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On line la Banca dati cancerogeni

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sanità e servizi sociali

25/01/2007

Lo strumento, utile per l'applicazione del Titolo VII del D.Lgs. 626/94, è curato dall’Istituto Superiore di Sanità.

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Tra le  risorse web messe a disposizione dei professionisti della sicurezza, segnaliamo oggi la Banca dati cancerogeni (BDC), realizzata dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS); un utile strumento a supporto all’applicazione del Titolo VII del D.Lgs. 626/94 (Protezione da agenti cancerogeni e mutagni).

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La BDC ha voluto rispondere ad esigenze provenienti dal territorio relativamente alla protezione dai rischi in ambienti lavorativi e domestici, compresi alcuni aspetti concernenti i farmaci. “Infatti -  precisa l’ISS- le classificazioni di cancerogenicità delle sostanze chimiche rappresentano l’elemento chiave per l’applicazione o meno di norme Europee e nazionali per l’ambiente di lavoro, la protezione del consumatore, e altri aspetti correlati.”

La BDC riporta le varie classificazioni di cancerogenesi effettuate da organismi internazionali e nazionali quali Unione Europea, la International Agency for Research on Cancer, l'Annual Report on Carcinogens, l'US Environmental Protection Agency e la Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale.

La BDC contiene attualmente oltre 2000 voci. Il criterio di selezione è il seguente:
- tutte le sostanze presenti nell'allegato I della Direttiva 67/548/CEE in quanto classificate dalla UE come cancerogene nella categoria 1 (sostanze note per gli effetti cancerogeni con frase di rischio R 45 o R 49), categoria 2 (sostanze che dovrebbero considerarsi cancerogene con frase di rischio R 45 o R 49) e categoria 3 (sostanze da considerare con sospetto per gli effetti cancerogeni con frase di rischio R 40). Le classificazioni sono aggiornate al 29° ATP ;
-tutte le sostanze presenti nell'allegato I della Direttiva 67/548/CEE in quanto classificate dalla UE come mutagene di categoria 2 (sostanze che dovrebbero essere considerate mutagene per l'uomo con frase di rischio R 46) o categoria 3 (sostanze da considerare con sospetto per gli effetti mutageni con frase di rischio R 68). Non esistono al momento sostanze classificate come mutagene di categoria 1. Le classificazioni sono aggiornate al 29° ATP ;
- tutti gli agenti o le esposizioni presi in considerazione dalla IARC e classificati in una delle quattro categorie (cancerogeni accertati per l’uomo; probabili cancerogeni per l’uomo; possibili cancerogeni per l'uomo; non classificabili come cancerogeni per l'uomo) ;
-voci prese in considerazione dalla Commissione Consultiva Tossicologica Nazionale per l’inserimento nell' “Elenco di sostanze e prodotti di uso industriale, processi produttivi e attività professionali cancerogeni” (tale elenco di agenti e lavorazioni cancerogeni, che prevede esclusivamente le categorie 1 e 2 della CCTN, fa essenzialmente riferimento alle monografie IARC) o comunque classificate per la cancerogenesi e inserite in una delle 5 categorie adottate dalla CCTN (sostanze note per gli effetti cancerogeni sull’uomo; sostanze da considerare cancerogene per l’uomo; sostanze da considerare con attenzione per possibili effetti cancerogeni; sostanze non valutabili per cancerogenicità; sostanze probabilmente non cancerogene);
- tutti gli agenti presenti nel Report on Carcinogens (RoC) pubblicato con cadenza biennale dall’US Department of Health and Human Services (DHHS) la cui ultima edizione è stata rilasciata nel 2002.

"La disponibilità di valutazioni da parte di enti differenti accreditati  - spiega l'ISS - consente di colmare eventuali gap che derivano da diversità nei criteri di selezione delle priorità utilizzati dalle diverse istituzioni."


 

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