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Prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici e partecipazione dei lavoratori

Prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici e partecipazione dei lavoratori
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Rischio ergonomico

05/04/2022

Un documento prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici riporta indicazioni sull’importanza della partecipazione dei lavoratori alle attività di prevenzione. I metodi partecipativi e i fattori di successo.

Bilbao, 5 Apr – Come ricordato spesso durante la campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, di cui PuntoSicuro è media partner, l’impatto dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) sulla salute dei lavoratori, sulla produttività e sui costi delle imprese è significativo.

Per riuscire ad affrontare e prevenire i disturbi muscoloscheletrici è necessaria, come ricordato in altri articoli sull’ ergonomia partecipativa, la partecipazione dei lavoratori: sono loro la chiave per identificare i fattori di rischio dei DMS e le soluzioni pratiche ed efficaci di prevenzione. Sono i lavoratori e i loro rappresentanti ad avere la conoscenza e l'esperienza sulle attività svolte, sono loro che possono contribuire a identificare i pericoli e a sviluppare soluzioni significative.

 

Proprio per rimarcare l’importanza della partecipazione dei lavoratori in queste attività di prevenzione, l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) ha recentemente pubblicato il documento “Worker participation in the prevention of musculoskeletal risks at work” (Partecipazione dei lavoratori alla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici).

 

 

La relazione dell’EU-OSHA, per il momento disponibile solo in lingua inglese, fornisce indicazioni su come i lavoratori possono contribuire a questa sfida e presenta metodi partecipativi per la prevenzione dei DMS. Sono presentati, anche attraverso diversi studi di casi sulla partecipazione efficace in vari settori, i fattori di successo, i principi guida della partecipazione e consigli di buone pratiche per le piccole imprese.

 

L’articolo di presentazione del nuovo documento si sofferma sui seguenti argomenti:

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Il coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione e i metodi partecipativi

Nel rapporto dell’Agenzia europea si fa riferimento alla partecipazione di coloro che svolgono attività lavorative, dei lavoratori e dei loro rappresentanti, utilizzando un approccio di problem-solving per ridurre i fattori di rischio.

 

Si indica che gli interventi di prevenzione dei DMS sul luogo di lavoro devono svilupparsi attraverso una serie di fasi e idealmente i lavoratori possono partecipare a ciascuna fase:

  • Valutare i rischi per identificare i problemi che devono essere affrontati.
  • Generare soluzioni per identificare e sviluppare possibili soluzioni.
  • Implementare soluzioni che riguardano l'applicazione pratica della soluzione.
  • Eseguire valutazioni per comprendere se le soluzioni stanno funzionando.
  • Assicurare la sostenibilità delle soluzioni.

 

Riguardo alla scelta di un metodo partecipativo, una tabella presenta una panoramica dei metodi inclusi nel rapporto.

 

 

Se ci sono anche approcci più complessivi e completi, che richiedono più risorse e assistenza per applicarli, in alcuni casi, può essere più semplice adattare i metodi al contesto specifico combinando una serie di strumenti. Per esempio, le riunioni o i gruppi di discussione possono essere il metodo di base per la partecipazione dei lavoratori nell'intero processo sviluppato per risolvere un problema di DMS relativamente semplice.

 

I casi sulla partecipazione efficace dei lavoratori in vari settori

Riportiamo indicazioni relative ad alcuni casi trattati nella relazione, casi che permettono di mostrare ciò che può funzionare in circostanze e ambiti diversi.

 

I casi hanno riguardato:

  • la riorganizzazione di un laboratorio di falegnameria che ha portato a una riduzione dei rischi di DMS, a operazioni più efficienti e a un maggiore impegno dei lavoratori;
  • l’intervento in una scuola materna che ha portato a una riduzione dei rischi di DMS e ad attività fisiche più equilibrate. Gli elementi chiave dell'approccio sono stati i lavoratori che hanno dato priorità ai compiti più importanti per la cura dei bambini e si sono concentrati sull'integrazione di soluzioni con questi compiti;
  • il lavoro in cucina è stato analizzato utilizzando una serie di workshop partecipativi;
  • un'azienda agroalimentare ha organizzato un processo partecipativo sistematico di quattro anni per prevenire i DMS. Il sostegno dei professionisti della SSL e l'impegno della direzione a tutti i livelli hanno costituito la base sia per miglioramenti tangibili sia per l'istituzionalizzazione di una politica partecipativa di prevenzione;
  • una fabbrica di PVC ha coinvolto i lavoratori nello sviluppo e nella sperimentazione di carrelli per ridurre il rischio di DMS da movimentazione manuale pesante;
  • il personale di pulizia, biancheria e ristorazione di un hotel ha partecipato a un progetto di riduzione del rischio di DMS;
  • la potatura delle viti costituiva un rischio di DMS. La direzione e i lavoratori di un vigneto hanno lavorato sistematicamente per sviluppare metodi di lavoro meno pericolosi.
  • addetti alla manutenzione: un produttore ha utilizzato un video come punto di partenza per i lavoratori per analizzare e migliorare il loro lavoro.
  • un produttore di caldaie ha utilizzato dei focus group per i lavoratori e un'analisi per identificare le cause dei DMS. I lavoratori sono stati poi coinvolti nell'identificazione e nell'attuazione dei miglioramenti.

 

La partecipazione dei lavoratori e i fattori chiave di successo

In definitiva i metodi e gli esempi presentati nel rapporto mostrano come esista un'ampia varietà di modi per includere la partecipazione dei lavoratori nella prevenzione dei DMS. E per il coinvolgimento del maggior numero possibile di lavoratori può essere necessaria una combinazione di partecipazione diretta e indiretta.

 

Ci possono essere, infatti, diversi livelli di coinvolgimento relativi alle varie fasi di intervento.

Ad esempio tutti i lavoratori potrebbero essere coinvolti nella valutazione dei rischi e nella proposta di soluzioni, mentre un numero minore può essere coinvolto nella sperimentazione e nell'attuazione delle soluzioni. E poi, ancora, tutti i lavoratori potrebbero essere coinvolti nella valutazione delle soluzioni implementate.

 

In accordo con le precedenti relazioni dell'EU-OSHA e con altri autori, questo rapporto ritiene che il superamento della consultazione passiva a favore della partecipazione attiva dei lavoratori in tutte le fasi di un intervento sui disturbi muscolo-scheletrici porterà ad una prevenzione più efficace. Permetterà di identificare i problemi reali e di generare le soluzioni migliori. Aiuterà anche a rafforzare l'impegno e il coinvolgimento dei lavoratori nelle loro organizzazioni.

 

Riportiamo, in conclusione, alcuni dei fattori chiave di successo riportati nel documento:

  • impegno del management a tutti i livelli e impegno attivo.
  • tempo e risorse adeguate.
  • formazione in DMS/ergonomia, valutazione e prevenzione dei rischi e metodi partecipativi.
  • coinvolgere attivamente i lavoratori in tutte le fasi dell'intervento, dalla pianificazione alla valutazione, includendo tutte le parti interessate.
  • comunicazione efficace.

 

 

Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.

 

Il link allo spazio OSHwiki sull’ergonomia partecipativa.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Worker participation in the prevention of musculoskeletal risks at work” (Partecipazione dei lavoratori alla prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici), a cura di Mette Jensen Stochkendahl, Peter Hasle, Anne Faber Hansen, Bibi Dige Heiberg, Wanja Öhler, Astrid Overgaard Herrig (University of Southern Denmark, Denmark), Sandrine Caroly, Sandra Poncet (University Grenoble Alpe, France), Marina Järvis, Karin Reinhold (Tallinn University of Technology, Estonia), documento in lingua inglese correlato alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” (formato PDF, 6.68 MB).

 


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