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Movimentazione Manuale dei Carichi: la novità della ISO 11228-1:2021

L’analisi del rischio ergonomico, in particolare quello legato alla movimentazione manuale dei carichi, è uno degli aspetti più attuali relativi alla gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro.

Molte aziende, infatti, stanno prestando sempre più attenzione a questa attività per permettere ai propri lavoratori di eseguire le proprie mansioni nel modo più corretto e sicuro possibile. Anche durante i giorni di Fiera Ambiente lavoro 2022 le imprese hanno manifestato molto interesse rispetto le novità del mondo ergonomico, in particolar modo rispetto la nuova ISO 11228-1:2021.

A Marzo 2022 è stata recepita la normativa ISO relativa alla movimentazione manuale dei carichi e la sua lettura approfondita ha portato a galla alcune novità per le quali l’Ingegner Ergonomo Daniele Moresco, Tecnico in Ergonomia e Fattori Umani cert. SIE – Socio Ordinario EPM-IES, nonché Product Specialist Engineer di Necsi per i temi legati proprio all’analisi dei rischi Ergonomici, ha redatto un approfondimento dedicato che proponiamo al termine di questo articolo.

La recente pubblicazione dell’aggiornamento della ISO 11228-1 assorbe al suo interno quanto già conosciuto dalla ISO/TR 12295 – sfortunatamente senza menzionare però il modello VLI ad alta precisione (che rimane uno strumento ad uso solo di tecnici esperti), ma con l’aggiunta – in parte inaspettata – di una modifica alle età da considerare nel modello ed anche agli Indici di Esposizione per l’interpretazione del rischio.

Troviamo, infatti, nel B.2 “Considerazioni speciali” che al fine di ridurre il rischio per le persone negli ambienti di lavoro, in particolare quelle con capacità fisiche inferiori, il limite di massa consigliato non deve superare i 15 kg. Ciò aumenta il livello di protezione della salute offerto alla popolazione attiva fino al 95%. Poiché i luoghi di lavoro dovrebbero essere accessibili a tutti all’interno della popolazione attiva, il superamento della massa limita raccomandata di 25 kg dovrebbe essere considerato un’eccezione. Quando si superano i limiti particolarmente importante che i lavoratori siano adeguatamente formati e istruiti per i compiti specifici.

 

Benché questa novità non risulti estremamente discostante da quanto già prima stabilito, in realtà nel paragrafo successivo B.3 Considerazioni sull’età e sul genere troviamo una novità assoluta.

 

Proprio a questo proposito è possibile approfondire tali novità grazie all’approfondimento dell’Ing. Erg. Moresco il quale, oltre a trattare i nuovi livelli di riferimento dell’età ha posto attenzione anche alla discussione relativa alla nuova classificazione del rischio movimentazione manuale dei carichi.

L’approfondimento è scaricabile a questo link.

 


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