Alcune tipologie di barriere perimetrali ad alta resistenza
I lettori sono certamente al corrente che il nuovo presidente degli Stati Uniti ha deciso di installare delle barriere anti scavalcamento al confine con il Messico. La stessa decisione venne presa molto gli anni fa dal governo spagnolo, che installò delle difese antiscavalcamento a Ceuta e Melilla, per impedire a profughi provenienti dall’Africa sud sahariana di entrare in questi insediamenti, e quindi in territorio spagnolo. Recenti eventi hanno dimostrato come queste difese antiscavalcamento non siano affatto impenetrabili, tant’è vero che a metà del 2018 quasi 700 migranti sono riusciti a scavalcarle.
Negli Stati Uniti si sta seguendo un approccio più scientifico ed ecco la ragione per la quale nel marzo 2017 il dipartimento americano delle dogane e della protezione delle frontiere, in accordo con il Dipartimento della homeland security, ha lanciato due bandi di gara per proposte di realizzazione di prototipi di barriere fisiche, atte a separare in modo efficiente il confine meridionale degli Stati Uniti con il Messico.
Un bando di gara faceva riferimento a prototipi realizzati in cemento armato, mentre il secondo bando era aperto a prototipi realizzati con altri materiali.
Dopo aver ricevuto le offerte iniziali, il committente ha dato incarico a sei aziende di progettare e realizzare otto prototipi, che sono riportati nella foto che accompagnano questo articolo.
Da ottobre a dicembre 2017, il committente ha provato questi prototipi, utilizzando una vasta gamma di tecniche per scavalcare o infrangere queste barriere.
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Sulla base dei risultati, il committente ha identificato alcuni parametri critici, che potranno essere usati per progettare barriere ad alta resistenza, adattate al terreno ed altri fattori locali.
Le procedure di prova sono state di estremo interesse, perché sono state sviluppate sulla base di esperienze maturate nell’arco degli anni, con la collaborazione di specialisti della polizia di frontiera, dati sul movimento illegale di migranti, nonché analisi di caratteristiche operative e progettuali di queste barriere.
Non è stato tuttavia condotta un’analisi dei costi associati con la installazione di queste barriere, in quanto questo costo può variare in maniera significativa, a seconda della topografia, della proprietà del terreno ed altri fattori. Ecco perché gli esperti ritengono che il processo di selezione non sia stato ancora portato a termine e sia necessario effettuare una seconda selezione.
Le due serie di fotografie che seguono fanno rispettivamente riferimento a quattro prototipi di barriere realizzate in cemento armato, mentre la seconda serie di quattro fotografie fa riferimento a prototipi costruiti con altri materiali.
Un’attenta analisi di queste fotografie mette in evidenza come la preoccupazione di rendere le barriere difficilmente scavalcabili sia uno dei parametri di progetto, mentre non sono stati forniti, probabilmente per ragioni di riservatezza, i livelli di resistenza garantiti da queste barriere contro possibili attacchi per sfondamento.
Adalberto Biasiotti
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