Coronavirus: una multinazionale come può affrontare l’emergenza?
Sono molti i medici competenti, gli operatori, i professionisti in materia di salute e sicurezza che in queste settimane stanno lavorando alacremente per cercare di supportare le attività e le misure necessarie ad affrontare nelle aziende questa fase di emergenza correlata alla diffusione del virus SARS-Cov-2. E molti di questi professionisti cercano, tramite il nostro giornale, di supportare tutti i professionisti inviando a PuntoSicuro documenti, lettere, riflessioni, opinioni, indicazioni per orientare e migliorare le attività di prevenzione anche in relazione alle normative in vigore e alle prime istruzioni in materia di salute e sicurezza fornite dalle Regioni e dalle aziende sanitarie.
Riceviamo e volentieri presentiamo oggi alcune slide realizzate da un nostro lettore, Alberto Sabella, EHS Director in una azienda multinazionale che ha stabilimenti in tutti i principali paesi contagiati dal nuovo coronavirus. Il contributo - realizzato attraverso le esperienze non solo in Italia, ma anche in Cina e Corea – rappresenta un’analisi schematica di tutte le principali modalità di affrontare il problema del contagio e della diffusione del COVID-19, un’analisi redatta in ottica aziendale per favorire la gestione di questa emergenza.
Il documento dal titolo “Aspetti da valutare per evitare l’ingresso del virus in azienda, evitare la sua eventuale diffusione e gestione del contagio” si sofferma su vari aspetti:
- Risk assessment: aspetti da valutare e indicazioni
- Le previsioni future e la gestione delle assenze
- La catena del contagio, le informazioni e le procedure
Risk assessment: aspetti da valutare e indicazioni
Dalle slide riprendiamo innanzitutto alcune premesse relative alla eventuale valutazione dei rischi, al risk assessment:
Questi gli aspetti valutati nel Risk Assessment:
- venire contagiati in Azienda o in missione
- diffusione in Azienda
- evitare psicosi
Riguardo in particolare al “venire contagiati” e all’evitare la diffusione del COVID-19 sono riportate alcune misure e attività:
- “Informativa ai dipendenti;
- Lavamani gel ingressi, uffici, mensa:
- Disponibilità a tutti di mascherine;
- Disinfezione scrivanie, bagni, auto” (…)
- “Personale mensa con mascherine e nessun alimento a contatto diretto (es. pane);
- Istruzione specifica a squadre di 1° soccorso;
- Sospensione dei corsi di formazione in aula;
- Pubblicizzazione interna delle attività messe in campo”.
Sono riportate poi specifiche indicazioni relative ai vari aspetti o funzioni in abito aziendale.
Dipendenti:
- “Smart work
- Stop residenti zone focolaio
- DPI Mascherine occhiali e guanti”.
Appalti continuativi:
- “DUVRI
- Richiesta di no da zone focolaio e Cina <14gg;
- Comunicarci se hanno avuto contagi
- DPI Mascherine occhiali e guanti”.
Visitatori:
- “Visite sospese – (skype)
- Autodichiarazione di no zone focolaio e Cina <14gg”.
Merci-Camionisti:
- “Disponibilità di disinfettanti alcol 75%;
- Camionisti in zone segregate (documenti, bagni, caffè)”.
Trasferte Estero:
- “Autorizzazione speciale
- 14gg Quarantena rientro
- Autocertificazione di rientro
- Kit Viaggio (masch, gel disinfett.)”.
Spostamenti Plant intragruppo:
- “Privilegiare Skype
- Sospesi”.
Le previsioni future e la gestione delle assenze
Sono poi riportate alcune indicazioni sull’evoluzione/previsione:
- “Previsione per vaccino. Non appena sarà trovato il vaccino, dovrà essere testato e validato poi prodotto e distribuito (almeno 1 anno);
- L’estate è un periodo ostile al virus e si prevede che il contagio diminuisca. Prevedibile maggiore diffusione nell’emisfero australe)”.
Riprendiamo anche alcune indicazioni riguardo alla gestione delle assenze:
La catena del contagio, le informazioni e le procedure
Nelle slide si riportano poi indicazioni sulla determinazione della catena del contagio.
Si segnala che “ad ogni informazione ricevuta in azienda di contatto di dipendenti con contagiati è necessario procedere tramite intervista a determinare le date dei contatti, di permanenza in azienda dopo il potenziale contatto e gli ambienti aziendali frequentati e con quali colleghi avuto contatto”.
Si riporta un esempio di catena:
Rimandiamo poi alla lettura integrale del documento che riporta anche informazioni sulle informazioni alle autorità e alle procedure, ad esempio con riferimento al medico di base e a quanto deve fare l’azienda riguardo alla comunicazione della malattia.
Riprendiamo dal documento un utile schema:
Il documento si conclude indicando che a seconda dei casi può essere necessario:
- “disinfezione delle aree di permanenza degli infetti;
- allontanamento delle persone entrare in contatto con i potenziali infetti (livello 1)”.
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
“ Aspetti da valutare per evitare l’ingresso del virus in azienda, evitare la sua eventuale diffusione e gestione del contagio”, a cura di Alberto Sabella - EHS Director (formato PDF, 220 kB).
Scarica la normativa di riferimento:
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