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Sicurezza in ufficio, nella manutenzione e alla guida di un camion

Sicurezza in ufficio, nella manutenzione e alla guida di un camion
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Industria alimentare

28/11/2017

Indicazioni per la tutela di salute e sicurezza nell’attività di lavorazione della pasta all’uovo. Focus sui rischi e le misure di prevenzione per gli addetti all’ufficio, gli autisti di autocarri e gli addetti manutentori.

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Bologna, 28 Nov – Per facilitare la consapevolezza, la valutazione e la riduzione dei rischi nelle aziende che si occupano della lavorazione della pasta all’uovo, il documento “ Settore agroalimentare_La lavorazione della pasta all’uovo” correlato al progetto multimediale Impresa Sicura, si è soffermato ampiamente sui rischi di questo particolare ambito del comparto agroalimentare. Un ambito lavorativo che prevede l’impiego di varie macchine per la produzione e il confezionamento, di celle frigorifere per la conservazione delle materie prime, di transpallet e carrelli elevatori per le operazioni di magazzinaggio e movimentazione. Senza dimenticare anche le importanti, per quanto molto diverse:

- attività amministrative di ufficio;

- attività di trasporto, tramite camion, dei prodotti;

- attività di manutenzione di attrezzature e impianti.

 

Il documento di Impresa Sicura - progetto validato dalla Commissione Consultiva Permanente come buona prassi nella seduta del 27 novembre 2013 ed elaborato da EBER, EBAM, Regione Marche, Regione Emilia-Romagna e Inail – contiene in particolare anche diverse schede riepilogative dei rischi e delle misure di prevenzione in relazione ai vari addetti e alle varie attività descritte.

Se nei giorni scorsi ci siamo soffermati sui rischi degli addetti alla produzione, al magazzinaggio e al confezionamento, oggi concludiamo la presentazione di queste schede parlando della sicurezza di addetti all’ufficio, addetti autisti e addetti manutentori.

 

Riguardo a chi lavora in ufficio il documento si sofferma in particolare sui rischi correlati all’utilizzo di videoterminali.

 

In particolare si indica che gli operatori addetti alle attività amministrative di ufficio “possono essere esposti ai rischi connessi all’ utilizzo dei videoterminali e a quelli dovuti alla movimentazione manuale dei carichi e all’assunzione di posture incongrue”. E si ricorda che un videoterminalista è un operatore che “utilizza un’attrezzatura munita di videoterminali, in modo sistematico o abituale, per venti ore settimanali, dedotte le interruzioni di cui all’art. 75 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.”.

Queste alcune misure di prevenzione per i videoterminalisti:

- “interruzioni dell’attività al videoterminale con pause di sufficiente durata e ben distribuite nel turno di lavoro;

- informazione e formazione;

- sorveglianza sanitaria”. 

 

Arriviamo alla fase della spedizione, che rappresenta l’ultimo atto dell’attività lavorativa.

 

I prodotti alimentari vengono caricati negli autocarri, trasportati e consegnati ai clienti dell’azienda produttrice. E l’autista svolge la propria attività lavorativa alla guida di un autocarro e, oltre al rischio infortunistico legato all’uso delle attrezzature, è “esposto anche ad altri rischi”.

Il documento di Impresa Sicura si sofferma su tre tipologie di rischio per gli autisti:

- rischi da incidente stradale;

- esposizione agli agenti fisici;

- rischi ergonomici.

 

Riguardo ai rischi da incidente stradale sono riportati alcuni fattori di rischio (scarsa manutenzione dei mezzi, uso di alcolici e sostanze psicotrope o stupefacenti, insufficiente o errata organizzazione aziendale) e le misure di prevenzione:

- “manutenzione programmata del mezzo di trasposto. Designazione di un responsabile che si occupi della compilazione del registro delle manutenzioni e dello scadenziario delle verifiche da effettuare;

- divieto di assunzione di bevande alcoliche e modalità di attuazione del divieto di somministrazione durante l’orario di lavoro, compreso l’intervallo dei pasti;

- divieto assoluto di sostanze psicotrope o stupefacenti;

- procedure di lavoro per una corretta pianificazione dei turni e delle mansioni operative degli autisti al fine di evitare sovraccarico lavorativo che potrebbe risultare fonte di stanchezza e di stress;

- verifiche interne sull’attuazione delle misure di prevenzione;

- formazione e informazione sui rischi specifici della mansione”. 

 

Riguardo agli agenti fisici si ricorda che, in merito al rischio rumore, negli ambienti lavorativi ci può essere: “insonorizzazione non sufficiente della cabina; elevata frequenza dell’apertura e quindi della chiusura dello sportello di guida; scarsa manutenzione del mezzo”.

Queste le misure di prevenzione:

- “scelta di mezzi di trasporto con cabine che presentano una migliore insonorizzazione o miglioramento del livello di attenuazione di trasmissione del rumore;

- efficace funzionamento del sistema di climatizzazione al fine di evitare la guida con i finestrini aperti;

- verifica ed eventuale sostituzione dei vetri della cabina;

- manutenzione periodica e al bisogno del mezzo;

- formazione e informazione sui rischi da esposizione al rumore;

- fornitura e utilizzo di idonei otoprotettori se dalla valutazione dei rischi risulta un’esposizione giornaliera maggiore del valore superiore di azione di 85 dB(A);

- sorveglianza sanitaria con esposizione giornaliera superiore a 85 dB(A) oppure quando sussistano particolari situazioni alla luce delle quali il medico competente la ritenga opportuna”.

 

Sempre riguardo all’autista ci si sofferma anche sulle vibrazioni al sistema corpo-intero con riferimento a: “ utilizzo di autocarri vecchi e in cattivo stato di manutenzione; frequente percorrenza di strade accidentate; eccessiva durata dell’esposizione alle vibrazioni”.

Queste le misure di prevenzione:

- “scelta di mezzi che espongano il lavoratore al minor livello possibile di vibrazioni. Dotare il mezzo di sedile ammortizzante nel caso ne sia sprovvisto;

- messa in atto di opportuni programmi di manutenzione dei mezzi;

- limitazione della durata e dell’intensità dell’esposizione anche mediante misure organizzative (adeguati periodi di riposo, turnazione alla guida, ecc.);

- informazione e formazione sui rischi da esposizione alle vibrazioni;

- sorveglianza sanitaria nel caso di esposizione superiore al valore di azione, pari a 0,5 m/s2, oppure quando sussistano particolari situazioni alla luce delle quali il medico competente la ritenga opportuna”. 

 

E si riportano indicazioni anche sul microclima interno della cabina (“eccessivo abbassamento o innalzamento della temperatura interna alla cabina; correnti d’aria causate dall’apertura del finestrino; esposizione agli inquinanti del traffico”).

Queste le misure di prevenzione riguardo al microclima:

- “dotazione e corretta manutenzione del sistema di climatizzazione o aria condizionata;

- verifica e sostituzione periodica dei filtri dell’aria e dell’impianto di climatizzazione. Eventuale sostituzione dei filtri standard con filtri a carboni attivi;

- formazione e informazione”. 

 

Rimandando alla lettura integrale delle schede, che si soffermano anche sui rischi ergonomici dell’autista, concludiamo il nostro excursus - attraverso i rischi dei lavoratori nella lavorazione della pasta all’uovo - fornendo qualche informazione sui rischi dell’addetto manutentore.

 

Si ricorda che la manutenzione svolta da personale interno, a meno che non ci siano lavoratori specificatamente formati e addestrati, “viene attivata esclusivamente per interventi ordinari e deve essere effettuata esclusivamente a macchine e/o impianti fermi o in modalità di manutenzione e su parti esterne”. 

 

Riguardo ai rischi infortunistici da attrezzature e/o macchine (lacerazioni, contusioni, ferite provocate dall’utilizzo di utensili o elettroutensili manuali) si indicano le seguenti misure di prevenzione:

- “formazione, informazione e addestramento sui rischi connessi alla mansione;

- fornitura e utilizzo DPI (calzature antinfortunistiche, guanti e occhiali a protezione della proiezione di schegge o piccole parti metalliche)”.

 

Riportiamo anche le misure di prevenzione relative al rischio elettrico (elettrocuzione da contatto indiretto o diretto):

- “le operazioni di manutenzione ordinaria devono essere svolte a macchine spente e esclusivamente su parti non in tensione e su parti esterne;

- l’operatore che va a interagire su parti elettriche non in tensione deve avere la formazione e qualifica di operatore PES o PAV;

- utilizzo di attrezzi e utensili idonei per l’interazione con parti elettriche;

- fornitura e utilizzo di idonei DPI (guanti a protezione del rischio elettrico, calzature di sicurezza)”.

 

Infine il manutentore può essere esposto agli agenti chimici (“esposizione e/o contatto con agenti chimici pericolosi quali oli lubrificanti, grasso per ingranaggi, oli esausti, prodotti lubrificanti e disincrostanti”).

Queste, in conclusione, le misure di prevenzione:

- “informazione, formazione e addestramento alla mansione e ai rischi connessi allo svolgimento della stessa;

- fornitura e utilizzo degli idonei DPI (guanti contro l’aggressione di agenti chimici, occhiali per agenti chimici, calzature con suola antiscivolo, indumenti da lavoro, ecc.)”.

 

 

 

Il sito “ Impresa Sicura”: l’accesso via internet è gratuito e avviene tramite una registrazione al sito.

 

Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoro - Buone Prassi -Documento approvato nella seduta del 27 novembre 2013 – Impresa Sicura

 

 

 

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