Come gestire i nonnetti!
È stato costituito nel dicembre 2017 il comitato tecnico ISO TC 314 Ageing societies, che dedica la sua attività normativa ai problemi connessi ad un costante incremento dell’età media della popolazione.
Come è noto questo incremento può comportare problemi di relazione, sia a livello di gruppo, sia a livello di singoli individui.
Il segretariato del comitato tecnico è affidato a BSI. Vi sono 25 membri partecipanti e 16 osservatori. L’attività del comitato tecnico è stata suddivisa in sei gruppi di lavoro; inoltre è stato messo a punto un gruppo che dedica la sua attenzione alla comunicazione ed un altro al coordinamento della terminologia.
Ad oggi questo comitato ha pubblicato tre norme, dedicate a questi argomenti:
- ISO 25550:2022 Ageing societies — General requirements and guidelines for an age-inclusive workforce; come rendere accettabile l’ambiente di lavoro per le persone anziane,
- ISO 25551:2021 Ageing societies — General requirements and guidelines for carer-inclusive organizations; il quadro di riferimento per lo sviluppo di comunità dedicate all’assistenza di persone anziane.
- ISO 25552:2022 Ageing societies — Framework for dementia-inclusive communities; il quadro di riferimento per lo sviluppo di comunità dedicate all’assistenza a soggetti affetti da demenza senile
Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
Appare evidente a tutti i lettori come questi temi siano di un estremo interesse, soprattutto perché oggi purtroppo molte RSA operano in contesti che sono forse gestiti correttamente dal punto di vista sanitario, ma che non prendono in considerazione molti altri aspetti, cui invece questo comitato tecnico dedica la sua attenzione.
Ad esempio, nella gestione di comunità dedicate a soggetti anziani il rapporto tra il genere maschile e femminile è oltremodo importante. Un recente studio, condotto in diversi paesi, ha dimostrato che tra il 57% e l’81% di tutti i soggetti che prestano assistenza agli anziani sono donne, e con ogni probabilità lavorano fuori di casa. Ciò pone dei problemi specifici, che la norma esorta a prendere in considerazione.
Per dare un’idea di come stanno lavorando i componenti del gruppo di lavoro, riporto di seguito tre nuove norme, sulle quali si sta attualmente lavorando assiduamente.
ISO 25554 - Ageing Societies-- Guidelines for Promoting Wellbeing in Local Communities and Organizations Ageing Societies
ISO TS 25555 - Aging society — Accessibility and usability considerations for home-based healthcare products, related services and environments
ISO 25556 - Ageing societies — General requirements and guidelines for ageing inclusive digital economy
È sufficiente leggere i titoli di queste tre bozze di norma per rendersi conto come l’approccio di questo comitato tecnico superi ampiamente gli aspetti sanitari ed operi in contesti relazionali, forse assai più importanti.
Si pensi ad esempio all’ultima bozza di norma citata, che mette in evidenza come in una società sempre più digitale spesso alcuni soggetti anziani possono trovarsi in gravi difficoltà. Questo è motivo per cui chi sviluppa applicativi digitali, soprattutto utilizzabili tramite smartphone, deve prestare particolare attenzione agli aspetti operativi, che possono essere assolutamente banali per un giovanotto, mentre possono essere molto impegnativi per una persona meno giovane.
Ho ritenuto opportuno informare i lettori dell’operato di questo comitato tecnico, perché mi auguro che quanto prima anche l’Italia, con esperti italiani, possono contribuire allo sviluppo di queste norme, che interessano tutta la società civile.
Adalberto Biasiotti
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Rispondi Autore: Silvana MARCHIORI - likes: 0 | 16/05/2022 (13:15:23) |
Direi che il titolo dell'articolo è davvero infelice e non bastano le scuse per accettarlo. L'informativa contenuta è, tuttavia, utile e interessante. |
Rispondi Autore: Bovi Maria Rosaria - likes: 0 | 16/05/2022 (14:09:24) |
Stanno facendo leggi e proposte di facilitazione di prodotti di cura, ma non di procedure, banali per un giovanotto, come utilizzare un pc o un cellulare per pagamenti e informazioni dovute da parte dei gestori di pubblici servizi necessari, quali luce, gas, ecc. Non tutti gli anziani sono nelle RSA, non tutti sono dementi, non tutti sono completamente non autosufficienti. Magari alla posta ci sanno ancora andare e il telefono, solo come comunicazione audio, lo sanno usare. Però i pubblici servizi pretendono che, se sono digitalmente non autosufficienti, si debbono comunque iscrivere a un sito per avere le bollette e le informazioni, cosicché glielo debbono fare i figli o un figlio, con conseguenti contrasti tra fratelli e, magari, abusi e intromissioni o, presunti tali, del figlio digitale che finge di fare l' 'anziano' informato e informatico. Se, poi, si deve prendere un'appuntamento per un intervento di cambio contatore (che interessa all'anziano?) in una seconda casa, o lo si fa tramite il sito o si va nella seconda casa (e c'è stato un bel pezzo per cui è stato proibito) chissà con quale automobile che l'anziano non guida più. In quella seconda casa, lasciano però, per terra, in prossimità dell'immobile, un pezzo di carta col numero telefonico, pezzo di carta che non sono più capaci di spedire all'indirizzo di residenza, mentre per i pagamenti l'indirizzo di residenza lo conoscono benissimo. |