Un applicativo di intelligenza artificiale protegge i negozianti
Giunge dal Giappone una notizia interessantissima, circa il fatto che un applicativo evoluto, caricato sulle telecamere installate in un centro commerciale, ha già permesso di individuare un taccheggiatore all’opera. La cosa più sorprendente è che questo applicativo è stato installato solo in via sperimentale, per verificarne l’efficienza ed efficacia. Il fatto che dopo solo qualche ora dalla installazione esso abbia potuto segnalare, nella sala comando e controllo, un atteggiamento sospetto di un cliente, il quale, una volta bloccato all’uscita, è stato individuato come taccheggiatore, ha creato delle aspettative, che speriamo vengano presto soddisfatte su larga scala.
Oggi il costo del personale addetto alla sorveglianza antitaccheggio è piuttosto elevato ed il costo di questi applicativi risulta decisamente vantaggioso, anche perché il costo viene inserito nelle voci del bilancio come investimento, invece che spese correnti.
Ormai già da qualche tempo i grandi centri commerciali utilizzano applicativi di intelligenza artificiale, non solo per la gestione dei magazzini, ma anche per valutare l’attrattiva che alcuni prodotti, esposti su specifici scaffali, hanno nei confronti dei clienti.
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Per dare un’idea delle dimensioni del mercato potenziale, l’azienda che ha messo a punto l’anzidetto applicativo antitaccheggio ha già installato questo applicativo in alcune dozzine di centri commerciali nell’area di Tokio e si presume che la potenzialità del mercato, nel solo Giappone, possa superare i 100.000 clienti.
Il grande vantaggio di un applicativo di intelligenza artificiale, che viene caricato su un esistente impianto di videosorveglianza, sta nel fatto che il costo dell’hardware sostanzialmente non viene modificato, mentre viene sfruttato al meglio l’investimento iniziale nella installazione dell’impianto di videosorveglianza.
Ricordo anche ai lettori che applicativi già diffusi sono in grado di individuare un soggetto che corre, in mezzo alla folla, oppure un soggetto che inciampa e cade, sempre in mezzo alla folla.
Questi comportamenti anomali umani possono essere individuati e segnalati alla sala operativa, che può inviare sul posto una squadra di pronto intervento.
I lettori di buona memoria probabilmente ricorderanno un film, che ha avuto un certo successo “Minority report”, laddove degli algoritmi analizzavano le immagini video che provenivano dagli impianti di videosorveglianza cittadini ed allertavano tempestivamente le squadre di pronto intervento, circa la possibile presenza di un ladro.
Un ulteriore vantaggio di un intervento tempestivo è quello di impedire la perpetrazione del reato, perché è evidente che un potenziale taccheggiatore, vedendosi avvicinato da una guardia particolare giurata che gli chiede se può essere in qualche modo di aiuto, mangia in fretta la foglia e cerca di “redimersi”.
Adalberto Biasiotti
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.