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Le scuole e l’emergenza COVID: come rispettare le distanze di sicurezza?

Le scuole e l’emergenza COVID: come rispettare le distanze di sicurezza?

Autore:

Categoria: Coronavirus-Covid19

16/07/2020

Un contributo sulla problematica del distanziamento interpersonale nelle aule didattiche in previsione del rientro in classe. Le possibilità di riorganizzazione delle classi, in particolare per la disposizione dei banchi. A cura dell’Ing. Marco Piatti.

 

Un problema molto discusso attualmente nel contesto scolastico, sono le modalità con cui si rientrerà a scuola a settembre.

 

Fermo restando che attualmente sono dibattute le modalità “organizzative” che, dovranno essere adottate in base alla autonomia scolastica, e stante che tali aspetti sono solo indirettamente connessi alla sicurezza, oggi vorrei soffermarmi su un aspetto che condiziona molto ogni scelta successiva, ovvero la disposizione dei banchi, nel rispetto delle regole sul distanziamento.

 

Sul tema, il riferimento è il protocollo del Comitato tecnico scientifico - CTS del 28 maggio, che scrive:

 

“Il layout delle aule destinate alla didattica andrà rivisto con una rimodulazione dei banchi, dei posti a sedere e degli arredi scolastici, al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, anche in considerazione dello spazio di movimento”.

 

Assunto che

  • oggi il banco più diffuso è il banco europeo (di dimensione 70x70 cm circa),
  • la dimensione della persona è assunta pari a 60 cm (parametro mutuato dal concetto di modulo di evacuazione - sostanzialmente l’ingombro del banco e della persona sono quasi assimilabili)
  • si considera la persona come puntiforme, durante il movimento; questa è una assunzione in contrasto con la precedente, ma si ritiene che sia una approssimazione che si ritiene accettabile in quanto trattasi di condizioni che durano pochissimi istanti

sulla base della prescrizione sopra riportata, la condizione restrittiva e vincolante è dettata dalla necessità di progettare gli spazi di movimento sempre nel rispetto delle distanze interpersonali; tale prescrizione impone l’adozione di ampi spazi “morti”.


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Si sottolinea peraltro che nel rispetto del concetto sopra esposto, anche i banchi vicino alla porta dovranno garantire l’accesso ed uscita delle persone nel mantenimento della distanza di sicurezza rispetto a chi è seduto nella prima fila.

Tale condizione tuttavia, si sposa con la necessità di rispettare le distanze tra docente e studente anche nell’uso della lavagna (attualmente è prescritta dalla conferenza Regioni Provincie autonome del 11 giugno - prot. 20/97/CR1/COV19-C9 - una distanza di 2 metri).

 

Va da sé che la presenza di arredi come librerie e scaffali, potrebbe rendere ancor più critica la situazione, pertanto sarebbe consigliabile rimuovere qualsiasi arredo, anche per agevolare le operazioni di pulizia e sanificazione, risultando in ogni caso, una buona occasione per ridurre il carico di incendio nelle aule (situazione sempre alquanto delicata).

 

Segnalo inoltre che nella più semplice ed immediata (oltre che errata) ipotesi di mettere i banchi ad 1 metro di distanza in tutte le direzioni, uno studente che acceda al proprio banco, transiterebbe tra due file di banchi essendo a circa 50 cm circa dalle altre postazioni. Questa risulterebbe una evidente violazione.

 

Rappresentiamo nel seguito gli schemi di disposizione dei banchi, concretamente realizzabili secondo la nostra attuale esperienza (le misure sono espresse in metri):

 

SCHEMA 1

 

 

 

Lo schema 1 è lo schema di base. In questo schema non esistono particolari vincoli di movimento per gli utenti e sono sempre rispettate (nelle condizioni ordinarie) le distanze interpersonali.

 

In questo schema la distanza laterale tra le persone è fissata in almeno 2 metri così da consentire anche durante il movimento verso o dalla porta del locale, la distanza interpersonale di un metro; in termini di profondità, la distanza è fissata nel rispetto dei corridoio di accesso ai banchi di 75/80 cm (norme sula accessibilità)  da sommarsi alla profondità del banco (se assumiamo il banco europeo, la distanza tra persona e persona corrisponde a circa 1,5 m).

 

Alcune considerazioni su questo schema:

  • In talune situazioni, l’insegnante dovrà spostarsi per consentire il passaggio degli studenti sempre nel rispetto della distanza a lui prescritta di 2 metri
  • La disposizione raffigurata è applicabile solo nelle aule di larghezza minima 7 metri (considerando un piccolo margine per l’apertura in sicurezza, delle finestre).

 

Poche aule hanno tuttavia una larghezza tale da consentire la disposizione di 4 colonne di banchi, normalmente si riducono a 3 (lo spazio in eccedenza sarà ridistribuito incrementando le distanze di sicurezza).

 

La concreta applicazione dello schema 1, secondo nostra esperienza è rappresentata nella immagine sottostante: mediamente un’ aula standard accoglie circa 10 postazioni.

 

 

SCHEMA 2

 

 

Il secondo schema offre piccoli vantaggi per le aule particolarmente sviluppate in una direzione (ovvero quelle a pianta marcatamente rettangolare), ma solo se la lavagna è posta sul lato lungo del rettangolo,

 

Questo schema potrebbe incrementare di qualche unità per classe, la capienza complessiva (genericamente 1/2 studenti), ma tale ipotesi impone:

  • vincoli organizzativi di passaggio che iniziano ad essere importanti (evidenziati da linee tratteggiate; gli studenti nella ultima fila, per uscire dalla propria postazione, dovranno raggiungere il percorso a loro di fronte)
  • una accresciuta responsabilizzazione degli studenti e maggiori oneri di vigilanza in capo al personale

 

 

SCHEMA 3

 

 

 

Il terzo schema che potrebbe incrementare ulteriormente di qualche unità per classe la capienza complessiva (genericamente 2/3 studenti rispetto allo schema 1 - ne è di fatto un naturale sviluppo), ma tale ipotesi impone alcuni vincoli ulteriori:

  • La disposizione raffigurata è applicabile (ancora una volta) solo nelle aule di larghezza minima di circa 6.5 / 7 metri (considerando un piccolo margine per l’apertura in sicurezza, delle finestre)
  • Impone forti vincoli procedurali nell’accesso alle singole postazioni degli studenti (obbligando a far alzare più studenti per consentire l’accesso/uscita da talune postazioni)
  • Implica una grande responsabilizzazione degli studenti e maggiori oneri di vigilanza in capo al personale
  • Nell’ultima fila i banchi presenti sono 3, per consentire accesso e uscita da ciascuna postazione, sempre nel rispetto del distanziamento necessario
  • È una modalità che si reputa percorribile ed adottabile prevalentemente nelle scuole secondarie di secondo grado (dove si può effettivamente contare su di un elevato grado di responsabilizzazione degli studenti)

 

Ma allora qual è il vantaggio concreto di questo schema? Quello di poter essere applicato nelle aule particolarmente strette in una versione ridotta 3 colonne (esattamente come nel caso dello schema 1) conservandone la capienza minima di circa 10 persone. La larghezza minima del locale in questo caso è di 5.5 metri. L’eventuale spazio in eccedenza sarà ridistribuito incrementando le distanze di sicurezza ed i passaggi disponibili.

 

 

Si sottolinea infine che:

  • non è possibile fare considerazioni sulla base di un mero calcolo di superficie, poiché porterebbe inevitabilmente a degli errori in quanto non considererebbe la dimensione dei banchi, eventuali elementi sporgenti dalle pareti, ingombri di arredi strettamente necessari (cattedra, tavolo aggiuntivo per postazione lim, …), la posizione della porta.
  • Frequentemente si rende necessario eliminare il banco più prossimo alla porta poiché non sarebbe garantita la distanza di 1 metro dello studente da coloro che entrano o escono dal locale.
  • La posizione della cattedra è vincolata e si ricorda che l’insegnante dovrà essere sempre ed in ogni condizione a due metri di distanza da ogni studente.

 

Attualmente per le scuole dell’infanzia, in assenza di parametri specifici - riprendendo sempre il documento del CTS che cita: “è opportuno prevedere un affollamento ulteriormente ridotto rispetto ai criteri applicati nel contesto di classi di ordine superiore” - personalmente ho ritenuto di considerare una superficie di 4 m2 per ciascuno studente (che in realtà è una superficie mediamente riconducibile agli schemi precedenti).

 

Chi scrive rimane aperto ad ulteriori proposte che potrebbero incrementare la capienza dell’aula.

 

 

Ing. Marco Piatti

Consulente sicurezza nelle Scuole


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Pubblica un commento

Rispondi Autore: fausto costi - likes: 0
16/07/2020 (08:55:28)
L'articolo porta una analisi interessante, ma non applicabile in classi con medie di 22/24 studenti.
Occorre valutare il distanziamento statico (distanza di 1 mt tra gli studenti) e 80 cm di larghezza su eventuali percorsi di emergenza. Direi anche una scelta tra le più condivise nei vari USR
Autore: Andrea Tavanti
24/07/2020 (13:02:00)
Le leggi sulla sicurezza si applicano e non si usa il buon senso, poi succede qualcosa chi ha derogato si assume tutti i rischi.
Rispondi Autore: Enzo - likes: 0
16/07/2020 (12:09:12)
Molto interessante
Rispondi Autore: adriano - likes: 1
16/07/2020 (13:06:18)
Il protocollo così come scritto è pressochè inapplicabile. Quel "anche in considerazione dello spazio di movimento" imporrebbe vincoli di distanziamento sostanzialmente doppi rispetto al classico metro che conosciamo.
Ritengo che debba prevalere la ragionevolezza: in un contesto statico (studenti seduti) il metro deve essere rigorosamente rispettato (e forse non è nemmeno sufficiente), ma se non c'è interazione tra persone (ovvero nelle situazioni episodiche e puntuali nel tempo come il passaggio di uno studente in mezzo ai tavoli), sia sufficiente una misura semplice come far utilizzare le protezioni delle vie respiratorie negli spostamenti.
Gli stessi protocolli prevedono l'uso della mascherina (chirurgica al vero) nel caso in cui la distanza di sicurezza non possa essere rispettata, e in questo caso non può esserlo per un tempo ridottissimo: il tempo di passaggio tra un banco e l'altro.
Rispondi Autore: Andrea Tavanti - likes: 0
24/07/2020 (12:51:49)
Questo articolo fa riferimento alle normative del MIUR del 26/06/2020 ma sa dirmi se poi ci sono circolari esplicative..
Rispondi Autore: Marco Piatti - likes: 1
25/07/2020 (06:15:21)
c'è stato un ulteriore verbale del CTS n.94 del 07-07-2020 (l'articolo era stato scritto prima e pubblicato solo successivamente) che ha effettivamente parlato di distanze "statiche" per gli studenti (quando si muovono dovranno usare la mascherina e possono muoversi anche non rispettando il metro). Per il docente la distanza è di 2 metri ed invece è "dinamica" (si parla di 2 metri nell'area di interazione). Il problema è che tutto ciò che dice il CTS attualmente non è stato reso cogente tramite un DPCM come fatto per molte altre attività (spiagge, bar, parrucchieri, trasporti,....), quindi rimane aleatorio in riferimento alla gerarchia delle norme. Si spera lo diventi presto
Rispondi Autore: Morena - likes: 0
26/07/2020 (15:06:13)
Buongiorno,
Ma la distanza frontale da banco a banco che Lei ha messo a 80 cm è considerata via di fuga?
Perché il nostro D S interpreta letteralmente il m da bocca a bocca e quindi ritiene che con un banco da 50cm di profondità lo spazio da banco a banco debba essere anche minore, fino a 50 cm. A me, da insegnante, questo pare assurdo perché si avrebbero le sedie attaccate ai banchi dei compagni. E in caso di emergenza non si avrebbe lo spazio fisico per arretrare con la sedia e alzarsi. Senza considerare che sullo schienale della sedia va posta anche la giacca del bambino e lo zaino? I nostri banchi hanno dei ganci laterali che però pongono lo zaino sotto il banco, cioè nello spazio dei piedi del bambino. Si possono mettere li?
È ovvio che la situazione è molto complessa, è certo considerando letteralmente il m da rima buccale si mettono anche 20 o più alunni in 40 mq, ma questo è distanziamento? Senza mascherina?
Non lo ritengo sicuro
Rispondi Autore: Marco Piatti - likes: 0
27/07/2020 (07:52:34)
Buongiorno, il distanziamento è uno dei parametri. non dobbiamo dimenticare che tutte le altre leggi non vengono abrogate o derogate e dovranno convivere con le nuove regole di sicurezza. Personalmente ho sempre richiesto il rispetto dei 75/80 cm tra i banchi (quindi indipendentemente dalla loro dimensione!) . Queste dimensioni sono mutuate dalle norme sulla accessibilità.
è anche vero che alcuni USR hanno ridotto a 60 cm tale distanza (per via del modulo di evacuazione- che per inciso da solo non è mai sufficiente ne considerabile...), li deve verificare nel proprio territorio se esiste qualcosa. Nessuno è tuttavia sceso sotto i 60 cm...
Preciso che finchè l'USR territoriale non si pronuncia, la reputo una scelta arbitraria, con conseguente assunzione di responsabilità, quella di scendere al di sotto dei 75 cm.
Mi permetta, infine, una domanda retorica: e se il banco fosse quello europeo da 70x70 cm? la distanza a disposizione dello studente diverrebbe 30 cm?
Sul tema zaino sicuramente se esiste il gancio può essere utilizzato. per l'uso delle mascherine dovremo attendere il pronunciamento del CTS a settembre
Rispondi Autore: Morena - likes: 0
27/07/2020 (12:47:35)
Buongiorno,
Concordo con Lei in tutto. E sinceramente spero in Lei che è l’ RSPP della nostra scuola! (Bollate)
A me pare assurdo infatti! Ho visto coi miei occhi la simulazione fatta con 60 cm scarsi e l’ultimo banco non aveva neppure 45cm dal muro.
Capisco le grandi difficoltà in cui ci troviamo tutti, ma non si può andare troppo oltre... e mettersi tutti a rischio.
Grazie per la Sua risposta e per il suo lavoro!
Rispondi Autore: Marco Piatti - likes: 0
27/07/2020 (12:53:37)
Gentile Sig.ra, la mia posizione è pubblica e pubblicata. personalmente ho già interlocuito con il DS e illustrato le mie considerazioni; le scelte finali sono sempre in capo al Suo Datore di lavoro, che le plasma conciliando le varie fonti (RSPP, MIUR, collettività). In ogni caso ribadisco che scendere sotto i 60 cm è una esplicita violazione delle norme.
Un caro saluto
Rispondi Autore: Gaetano Schillaci - likes: 0
29/07/2020 (16:39:04)
Ma nn sarebbe più facile obbligare gli studenti ad indossare scafandri e bombole d'ossigeno?
Si potrebbe fare una gara d'appalto con società che si occupano della vendita di questi articoli...,
Rispondi Autore: Marco - likes: 0
29/07/2020 (16:44:40)
Certo potrebbe essere un’idea...in effetti non l’avevamo valutata. Grazie per il suggerimento che prenderemo tutti in considerazione.
Rispondi Autore: Gaetano Schillaci - likes: 0
29/07/2020 (17:02:23)
Ha visto che idea?
Ed un microchip sotto pelle che emette scariche elettriche di lieve entità quando nn si rispetta la distanza minima di 1000 mm.?Come lo vede?
Questo ovviamente in aggiunta allo scafandro e alle bombolo d'ossigeno ovviamente
Rispondi Autore: Mario - likes: 0
01/08/2020 (10:34:52)
Grazie per il suo articolo e il suo lavoro. Ho letto i commenti, in particolar modo quello con le precisazioni relative a una distanza interpersonale di 1 metro da considerare in modo statico, come prescritto da norma intervenuta successivamente.
Abbozzando nuovi calcoli (auspico un suo utilissimo nuovo articolo con schemi relativi a tale disposizione) mi sembra plausibile una presenza in classe di soli 15 alunni, nel rispetto della norma e in una aula anche migliore di quella standard. Questo comporta che laddove la didattica deve avvenire in presenza, sarebbe necessario nelle scuole un aumento che stimo di circa il 50% nelle aule e nel personale. Non penso che ciò possa mai avvenire, mi chiedo quindi come questa problematica non venga proposta all'attenzione pubblica in modo adeguato. Cosa ne pensa?
Rispondi Autore: piatti luana - likes: 0
30/08/2020 (22:12:31)
e nel caso ci siano aule di metratura diversa?mamma che caos,,,buona serata
Rispondi Autore: mauro - likes: 0
05/09/2020 (14:34:26)
Ma quante sono le scuole in Italia con banchi 70 x 70.
Secondo me nessuna.
Rispondi Autore: Amelio Patrizia - likes: 0
05/09/2020 (22:19:11)
A chi compete misurare la distanza tra banco e banco e banchi e cattedra utilizzando il nastro adesivo.
In poche parole chi deve mettere sul pavimento delle aule il nastro adesivo per distanziare in modo esatto i banchi e la cattedra?
Rispondi Autore: Gatti Massimiliano - likes: 0
20/09/2020 (16:32:34)
Buonasera, avendo una stanza di 6.5 x 4 con 15 bambini in prima media quale sarebbe lo schema ottimale? Grazie anticipatamente.
Rispondi Autore: Sgambelluri - likes: 0
21/09/2020 (10:43:08)
La distanza buccale tra l'insegnte in cattedra e alunno al primo banco deve essere di 2 mt? Grazie
Rispondi Autore: loredana - likes: 0
11/10/2020 (19:55:26)
se i banchi sono disposti in modo che i bambini siano l'uno di fronte all'altro la distanza minima buccale è comunque di 1 m o si deve incrementare?
Autore: Emy Roses
12/10/2020 (12:27:38)
Sarei anche io molto interessata a una risposta a questa domanda...
Rispondi Autore: Ezio Fasano - likes: 0
19/04/2021 (13:35:39)
Desideravo, se possibile, avere qualche info su come si dovrebbe comportare un'insegnante qualora si rilevano violazioni alle norme che il dirigente tende a minimizzare. E poi si può avere qualche info sulle condizioni di ricambio d'aria necessarie e sulle dimensioni delle finestre? grazie

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