APPESI & SOSPESI
Si è tenuto il 14 giugno scorso in Valle Camonica (Brescia) un seminario tecnico pratico gratuito nel quale sono stati affrontati alcuni dei temi della sicurezza nei lavori su fune.
In particolare, il seminario, organizzato da AIFOS, Vertika S.r.l., ASSOROCCIA e SICURELLO.si, ha visto la partecipazione di oltre quaranta tecnici provenienti da tutt’Italia che hanno potuto approfondire una serie di ambiti legati alle problematiche legate a garantire la sicurezza e la gestione delle emergenze nel complesso ambito dei lavori su fune.
Durante la prima parte del seminario sono stati trattati gli aspetti tecnico-normativi e dopo i saluti di rito nei quali
- Sabrina Montagna di Vertika S.r.l., azienda che nel suo laboratorio tecnico ha ospitato l’evento, ha evidenziato il valore della formazione e dell’addestramento,
- Dario Amici, Presidente ASSOROCCIA ha portato i saluti dell’associazione che raggruppa le principali aziende del settore e sottolineato i valori della sicurezza come punto fondamentale dell’attività di disgaggio ed in generale svolta in fune,
- Stefano Farina per conto di AiFOS ha evidenziato l’impegno dell’associazione nella divulgazione ed approfondimento anche di tematiche che non sempre vengono affrontate in modo analitico e pratico,
si è entrati nel vivo degli argomenti previsti.
Il primo intervento è stato di Diego Bernazzoli, che, oltre a portare ai partecipanti la propria reale e concreta esperienza in materia (non ultimo l’addestramento dei manutentori della Torre di Pisa), ha approfondito gli aspetti legati ad un mondo, quello delle attività su fune, che non coinvolge solo i lavoratori addetti alle attività su pareti rocciose, ma spazia nell’edilizia, nel restauro, nella manutenzione, nel pubblico spettacolo ed in tante altre realtà lavorative che quotidianamente coinvolgono centinaia di lavoratori in tutta Italia.
In particolare, con foto di casi reali e analisi puntuali, Diego Bernazzoli ha sviluppato varie tematiche tra le quali:
- Le criticità e le problematiche che vengono abitualmente riscontrate nelle attività su funi,
- L’uso corretto e scorretto dei dispositivi di protezione individuale,
- Gli ancoraggi (quelli fatti bene e quelli improvvisati ed insicuri),
- I problemi legati alla cattiva gestione dell’avvicinamento/allontanamento dalle zone di lavoro,
- Gli ambiti lavorativi complessi e quelli ritenuti, a torto, più semplici od ordinari,
- I rischi di caduta e/o rotolamento/scivolamento degli addetti e quali prevenzioni applicare in base alle pendenze dei terreni, analisi effettuata anche in base a quanto riportato sul documento INAIL denominato: “Uso di macchine operatrici in zone con criticità”.
L’intervento è poi proseguito a due voci con Stefano Farina che si è affiancato a Diego Bernazzoli per meglio affinare gli aspetti legati alla gestione delle emergenze, che non può essere esclusivamente gestita effettuando una chiamata ai numeri di emergenza (112 o 118), ma che nelle prime fasi deve essere attuata direttamente in cantiere con l’adozione di procedure affinate nel tempo e provate periodicamente dai lavoratori.
L’ultima parte della mattinata è stata poi dedicata ad alcuni approfondimenti normativi riguardo
- agli obblighi di formazione,
- alle modalità di addestramento,
- alle verifiche periodiche che devono essere effettuate sui Dispositivi di Protezione Anticaduta
- alla necessità, ribadita più volte nel corso degli interventi, di effettuare una corretta valutazione dei rischi ai fini di una corretta scelta tra l’utilizzo di dispositivi di protezione collettiva e/o dispositivi di protezione individuale.
Relativamente alla formazione è stato ribadito che quella obbligatoria per legge, è da considerarsi minima, ed il Datore di Lavoro deve comunque verificarne l’efficacia promuovendo, se necessario, momenti integrativi che tengano conto dei contesti operativi e di gestione delle emergenze con l’analisi delle procedure da attuare.
Tra le sottolineature, è stato riportato quanto previsto dall’articolo 111 (Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota) del D.Lgs. 81/2008, dove viene previsto che il datore di lavoro dispone affinché siano impiegati sistemi di accesso e di posizionamento mediante funi alle quali il lavoratore è direttamente sostenuto, soltanto in circostanze in cui, a seguito della valutazione dei rischi, risulta che il lavoro può essere effettuato in condizioni di sicurezza e l’impiego di un’altra attrezzatura di lavoro considerata più sicura non è giustificato a causa della breve durata di impiego e delle caratteristiche esistenti dei siti che non può modificare. Proprio sui disposti di questo articolo sono stati proposti vari esempi dai quali è emerso che non tutte le attività possono comunque essere eseguite con operatori su fune, ma le discriminanti della breve durata e delle caratteristiche, risultano essere fondamentali e non bypassabili a priori.
I partecipanti, con le loro numerose domande, hanno stimolato i relatori ad approfondire alcuni degli aspetti trattati anche alla luce di varie criticità normative che, partendo dall’accordo stato regioni del 2006 (riproposto integralmente nell’allegato XXI del D.Lgs. 81/2008), risultano sempre più evidenti. In particolare, è stato auspicato che si provveda ad un aggiornamento delle norme di settore che tenga conto dei miglioramenti tecnici ed operativi intervenuti nei quasi vent’anni dall’emanazione dell’accordo stesso.
Nel pomeriggio ci si è spostati presso l’ArcheoPark di Boario Terme, dove – sotto la guida di Diego Bernazzoli, tre istruttori (Giorgio Bernazzoli, Andrea Elmetti e Marzio Gregorutti) hanno proposto dei momenti pratici di approfondimento relativamente
- alle tipologie di attrezzatura utilizzabile (ormai il mercato propone numerosi sistemi la cui conoscenza non sempre è scontata) per il posizionamento, la salita e la discesa in sicurezza,
- all’ utilizzo delle funi (di lavoro e di sicurezza) ed al posizionamento dei lavoratori,
- alle attività su piani inclinati,
- alla gestione delle emergenze con recupero, fatto da due colleghi, di un lavoratore infortunato.
Al termine del pomeriggio alcuni dei partecipanti hanno potuto sperimentare una breve risalita in parete, applicando le modalità operative corrette e riscontrando quali difficoltà devono essere affrontate.
Abbinando gli aspetti teorici alla parte pratica, il seminario ha portato i partecipanti a meglio comprendere molti degli aspetti che il lavoro su fune porta con sé ed a rendersi conto, in modo concreto, come sia possibile lavorare in sicurezza, anche in situazioni estreme e come gestire efficacemente eventuali criticità che si potrebbero verificare (infortunio e malore in primis).
Viste le numerose richieste dei partecipanti, l’appuntamento per un nuovo seminario con ulteriori approfondimenti su questi importanti e fondamentali argomenti, è per il 2025.
Parte delle slide presentate sono disponibili sul sito di AIFOS.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
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