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Continua la diffusione delle carte ID elettroniche
Continua la distribuzione delle carte d'identità elettroniche partita nel marzo 2001.
Terminata la prima fase di sperimentazione che ha permesso la diffusione di 170 mila card, inizia la seconda fase del progetto nella quale si vuole giungere all'uso effettivo della carta e che interesserà circa trenta comuni tra i quali Avellino, Catanzaro, Foggia, Mantova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Viterbo e Trieste.
In base a quanto stabilito in un incontro tra i funzionari del ministero dell'Interno e del ministero dell'Innovazione, entro il primo semestre 2003 in Italia saranno in uso circa tre milioni di ''carte intelligenti'' e in questa seconda fase del progetto metà delle carte in distribuzione saranno Carte d'identità elettroniche (CIE) mentre l'altra metà saranno Carte nazionali dei servizi (CNS).
Come avevamo accennato nel numero 330 del quotidiano la carta d'identità elettronica è costituita da un supporto in policarbonato ed è simile per dimensioni a una normale carta di credito. Presenta oltre alle generalità del titolare, una banda a memoria ottica e un microprocessore crittografico a 16 kb.
La memoria ottica, utilizzata per archiviare le informazioni identificative, viene letta con strumentazioni laser; il chip, invece, consente l'identificazione in rete del titolare ed è utile per l'accesso ai servizi telematici.
Le carte d'identità elettroniche sono prodotte dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, e permettono l'accesso a servizi nazionali e comunali.
Per i servizi nazionali è necessaria un'autorizzazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica, mentre i servizi comunali possono essere autonomamente predisposti dai comuni.
Ulteriori informazioni sulle CIE e sulle dotazioni hardware e software necessarie per la formazione di questi documenti sono disponibili in un'apposita sezione del ministero dell'Interno.
Terminata la prima fase di sperimentazione che ha permesso la diffusione di 170 mila card, inizia la seconda fase del progetto nella quale si vuole giungere all'uso effettivo della carta e che interesserà circa trenta comuni tra i quali Avellino, Catanzaro, Foggia, Mantova, Parma, Perugia, Pisa, Potenza, Viterbo e Trieste.
In base a quanto stabilito in un incontro tra i funzionari del ministero dell'Interno e del ministero dell'Innovazione, entro il primo semestre 2003 in Italia saranno in uso circa tre milioni di ''carte intelligenti'' e in questa seconda fase del progetto metà delle carte in distribuzione saranno Carte d'identità elettroniche (CIE) mentre l'altra metà saranno Carte nazionali dei servizi (CNS).
Come avevamo accennato nel numero 330 del quotidiano la carta d'identità elettronica è costituita da un supporto in policarbonato ed è simile per dimensioni a una normale carta di credito. Presenta oltre alle generalità del titolare, una banda a memoria ottica e un microprocessore crittografico a 16 kb.
La memoria ottica, utilizzata per archiviare le informazioni identificative, viene letta con strumentazioni laser; il chip, invece, consente l'identificazione in rete del titolare ed è utile per l'accesso ai servizi telematici.
Le carte d'identità elettroniche sono prodotte dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, e permettono l'accesso a servizi nazionali e comunali.
Per i servizi nazionali è necessaria un'autorizzazione da parte del Dipartimento della funzione pubblica, mentre i servizi comunali possono essere autonomamente predisposti dai comuni.
Ulteriori informazioni sulle CIE e sulle dotazioni hardware e software necessarie per la formazione di questi documenti sono disponibili in un'apposita sezione del ministero dell'Interno.
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