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Truffa con il Bancomat
La notizia e' stata diffusa da un quotidiano locale.
In provincia di Lecco, nell'ultimo week-end di gennaio, lo sportello Bancomat di un'agenzia bancaria e' stato teatro di una truffa ''tecnologica''.
Gli autori del colpo hanno agito con astuzia e preparazione nel campo dell'elettronica per riuscire a carpire i due elementi essenziali delle carte bancomat, cioe' il codice e i dati memorizzati sulla banda magnetica.
All'interno dello sportello hanno infatti installato una telecamera nascosta, per ''spiare'' il codice dell'utente durante la digitazione.
Ma un codice e' inservibile senza la carta Bancomat…A questo i malviventi hanno provveduto clonando le tessere mediante un cursore elettrico che, inserendo la carta, permetteva l'apertura della porta dall'interno, ma nel contempo duplicava i dati presenti sulla carta.
Gli autori della truffa, in possesso delle tessere clonate e del codice, si davano poi alle ''pazze spese''.
Una decina sono i clienti truffati; l'Istituto bancario ha assicurato il risarcimento del danno subito.
In provincia di Lecco, nell'ultimo week-end di gennaio, lo sportello Bancomat di un'agenzia bancaria e' stato teatro di una truffa ''tecnologica''.
Gli autori del colpo hanno agito con astuzia e preparazione nel campo dell'elettronica per riuscire a carpire i due elementi essenziali delle carte bancomat, cioe' il codice e i dati memorizzati sulla banda magnetica.
All'interno dello sportello hanno infatti installato una telecamera nascosta, per ''spiare'' il codice dell'utente durante la digitazione.
Ma un codice e' inservibile senza la carta Bancomat…A questo i malviventi hanno provveduto clonando le tessere mediante un cursore elettrico che, inserendo la carta, permetteva l'apertura della porta dall'interno, ma nel contempo duplicava i dati presenti sulla carta.
Gli autori della truffa, in possesso delle tessere clonate e del codice, si davano poi alle ''pazze spese''.
Una decina sono i clienti truffati; l'Istituto bancario ha assicurato il risarcimento del danno subito.
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