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COVID-19: quali sono le novità per i musei e i luoghi della cultura?

COVID-19: quali sono le novità per i musei e i luoghi della cultura?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Coronavirus-Covid19

10/05/2021

Le indicazioni per i musei e i luoghi della cultura con riferimento alla normativa nazionale e alle nuove linee guida della Conferenza delle Regioni con indirizzi operativi in materia di prevenzione e contenimento del SARS-CoV-2.

 

Roma, 10 Mag – Il 28 aprile 2021, come ricordato in diversi nostri articoli, è stata approvata e pubblicata la nuova versione delle " Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali" della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, una versione che contiene diverse novità, rispetto  alle precedenti, a partire dall’accorpamento dei molteplici settori economici e ricreativi in macro-aree, affini per profilo di rischio o per attività.

 

Rispetto a tali settori, che rappresentano alcune delle attività più penalizzate dalle chiusure dovute all’emergenza COVID-19, abbiamo già pubblicato in passato le misure di contenimento proposte dalle Regioni, successivamente allegate ai vari DPCM che si sono succeduti in questi mesi. A distanza di più di sei mesi dall’ultima versione delle linee guida (versione 08 ottobre 2020) e in questa nuova fase della lotta contro il virus SARS-CoV-2, riteniamo utile riprendere alcune indicazioni della linea guida per permettere un aggiornamento delle misure e una migliora efficacia delle attività di contenimento della pandemia.

 

Ci soffermiamo, in particolare, sui luoghi della cultura con particolare riferimento a musei, archivi e biblioteche:


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Risposte alle domande frequenti: la situazione dei luoghi della cultura

Prima di soffermarci su quanto riportato nelle linee guida della Conferenza delle Regioni facciamo un breve riassunto relativo alle indicazioni nazionali per i musei e gli altri luoghi della cultura con riferimento a quanto contenuto nelle FAQ, le domande frequenti sulle misure adottate dal Governo, presenti proprio sul sito del Governo.

 

Le indicazioni/regole differiscono a seconda delle zone:

  • zona gialla: “il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura (di cui all'articolo 101 del Codice dei beni culturali e del paesaggio) è assicurato, dal lunedì al venerdì, con modalità di fruizione contingentata nel rispetto delle misure anti-Covid. Il sabato e i giorni festivi il servizio è assicurato a condizione che l’ingresso sia stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo, sempre con modalità di fruizione contingentata nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre”;
  • zona arancione e rossa: in questo caso il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura “è sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica”.

 

Linee guida: le indicazioni per musei, archivi e biblioteche

Veniamo alle linee guida della Conferenza delle Regioni e ci soffermiamo sulla scheda “Musei, archivi e biblioteche” e alle misure che si applicano “per enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di musei, archivi e biblioteche e altri luoghi della cultura”.

 

 

Le indicazioni:

  • “Predisporre una adeguata informazione su tutte le misure di prevenzione da adottare.
  • Definire uno specifico piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo visitatori, sistema di prenotazione, etc.) che dovrà essere esposto e comunque comunicato ampiamente (es. canali sociali, sito web, comunicati stampa).
  • Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.
  • I visitatori devono sempre indossare la mascherina.
  • Il personale lavoratore deve indossare la mascherina a protezione delle vie aeree sempre quando in presenza di visitatori e comunque quando non è possibile garantire un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
  • L’area di contatto tra personale e utenza all’ingresso, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
  • In tutti i locali mettere a disposizione prodotti igienizzanti per l’ igiene delle mani.
  • Redigere un programma degli accessi pianificato (es. con prenotazione online o telefonica) che preveda il numero massimo di visitatori presenti e regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazione.
  • Quando opportuno, predisporre percorsi ed evidenziare le aree, anche con segnaletica sul pavimento, per favorire il distanziamento interpersonale e che prevedano una separazione tra ingresso e uscita.
  • Assicurare una adeguata pulizia e disinfezione delle superfici e degli ambienti, con particolare attenzione a quelle toccate con maggiore frequenza (es. maniglie, interruttori, corrimano, etc.). Assicurare regolare pulizia e disinfezione dei servizi igienici. La pulizia di ambienti ove siano esposti, conservati o stoccati beni culturali, devono essere garantiti con idonee procedure e prodotti”.
  • “L’utilizzo di ascensori, dove possibile, va limitato e riservato a persone con disabilità motoria.
  • Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti e simili.
  • Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo. Favorire l'utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.
  • Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento interpersonale e si suggerisce di organizzare le stesse attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.
  • Per quanto concerne il trattamento di fondi documentari e collezioni librarie, non potendo essere sottoposti a procedure di disinfezione poiché dannosi per gli stessi, si rimanda alle procedure di stoccaggio in isolamento degli stessi dopo il loro utilizzo. Si precisa che l'isolamento preventivo delle collezioni delle biblioteche e degli archivi si intende limitato ai materiali che provengono dal prestito agli utenti e quindi da un flusso esterno non controllato, e che pertanto non si applica alla consultazione interna, che deve avvenire sempre previa igienizzazione delle mani”.

 

Linee guida: le indicazioni relative a climatizzazione e ricambio d’aria

Ci soffermiamo, infine, sul ricambio dell’aria in questi luoghi.

Le indicazioni che riguardano questo aspetto sono sicuramente quelle che, rispetto alla precedente versione delle linee guida, hanno avuto maggiori modifiche.

 

Nella scheda si indica che è “obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni”.

Inoltre in ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, “dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna”.

 

Si indica, infine, che per gli impianti di condizionamento “è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate”. Inoltre nei servizi igienici “va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria”.

  

Concludiamo ricordando che le linee guida della Conferenza delle Regioni si soffermano anche sui seguenti ambiti lavorativi:

  • ristorazione e cerimonie
  • attività turistiche e ricettive
  • cinema e spettacoli dal vivo
  • piscine termali e centri benessere
  • servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori)
  • commercio
  • parchi tematici e di divertimento
  • circoli culturali e ricreativi
  • congressi e grandi eventi fieristici.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, “ Nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali”, aggiornamento del 28 aprile 2021, 21/51/CR04/COV19 (formato PDF, 427 kB).

 

 

Scarica la normativa di riferimento:

DECRETO-LEGGE 22 aprile 2021, n. 52 - Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.

 


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