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Qual è il budget destinato alla sicurezza informatica dalle aziende italiane? (2/2)
Nel numero di ieri del nostro quotidiano abbiamo illustrato alcuni dei risultati della ricerca realizzata nei primi mesi del 2003 da IDC sull’evoluzione del mercato italiano della sicurezza IT.
Tra gli aspetti presi in esame dall’indagine compaiono anche l’individuazione dei principali soggetti coinvolti nelle decisioni relative agli investimenti in IT Security, i requisiti valutati nella scelta del fornitore e il budget destinato alla sicurezza informatica.
Riguardo ai soggetti coinvolti nelle decisioni relative agli investimenti in IT Security, il responsabilie IT è stato ritenuto dal 75% delle aziende intervistate “Molto importante” nella scelta delle soluzioni, mentre nel 3% dei casi è ritenuto “poco importante”. Il responsabile di funzione è stato ritenuto dal 20,4% delle aziende intervistate “Molto importante” nella scelta delle soluzioni relative alla scurezza, mentre nel 25% dei casi è ritenuto “poco importante”.
In merito alle scelte riguardo agli investimenti in IT Security, il top management è ritenuto “Molto importante” nel 37,8% delle aziende intervistate, “Abbastanza importante” nel 28%, “Poco importante” nel 17,9%, “Per nulla importante” nel 6,4%; il 9,9% delle aziende intervistate non si è invece espressa la riguardo.
Alle aziende è stato chiesto poi di indicare gli aspetti più importanti (tra quelli proposti) nella scelta del fornitore delle soluzioni e dei servizi di sicurezza utilizzati. Questi i risultati ottenuti:
Rapporto qualità/prezzo 49,9%
Capacità consulenziale sugli aspetti legati alla sicurezza 33,5%
Facilità di contatto con il fornitore e problem solving 31%
Specializzato nell’area sicurezza 28,4%
Capacità progettuale 25,9%
Già fornitore di altri servizi-soluzioni in azienda 24,8%
Referenze 23%
Conosce i processi e l’organizzazione dell’azienda 16,7%
Non sa/Non risponde 5%
Riguardo alle dimensioni del budget security IT, nel 48% delle aziende intervistate è ancora inferiore al 5% del totale budget IT annuale.
Così l’IDC ha sintetizzato i risultati della ricerca “Anche se tuttora prevale un approccio conservativo all’IT Security (sia per gli investimenti ad essa destinati, sia per il tipo di soluzioni utilizzate), l’intensificarsi dell’uso di applicazioni online e di piattaforme aperte e interattive rappresentano un elemento di sviluppo importante nell’approccio al tema della sicurezza, già ora considerato un fattore di competitività per l’azienda e non solo di pura difesa, facendo ben sperare per una crescita significativa della domanda (sia per volumi di spesa che per livello di sofisticazione delle soluzioni adottate e in termini di capacità progettuale ad esse associata) quando le condizioni generali del mercato e del contesto economico ritorneranno ad essere più favorevoli di quanto siano attualmente.”
Tra gli aspetti presi in esame dall’indagine compaiono anche l’individuazione dei principali soggetti coinvolti nelle decisioni relative agli investimenti in IT Security, i requisiti valutati nella scelta del fornitore e il budget destinato alla sicurezza informatica.
Riguardo ai soggetti coinvolti nelle decisioni relative agli investimenti in IT Security, il responsabilie IT è stato ritenuto dal 75% delle aziende intervistate “Molto importante” nella scelta delle soluzioni, mentre nel 3% dei casi è ritenuto “poco importante”. Il responsabile di funzione è stato ritenuto dal 20,4% delle aziende intervistate “Molto importante” nella scelta delle soluzioni relative alla scurezza, mentre nel 25% dei casi è ritenuto “poco importante”.
In merito alle scelte riguardo agli investimenti in IT Security, il top management è ritenuto “Molto importante” nel 37,8% delle aziende intervistate, “Abbastanza importante” nel 28%, “Poco importante” nel 17,9%, “Per nulla importante” nel 6,4%; il 9,9% delle aziende intervistate non si è invece espressa la riguardo.
Alle aziende è stato chiesto poi di indicare gli aspetti più importanti (tra quelli proposti) nella scelta del fornitore delle soluzioni e dei servizi di sicurezza utilizzati. Questi i risultati ottenuti:
Rapporto qualità/prezzo 49,9%
Capacità consulenziale sugli aspetti legati alla sicurezza 33,5%
Facilità di contatto con il fornitore e problem solving 31%
Specializzato nell’area sicurezza 28,4%
Capacità progettuale 25,9%
Già fornitore di altri servizi-soluzioni in azienda 24,8%
Referenze 23%
Conosce i processi e l’organizzazione dell’azienda 16,7%
Non sa/Non risponde 5%
Riguardo alle dimensioni del budget security IT, nel 48% delle aziende intervistate è ancora inferiore al 5% del totale budget IT annuale.
Così l’IDC ha sintetizzato i risultati della ricerca “Anche se tuttora prevale un approccio conservativo all’IT Security (sia per gli investimenti ad essa destinati, sia per il tipo di soluzioni utilizzate), l’intensificarsi dell’uso di applicazioni online e di piattaforme aperte e interattive rappresentano un elemento di sviluppo importante nell’approccio al tema della sicurezza, già ora considerato un fattore di competitività per l’azienda e non solo di pura difesa, facendo ben sperare per una crescita significativa della domanda (sia per volumi di spesa che per livello di sofisticazione delle soluzioni adottate e in termini di capacità progettuale ad esse associata) quando le condizioni generali del mercato e del contesto economico ritorneranno ad essere più favorevoli di quanto siano attualmente.”
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