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Lavoro su piattaforma: situazione e suggerimenti per migliorare le tutele

Lavoro su piattaforma: situazione e suggerimenti per migliorare le tutele
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sanità e servizi sociali

20/09/2024

Un documento EU-OSHA si sofferma sulle implicazioni per la salute e la sicurezza del lavoro su piattaforma digitale nel settore dell’assistenza socio-sanitaria. La situazione attuale, i possibili cambiamenti e i suggerimenti per il settore.

Bilbao, 20 Set – Attraverso il contenuto del documento “ Digital platform work in the health and social care sector: implications for occupational safety and health” (Lavoro su piattaforma digitale nel settore dell’assistenza sanitaria e sociale: implicazioni per la salute e la sicurezza sul lavoro) abbiamo fornito, nelle scorse settimane, le prime indicazioni sui rischi e sulle opportunità, in materia di salute e sicurezza, del lavoro su piattaforme digitali nel settore socio-sanitario.

 

Il documento, un discussion paper in lingua inglese, è stato pubblicato in relazione al primo step della campagna europea 2023-2025 “ Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”, promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA), e da noi – media partner della campagna - raccontata attraverso varie interviste e articoli.

 

Dopo aver fermato la nostra attenzione, in precedenti articoli di presentazione del documento, sulle caratteristiche e sui rischi connessi al lavoro su piattaforma digitale, ci soffermiamo oggi su alcuni suggerimenti.

 

L’articolo affronta i seguenti argomenti:


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Il lavoro su piattaforma digitale, le criticità e le novità possibili

Il documento ricorda che la direttiva UE 89/391/CEE, la direttiva quadro sulla salute e sicurezza sul lavoro (SSL), è la base per principi e standard minimi comuni in tutta l'UE.

Tuttavia il quadro legislativo dell'UE in materia di SSL non è applicabile a un gran numero di lavoratori delle piattaforme digitali, poiché spesso sono inquadrati come lavoratori autonomi e il quadro normativo in materia di SSL nella maggior parte dei Paesi UE è applicabile solo ai rapporti di lavoro dipendente.

Tuttavia, gli Stati membri dell'UE sono liberi di adottare norme più severe per la protezione dei lavoratori quando recepiscono le direttive dell'UE nel diritto nazionale.

 

Si segnala poi che il Quadro strategico dell'UE per la salute e la sicurezza sul lavoro 2021-2027, si concentra su tre obiettivi:

  1. anticipare e gestire il cambiamento nel nuovo mondo del lavoro determinato dalle transizioni verdi, digitali e demografiche;
  2. migliorare la prevenzione degli infortuni e delle malattie sul lavoro;
  3.  aumentare la preparazione per qualsiasi potenziale crisi sanitaria futura.

 

Le crescenti preoccupazioni per le condizioni di lavoro e di occupazione dei lavoratori delle piattaforme digitali hanno messo questa tipologia lavorativa all'ordine del giorno dei responsabili politici in diversi Stati membri dell'UE e a livello europeo.

 

Il 16 settembre 2021 il Parlamento europeo ha votato una risoluzione sulle condizioni di lavoro dignitose, i diritti e la protezione sociale dei lavoratori delle piattaforme digitali e sulle nuove forme di occupazione legate allo sviluppo digitale. A questa risoluzione ha fatto seguito una proposta di direttiva per migliorare le condizioni di lavoro delle persone che lavorano attraverso le piattaforme. Ed insieme alla proposta di direttiva è stata pubblicata una bozza di linee guida sui contratti dei lavoratori autonomi che si possono applicare anche ai lavoratori delle piattaforme digitali.

 

Il lavoro su piattaforma digitale e l'assistenza socio-sanitaria

Si segnala poi che, per quanto riguarda la salute e sicurezza, l' assistenza sanitaria e sociale è un settore ad alto rischio in cui i lavoratori incontrano una combinazione di rischi fisici e psicosociali che si rafforzano a vicenda. Ad esempio abbiamo l'esposizione a situazioni emotivamente impegnative, il rischio di molesti e violenza, l'elevato carico di lavoro, la pressione lavorativa, l'esposizione a rischi biologici e chimici e i rischi muscoloscheletrici.

In caso di impiego con contratti “standard”, la formazione, il lavoro di squadra e il sostegno da parte di colleghi e rappresentanti dei lavoratori, le strategie di prevenzione dei rischi contribuiranno a mediare tali rischi. Ma il lavoro non standard è prevalente nel settore.

 

Il settore dell'assistenza sanitaria e sociale è all'avanguardia per quanto riguarda la digitalizzazione e l'introduzione di piattaforme di lavoro digitali. I lavoratori delle piattaforme di lavoro digitali devono affrontare rischi che sono intrinsecamente associati alle attività svolte e ai rischi inerenti al lavoro su piattaforma, molti dei quali riguardano l'uso dell'AM (algorithmic management), come ben argomentato nella parte del documento dedicata ai rischi.

 

Le piattaforme nell'assistenza socio-sanitaria: i suggerimenti

Il documento riporta, infine, alcuni suggerimenti per il lavoro con piattaforme digitali:

  • tenere conto della vulnerabilità dei destinatari e degli erogatori di cure nel lavoro con le piattaforme. Infatti sia il destinatario dell'assistenza (il cliente) che il fornitore di assistenza (il lavoratore della piattaforma digitale) possono trovarsi in una situazione di vulnerabilità che presenta gravi rischi per la loro sicurezza e salute, ad esempio in relazione a possibili violenze, molestie e discriminazioni. E questo accade soprattutto quando la prestazione di assistenza avviene all'interno della casa del cliente e i lavoratori diventano invisibili (ad esempio, nel lavoro di assistenza domestica, che spesso è in carico a lavoratrici migranti);
  • adottare misure per garantire la qualità dell'assistenza fornita. Per garantire una qualità sufficientemente elevata dell'assistenza, le piattaforme potrebbero richiedere indicazioni sulle qualifiche e l'esperienza pregressa ai professionisti non coperti da ordini professionali. Un esempio emerso per garantire la qualità dell'assistenza è un marchio specifico o un eventuale certificato di qualità, lanciato a livello di Governo o da attori chiave del settore sanitario;
  • dare priorità alla prevenzione e alla gestione dei rischi per la SSL nel lavoro su piattaforme digitali. Nel dibattito sulla gestione dei rischi di SSL nel lavoro su piattaforme digitali, l'attenzione si concentra spesso sulla ricerca di modi per garantire che i lavoratori delle piattaforme digitali siano classificati come dipendenti, in modo da essere coperti dalla legislazione UE e nazionale in materia di SSL. Il documento fa poi riferimento ad alcuni esempi di piattaforme di lavoro digitali.
  • sfruttare le opportunità di prevenzione e gestione dei rischi per la SSL offerte dalle tecnologie digitali, salvaguardando i diritti e il benessere dei lavoratori.

 

Con riferimento a quanto indicato nell’ultimo suggerimento, l'uso della tecnologia digitale potrebbe aiutare a proteggere i lavoratori delle piattaforme digitali, ad esempio tracciando la loro posizione o monitorando il loro livello di stress o l'ambiente di lavoro. E si potrebbe approfondire ulteriormente il modo in cui la tecnologia può essere utilizzata per raggiungere questi obiettivi, garantendo allo stesso tempo la tutela dei diritti dei lavoratori e del loro benessere.

 

Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del documento EU-OSHA che riporta molte altre indicazioni e dati sul lavoro su piattaforma digitale nel settore socio-sanitario.

 

 

RTM

 

 

Il link al sito della campagna “Lavoro sano e sicuro nell’era digitale”.

 

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “Digital platform work in the health and social care sector: implications for occupational safety and health”, Discussion paper, a cura di Karolien Lenaerts, Milou Habraken, Dirk Gillis, Noah Vangeel & Laurène Thil (HIVA-KU Leuven), documento commissionato dall’Agenzia europea, edizione 2024.

 


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