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RSPP: dopo due anni ancora nulla

Rocco Vitale

Autore: Rocco Vitale

Categoria: RSPP, ASPP

30/06/2005

Articolo a cura di Rocco Vitale. Alle Regioni spetta l’approvazione dell’intesa per i Responsabili ed Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione.

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Sono trascorsi due anni dall’approvazione del D.Lgs. 195/03 con il quale si demandava alla Conferenza Stato Regioni la definizione degli indirizzi per i corsi qualificanti di RSPP e Addetti al Servizio di Prevenzione Protezione.

Due anni, lunghissimi, al termine dei quali ancora non vi è alcuna intesa. O meglio una intesa è stata raggiunta e presentata ufficialmente in data 18 aprile u.s. dalla Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo stato e le regioni.

Questa ultima proposta, che aveva ricevuto adesione e convergenza da parte di tutti i soggetti coinvolti, deve essere approvata ufficialmente dalla Conferenza. Da aprile ad oggi si è passati di rinvio in rinvio: adesso anche la Conferenza del 28 e 29 giugno passa senza un nulla di fatto poiché l’argomento non è stato inserito all’ordine del giorno.

Come mai? Cosa sta succedendo.

Del resto così facendo e perpetuando viene a crollare anche la credibilità delle Regioni. Sembra passare dalla padella alla brace: ai tempi burocratici dello stato si passa alla stagnazione interregionale.

Il tutto nell’indifferenza assoluta sia verso gli oltre centomila operatori del settore sia nell’adempimento di una legge che demanda alla regioni poteri ed attribuzioni nel campo della sicurezza. Del resto il nuovo articolato costituzionale assegna alle Regioni poteri in ordine alla sicurezza sul lavoro ma, fino ad oggi, questi poteri sono stati percepiti come adempimenti burocratici. E allora della sicurezza chi se ne deve occupare. Interessa per davvero alle regioni  la prevenzione e la protezione della sicurezza e della salute dei lavoratori .

Infine, dopo aver subito una prima condanna dalla Corte Europea per l’indeterminatezza con cui il D.Lgs. 626/94 prevedeva la formazione del RSPP, adesso vanno a scadere i termini che comportano una nuova sanzione in quanto il D.Lgs. 195/03 non ha deciso ma ha rinviato l’adempimento alle regioni.

Poco interessa alla Corte Europea ed anche a tutti coloro che si occupano sul serio di sicurezza - delle dispute e dei cavilli tra stato e regioni: la sostanza è l’assenza della norma e pertanto l’Italia è passibile di una nuova ammenda.

La Conferenza Stato Regioni terrà una ultima riunione nel mese di luglio e auspichiamo quindi massima attenzione su questo delicato argomento per non finire ad ottobre o, peggio, nel “dimenticatoio”.

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