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DMS: le buone pratiche per far partecipare i lavoratori alla prevenzione

DMS: le buone pratiche per far partecipare i lavoratori alla prevenzione
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Rischio ergonomico

13/07/2022

Un documento prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici riporta consigli per le buone pratiche per favorire la partecipazione attiva dei lavoratori alle attività di prevenzione.


Bilbao, 13 Lug – La soluzione per ridurre efficacemente i disturbi muscoloscheletrici (DMS) nei luoghi di lavoro può essere il coinvolgimento dei lavoratori.

 

A ricordarlo, segnalando come la partecipazione dei lavoratori sia la chiave per identificare i fattori di rischio dei DMS e le soluzioni pratiche ed efficaci di prevenzione, sono diversi articoli sul tema pubblicati dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) in relazione alla campagna europea 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, di cui PuntoSicuro è media partner.

 

Oltre al documento “ Worker participation in the prevention of musculoskeletal risks at work”, già presentato dal nostro giornale, sul tema della partecipazione dei lavoratori, l’Agenzia ha pubblicato anche una scheda informativa dal titolo “Preventing musculoskeletal disorders (MSDs) through active worker participation: good practice tips”, traducibile in italiano con “Prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici (DMS) attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori: consigli per buone pratiche”.

 

La scheda, in lingua inglese, fornisce “tips”, consigli su come coinvolgere attivamente i lavoratori nella prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici: possono individuare i pericoli e i rischi, elaborare risposte per un luogo di lavoro più sicuro e più sano e metterle in pratica.

I risultati di questo approccio alla prevenzione, che prevede dunque un’effettiva partecipazione dei lavoratori, permettono una maggiore consapevolezza dei rischi sul luogo di lavoro, una riduzione dei tassi di infortunio e una motivazione e un impegno maggiori fra i dipendenti.

 

 

L’articolo di presentazione del documento si sofferma sui seguenti argomenti:

 


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Il coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione: i punti chiave

La scheda riporta innanzitutto alcuni punti chiave:

  • i datori di lavoro sono tenuti per legge a consultare i lavoratori e i loro rappresentanti sui fattori di rischio dei disturbi muscoloscheletrici (DMS) e sulla loro prevenzione. La piena partecipazione dei lavoratori è, invece, qualcosa che va oltre l’aspetto normativo.
  • La partecipazione dei lavoratori è utile per l'azienda e porta a soluzioni più appropriate, perché i lavoratori e i loro rappresentanti sanno come viene svolto il lavoro e quali sono le possibili conseguenze su di loro.
  • La partecipazione attiva dei lavoratori deve coinvolgere i lavoratori in tutte le fasi della valutazione e della prevenzione dei DMS, compresa l'individuazione dei pericoli, la valutazione dei rischi, la scelta e l'attuazione delle soluzioni e la revisione della valutazione stessa.
  • Le piccole imprese hanno il vantaggio di avere relazioni sociali più strette tra i proprietari/dirigenti e i lavoratori che lavorano e interagiscono quotidianamente.

 

Comunque esistono modi semplici per riuscire a coinvolgere i lavoratori nella prevenzione dei DMS.

 

Il coinvolgimento dei lavoratori: metodi, strumenti e checklist

Come indicato in apertura di articolo la partecipazione attiva dei lavoratori è essenziale per il successo degli interventi di prevenzione dei DMS. E questa partecipazione attiva prevede il coinvolgimento dei lavoratori sia nella determinazione dei fattori di rischio dei DMS sia nella decisione delle misure da adottare per risolvere i problemi.

 

Esistono diversi metodi e strumenti per la partecipazione dei lavoratori.

Tra questi vi sono programmi completi di ergonomia partecipativa che coprono l'intero processo di valutazione dei rischi, specifici metodi di partecipazione attiva, attività di brainstorming per soluzioni innovative e tecniche di supporto ai vari momenti di confronto sulo tema. Si segnala poi che i metodi e gli strumenti possono essere combinati in vari modi ed essere adattati alle esigenze e al contesto del luogo di lavoro.

 

Nel documento si fa riferimento anche a una checklist che comprende le politiche e le pratiche necessarie per un'efficace partecipazione dei lavoratori alla prevenzione dei DMS e le azioni specifiche per garantire la partecipazione dei lavoratori in ogni fase della prevenzione dei rischi.

 

Il coinvolgimento dei lavoratori nella prevenzione: le buone pratiche

Il documento riporta poi alcune possibili strade che possono essere combinate nel modo più efficace possibile per favorire una effettiva partecipazione dei lavoratori alla prevenzione dei   disturbi muscolo-scheletrici.

 

Riprendiamo brevemente dal documento alcuni aspetti relativi alla descrizione delle possibili buone pratiche:

  • Politiche e pratiche per la prevenzione dei DMS e la partecipazione dei lavoratori
    • Impegno a: prevenire i DMS, fornire risorse (tempo e budget), coinvolgere donne e uomini, … Si ricorda che è necessario tenere conto delle differenze di taglia e forza per la progettazione delle postazioni di lavoro e degli strumenti ergonomici.
    • Procedure per la segnalazione dei sintomi dei DMS e dei fattori di rischio: i lavoratori sono incoraggiati a segnalare i problemi il prima possibile.
    • Procedure e incontri per discutere regolarmente di sicurezza e salute sul lavoro (SSL) con i lavoratori e conoscerne i feedback: i lavoratori sono incoraggiati a suggerire modi per ridurre i fattori di rischio di DMS, migliorare i metodi di lavoro e partecipare alla pianificazione e all'attuazione dei cambiamenti;
    • Dirigenti e lavoratori formati a riconoscere i sintomi dei DMS, i fattori di rischio dei DMS e i possibili miglioramenti, nonché a segnalare i problemi e proporre soluzioni.

 

  • Partecipazione all'individuazione dei pericoli e alla valutazione del rischio di DMS
    • Per favorire l’identificazione dei pericoli: chiedere ai lavoratori se, nelle loro mansioni, provano eventuale dolore o disagio. Sono in grado di identificare quali mansioni? Chiedere poi informazioni sull'ambiente di lavoro e sull'organizzazione del lavoro.
    • Se per un intervento specifico si ricorre a un gruppo specifico di lavoratori viene fornita loro una formazione aggiuntiva sul ruolo del gruppo e delle persone coinvolte, sull'ergonomia e così via?
    • Durante la valutazione del rischio di DMS: discutere con i lavoratori dei pericoli identificati, delle attività lavorative e le richieste legate alla riduzione del rischio. Concordano sul fatto che questi fattori di rischio e queste attività contribuiscono ai DMS e perché? Fornire ai lavoratori liste di controllo dei fattori di rischio da considerare.
    • I lavoratori sono coinvolti attivamente quando si utilizzano alcuni metodi di valutazione del rischio o le osservazioni dei lavoratori. I risultati vengono confrontati con i commenti dei lavoratori e discussi con loro.
    • Se si ricorre a consulenze esterne, gli esperti devono essere istruiti a coinvolgere attivamente i lavoratori.

 

  • Definizione delle priorità dei fattori di rischio da affrontare
    • Concordare con i lavoratori quali questioni relative ai DMS devono essere affrontate.

 

  • Scelta e attuazione delle misure di prevenzione dei DMS
    • Fare un brainstorming con i lavoratori per le misure di prevenzione dei DMS. Cercare di raccogliere il maggior numero di idee possibile, in modo da non trascurare un'opzione meno ovvia. L'utilizzo di linee guida sulle misure di prevenzione dei DMS può aiutare il brainstorming.
    • Coinvolgere i lavoratori direttamente interessati, i supervisori, gli addetti alla manutenzione, alla sicurezza e così via.
    • Coinvolgere tutti gli altri lavoratori il cui lavoro può essere influenzato dai cambiamenti, ad esempio i lavoratori di altre aree di una linea di produzione.
    • Coinvolgere i lavoratori nell'esame e nella decisione di quali soluzioni scegliere per l'implementazione, prendendosi il tempo necessario. Insieme ai lavoratori, decidere quali soluzioni possono essere attuate immediatamente e a medio e lungo termine, definendo un piano d'azione per l'attuazione.
    • Coinvolgere i lavoratori in tutte le fasi di sperimentazione delle misure di prevenzione dei DMS.
    • Formare i lavoratori e i supervisori all'uso delle nuove misure.

 

  • Monitoraggio e valutazione delle soluzioni
    • Verificare se i lavoratori utilizzano le nuove misure. In caso contrario, chiedere perché, cercare di individuare gli ostacoli all'uso, non cercare di dare la colpa.
    • Subito dopo aver apportato le modifiche, chiedere ai lavoratori se ritengono che la nuova misura funzioni: meno dolore, facilità d'uso, assenza di problemi imprevisti nella produzione o di rischi aggiuntivi.
    • Effettuare una nuova valutazione dopo un certo periodo di tempo, chiedendo ai lavoratori la loro opinione e il loro feedback. Le misure sono ancora efficaci? Ci sono ulteriori suggerimenti per la prevenzione? Quali sono stati i costi rispetto ai benefici del cambiamento?
    • Informare tutti i lavoratori del successo delle nuove misure e riconoscere il contributo dei lavoratori coinvolti in questo processo.
    • Continuare a incoraggiare i lavoratori a proporre ulteriori misure di prevenzione dei DMS.

 

Concludiamo segnalando che il breve documento riporta ulteriori indicazioni con riferimento alle specificità delle piccole imprese, agli esempi di “azioni partecipative”, e alle risorse in rete utili per approfondire il tema della partecipazione dei lavoratori per la prevenzione dei DMS.

 

 

 

Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Preventing musculoskeletal disorders (MSDs) through active worker participation: good practice tips”, documento in lingua inglese correlato alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” (formato PDF, 769 kB).

 


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