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L’80% degli infortuni domestici ai bambini è dovuto a mancanza di vigilanza

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

19/03/2004

La Regione Toscana promuove una campagna informativa rivolta a genitori, insegnati e baby-sitter su come proteggere e soccorrere i bambini.

Nel nostro Paese ogni anno muoiono circa 1200 bambini tra 0 e 14 anni, l’80% dei quali per incidente domestico dovuto a mancata vigilanza (fonte Unicef). Su 100 incidenti in casa 40 sono dovuti a soffocamento (frammenti di giocattoli, pezzi di cibo); il 30% sono dovuti a cadute, di cui la metà dal lettino; il 15% a ustioni provocate, dall’elettricità, da acqua bollente, da mancanza del vetro termico del forno.

I dati sono stati illustrati dalla Regione Toscana in occasione della presentazione di una campagna di informazione, indirizzata ai genitori, insegnanti e baby-sitter, per la prevenzione degli infortuni domestici ai bambini e per illustrare le basilari tecniche di pronto soccorso.
L’iniziativa sarà realizzata utilizzando il linguaggio televisivo. E’ prevista infatti la distribuzione gratuita di una videocassetta sul tema della prevenzione degli incidenti domestici a tutti i genitori con bambini fino a 11 anni di età (circa 240.000 famiglie) e a tutti i pediatri di famiglia (circa 400). Inoltre su un canale locale sarà realizzata la trasmissione “Informa salute bambino”.

Il filmato spiega come proteggere i bambini dai pericoli più comuni, in casa e non solo, suggerisce che cosa fare in caso di incidente, come ci si rivolge correttamente ai servizi di emergenza del 118 e mostra come agire nei casi gravi, quando non c’è un minuto da perdere.

La cassetta sfata inoltre alcune credenze popolari riguardo ai rimedi da attuare in caso di incidente. Vostro figlio si è scottato? Non mettete sopra l’ustione fettine di patata, di bistecca o una pomata, passate invece la parte ustionata sotto l’acqua fredda per qualche minuto. Se il bimbo ha inghiottito qualcosa di tossico, il latte non serve a niente.
L’ora di pranzo e di cena sono i momenti più a rischio, e infatti la cucina risulta il locale più “pericoloso” della casa, con il 55% dei casi, seguita dalle scale. “Consiglio ai genitori, ai familiari, alle baby sitter, agli insegnanti di guardare il filmato con attenzione – spiega il presidente della Regione Claudio Martini – Il mestiere dei bambini è quello di essere vivaci e curiosi, in perpetuo movimento. Il nostro compito è metterli al riparo dai pericoli”.
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