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Trasporto merci su strada: sicurezza e prevenzione degli incidenti

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Lavoratori

03/09/2010

I risultati di un progetto di prevenzione relativo alla sicurezza nel comparto del trasporto merci su strada. La complessità del comparto, le fasi del progetto e i dati relativi alle rilevazioni sulle aziende di autotrasporto.

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Come è noto tra chi si occupa di sicurezza sul lavoro, il tema della sicurezza stradale è un tema centrale e delicato. Gli incidenti stradali hanno rappresentato in questi anni spesso più del 50% del totale delle morti sul lavoro in Italia. E in questo ambito il trasporto di merci su strada ha rappresentato una componente vulnerabile, anche in relazione ad alcune caratteristiche spesso presenti: lavori in appalto, turn-over delle ditte, presenza di molti lavoratori autonomi, lavoro contemporaneo di più ditte, …


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Per approfondire questo tema ci soffermiamo su un documento - non recente ma con indicazioni ancora utili - pubblicato dall’Azienda Sanitaria Locale Roma H nelle pagine web dedicate al dipartimento di prevenzione (S.Pre.S.A.L.): “Trasporto merci su strada”.
 
Nel documento è presentato un progetto e le esperienze dello S.Pre.S.A.L. di tre ASL del Lazio (Roma B, Roma C e Roma H) in merito alla prevenzione degli incidenti stradali nel comparto trasporto merci su strada.  Progetto nato anche perché questi incidenti:
- “rappresentano un problema per la sanità pubblica (mortalità, invalidità grave, ricoveri); 
- producono costi sanitari, sociali ed economici elevatissimi (stima 2% PIL); 
- costituiscono, nel nostro Paese, la prima causa di morte per la popolazione maschile di età sotto i 40 anni”.

In relazione al progetto è stata elaborata una lista di controllo (riassume i requisiti essenziali di sicurezza e salute del comparto) che è stata poi inviata ai datori di lavoro della aziende del comparto trasporti. Tale lista di controllo è stata “utilizzata dagli operatori dei Servizi Pre.S.A.L. nei successivi interventi di verifica sulle aziende del comparto”. Altri elementi del progetto:
- “sportello informativo di assistenza alle imprese per chiarimenti e pareri”;
- “collaborazione con Associazioni di Categoria del comparto, per la condivisione e diffusione degli aspetti di tutela nei luoghi di lavoro;  
- elaborazione di linee guida destinate alle imprese da diffondere al termine dell’intervento”.

In una prima analisi il comparto “trasporto merci su strada” è risultato “molto complesso per:
- presenza di aziende molto diverse tra loro per tipologia contrattuale del personale (lavoratori atipici, lavoratori autonomi, ecc.), che a volte collaborano parzialmente nello stesso luogo di lavoro;
- numerose aziende che effettuano trasporti di merci sono costituite da un’azienda capofila che affida in appalto, anche nei depositi di sua proprietà, una o più fasi della lavorazione (movimentazione merci, pulizie, trasporto delle merci con automezzi, ecc.)”.
In questo senso importante è la “gestione degli appalti e il coordinamento fra le ditte che svolgono compiti diversi nello stesso ambiente di lavoro”.
 
Riportiamo alcuni dati relativi alle rilevazioni su aziende di autotrasporto merci

Valutazione dei rischi:
- solo il 33% delle aziende visitate “risultava avere effettuato una valutazione dei rischi completa, nel restante 67% questa risultava incompleta”; 
- riguardo alle valutazione dei rischi specifici, il rischio professionale che è risultato essere stato valutato meglio “è stato quello relativo all’esposizione a rumore (73%)”, seguito da quello da movimentazione manuale dei carichi-MMC (67%) “ed infine il rischio vibrazioni trasmesse al corpo intero-WBV (53%)”. 

Gestione della sicurezza:  
- la “gestione della sicurezza (Presenza del registro infortuni, CPI, Registri di manutenzione e certificazione impianti) è risultata adeguata nel 100% delle aziende visitate;  
- l’acquisto e fornitura di DPI idonei si è avuta nel 100% delle aziende”;  
- la gestione degli appalti risultava adeguata nell’ 80% delle aziende”. 

Sorveglianza Sanitaria:  
- la sorveglianza sanitaria dei lavoratori “è stata effettuata nel 94% delle aziende”.

Formazione ed Informazione:
- gli RLS sono stati nominati nel 56% delle aziende: “risulta un 16% di RLS che non hanno ricevuto una formazione specifica”;
- gli addetti alle emergenze sono stati nominati nel 83% delle aziende: “risulta un 22% di addetti alle emergenze che non hanno ricevuto una formazione specifica”;   
- “solo il 36% degli autisti hanno partecipato ad iniziative di formazione su alimentazione e guida, alcool e guida, farmaci e guida, guida sicura, pronto soccorso in strada, …”. 
 
Verifica dei depositi
- “solo il 42% delle aziende visitate disponeva di locali adibiti a depositi, nel restante 58% dei casi gli autisti si recavano direttamente nel magazzino del ‘fornitore’ per effettuare il carico per poi recarsi direttamente dai ‘destinatari’; 
- nella quasi totalità delle aziende che disponevano di depositi si sono riscontrate adeguate condizioni di sicurezza riguardo a requisiti dei locali, vie di circolazione, rampe e pedane di carico, stabilità del materiale stoccato, carrelli elevatori, misure di prevenzione su rischi specifici;
- solo nel 44% delle aziende erano presenti locali spogliatoio”. 

Verifica mezzi di trasporto:
- nell’82% delle aziende questa misure risultavano applicate correttamente: sistemi di registrazione degli incidenti, programma di manutenzione periodica dei mezzi, controllo dei cronotachigrafi, presenza del pacchetto di medicazione.

Misure di prevenzione per rischi specifici dei mezzi di trasporto:  
- le misure (relative a vibrazioni al corpo intero, MMC, stress da guida) “sono state valutate adeguate nella quasi totalità dei casi (86%)”. 

In conclusione l’analisi dei tre servizi Pre.S.A.L. - pur avendo riscontrato una sorveglianza sanitaria diffusamente applicata, un soddisfacente livello di formazione su rischi specifici e requisiti dei locali e dei mezzi di trasporto generalmente soddisfacenti – ha individuato alcuni fattori negativi:  
- “valutazione dei rischi spesso incompleta o inadeguata;  
- sorveglianza sanitaria forse poco o addirittura mal mirata ed eseguita anche dove non necessaria;  
- formazione sui rischi ‘trasversali’ degli autisti poco applicata”.   


ASL ROMA H, ASL ROMA B, ASL ROMA C, “Trasporto merci su strada”, progetto di prevenzione degli infortuni nel comparto “Trasporto merci su strada”: esperienza dello SPRESAL in tre ASL del Lazio, a cura di Bosco MG, Senatore S, Maurici M, Spinelli R, Eleuteri M, Ciaramella I, Battistini S, Caspani P, D’Astolfo A, Sanna S, Messineo A  (formato PDF, 425 kB).


Tiziano Menduto


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