoro.
Un terzo campo di intervento, che si colloca nella tradizionale e sperimentata attività di Aifos, è quello della sicurezza nelle aziende.
“Un reale contributo alla sicurezza sul lavoro ed agli adempimenti previsti per le aziende in base al D. Lgs. 81/08 – sostiene in proposito il professor Rocco Vitale - sarà la formazione dei “preposti”. Il progetto verrà concordato con le parti sociali e Aifos metterà a punto un modello ed i materiali per l’organizzazione dei corsi, al termine dei quali i lavoratori che ricoprono nelle aziende il ruolo di preposto possano svolgere la formazione ed ottenere il relativo Attestato certificato dall’Aifos”.
I corsi verranno realizzati con l’utilizzo di una “unità mobile di formazione”, con 11 postazioni (10 lavoratori + il docente) che potrà collocarsi all’esterno delle zone industriali /artigianali /significative di aggregazione.
 

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