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Un vademecum per promuovere la salute nei luoghi di lavoro

Un vademecum per promuovere la salute nei luoghi di lavoro

Un nuovo vademecum della Regione Lazio riporta precise indicazioni per la gestione della promozione della salute nei luoghi di lavoro. Il modello Workplace Health Promotion, gli ambienti di lavoro e i vantaggi per le aziende.


Roma, 3 Mag – Come ricordato in diversi nostri articoli, la promozione della salute nei luoghi di lavoro ha l’importante fine di promuovere significativi cambiamenti negli ambienti lavorativi per favorire la scelta di comportamenti salutari e la diffusione di stili di vita sani e sicuri.

Una promozione necessaria se consideriamo che, ad esempio, le malattie croniche non trasmissibili (MCNT) - malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, disturbi cerebrovascolari, disturbi muscoloscheletrici, … - “hanno spesso origine durante l’età lavorativa” e alla base di tali malattie croniche “ci sono stili di vita non salutari come scorretta alimentazione, consumo di tabacco, consumo dannoso e rischioso di alcol, scarsa attività fisica e sedentarietà”.

 

A segnalarlo e a promuovere la salute negli ambienti di lavoro, con riferimento al modello Workplace Health Promotion (WHP), è un recente vademecum che la Regione Lazio ha approvato il 12 gennaio 2024, mediante una Delibera in attuazione del Programma Predefinito PP3 “Luoghi di lavoro che promuovono salute” del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025 (DGR n. 970 del 21 dicembre 2021).

 

 

Il vademecum Indicazioni per la gestione della promozione della salute nei luoghi di lavoro nasce dall’attività svolta dal Tavolo di lavoro tecnico intersettoriale, composto da professionisti provenienti da diverse realtà (ASL, Inail, parti sociali, SIML, ANMA, CoSiPS, …), coordinato dall’Ufficio Sicurezza nei luoghi di Lavoro della Regione Lazio.

 

Nel presentare il vademecum ci soffermiamo sui seguenti argomenti:


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Il vademecum per la promozione della salute: modello WHP e luoghi di lavoro

Il vademecum ricorda in apertura che, in linea con le indicazioni del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025, il Programma "Luoghi di lavoro che promuovono salute" si propone di “promuovere la salute negli ambienti di lavoro secondo il modello Workplace Health Promotion (WHP) raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ovvero “creando ambienti di lavoro che incoraggino e facilitino l'adozione di stili di vita salutari da parte dei lavoratori e favorendo, di conseguenza, sia la prevenzione delle malattie cronico-degenerative sia l'invecchiamento attivo e in buona salute”.

Si sottolinea, infatti, che “numerose evidenze scientifiche sostengono che l'implementazione del modello WHP produce benefici sulla salute, diminuisce le assenze dal lavoro e aumenta la produttività”.

 

In particolare tutti i soggetti aziendali della prevenzione “devono contribuire partecipando attivamente a promuovere la salute negli ambienti di lavoro”.

E se, come indica la Dichiarazione di Lussemburgo (1997), la promozione della salute deve dipendere dallo “sforzo congiunto di Datori di lavoro, lavoratori e società per migliorare la salute e il benessere dei lavoratori”, in questo ambito “il medico competente ha un ruolo insostituibile, previsto, tra l'altro, dal D.Lgs. n. 81 del 2008 che gli ha attribuito lo specifico compito di collaborare con il datore di lavoro ‘... alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di promozione della salute, secondo i principi della responsabilità sociale’”.

 

Si indica poi che il programma presentato nel documento “è rivolto alle Aziende pubbliche e private, agli Enti e alle Istituzioni pubbliche, alle Organizzazioni sindacali dei Lavoratori e Associazioni Datoriali che vogliono impegnarsi, con un'adesione volontaria, a realizzare un contesto che migliori le conoscenze in tema di salute, che favorisca il cambiamento e che faciliti l'adozione da parte dei lavoratori di comportamenti e abitudini di vita sani e salutari”.

 

Una specifica attenzione è poi rivolta al mondo della scuola ed in particolare alla formazione degli studenti nelle scuole secondarie di secondo grado, “in quanto le Scuole rappresentano un altro setting favorevole dove diffondere la cultura della Salute e della Sicurezza agli studenti che sono i lavoratori di domani (collaborazione con il Programma Predefinito PP01 ‘Scuole che promuovono la salute’)”.

 

Il vademecum per la promozione della salute: vantaggi per le aziende

Il vademecum sottolinea poi che il programma proposto offre alle aziende che vi partecipano diversi vantaggi quali:

  1. “Miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori, prevenendo l'insorgenza di patologie cronico-degenerative e/o ritardandone le complicanze in modo da poter:
    • influire favorevolmente sull'idoneità alla mansione specifica e sulla capacità lavorativa
    • ridurre il numero di assenze dal lavoro per malattia
    • aumentare la produttività dell'azienda
    • promuovere un'immagine aziendale positiva e attenta ai bisogni dei lavoratori.
  1. Accesso ai benefici fiscali legati al welfare e la riduzione delle tariffe del premio INAIL con lo sconto denominato oscillazione per prevenzione (OT/23)
  2. Riconoscimento come ‘Luogo di lavoro che promuove salute’ entrando a far parte dell'elenco delle aziende e dei relativi interventi di promozione di comportamenti salutari che verrà pubblicato sul sito regionale, con l'obiettivo di creare una vera e propria rete per la promozione della salute nei luoghi di lavoro attraverso attività di comunicazione, di confronto e di coinvolgimento nelle iniziative dedicate.
  3. Un ritorno positivo dell'investimento per le aziende (ROI) che aderiscono ai programmi WHP con vantaggi economici per le stesse come, ad esempio, la riduzione delle assenze per malattia.

 

Si ricorda che il ROI (Return on Investment) è definito “come il rapporto tra l'utile netto generato dall'attività (vale a dire, la differenza tra utile lordo e capitale investito) sul capitale investito necessario ad avviare e mantenere l'attività: è una metrica finanziaria ampiamente utilizzata per misurare la probabilità di fare un profitto derivante dall'impiego di una somma di denaro in una specifica operazione”. In particolare “gli indicatori più utilizzati per monitorare l’efficacia dell’interventi di WHP all’interno dell’azienda sono in particolare: assenza per malattia, richiesta di trasferimento, richiesta di visite straordinarie, etc”.

 

L’indice del vademecum regionale

Riportiamo, in conclusione, l’indice del vademecum della Regione Lazio “Indicazioni per la gestione della promozione della salute nei luoghi di lavoro” che vi invitiamo a visionare integralmente.

 

PREMESSA

 

1. DATI DESCRITTIVI

  • FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI NELLA POPOLAZIONE GENERALE
  1. SOVRAPPESO E OBESITÀ
  2. SCARSA ATTIVITÀ FISICA E SEDENTARIETÀ
  3. FUMO
  4. ALCOL
  • FATTORI DI RISCHIO COMPORTAMENTALI E RICADUTE SULLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI
    1. Sovrappeso e obesità
    2. Sedentarietà e scarsa attività fisica
    3. Abitudine al fumo
    4. Consumo di alcol

 

2. PROMUOVERE LA SALUTE DEI LAVORATORI: PERCHÉ?

 

3. STRATEGIE E INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

  1. Mangiare sano
  2. L’attività fisica
  3. Smettere di fumare
  4. Alcol

 

4. IL MODELLO Work Health Promotion (WHP) DELLA REGIONE LAZIO

  • Ruolo delle ASL
  • Ruolo delle Parti Sociali
  • Ruolo dei Medici Competenti e delle loro rappresentanze

 

5. CHE COSA SIGNIFICA ADERIRE AL PROGRAMMA WHP

 

6. COME ATTUARE IL PROGRAMMA WHP – fasi operative

  1. ADESIONE
  2. COSTITUZIONE GRUPPO DI LAVORO AZIENDALE
  3. ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DI SALUTE
  4. PIANIFICAZIONE E MONITORAGGIO
  5. RICONOSCIMENTO

 

Parole chiave

BIBLIOGRAFIA

 

ALLEGATO 1

ALLEGATO 2a

ALLEGATO 2b

ALLEGATO 2c

ALLEGATO 3

ALLEGATO 4

ALLEGATO 5

ALLEGATO 6

 

MATERIALI UTILI/SITOGRAFIA

 

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Regione Lazio, “Indicazioni per la gestione della promozione della salute nei luoghi di lavoro”, vademecum approvato con Determinazione 12 gennaio 2024, n. G00224 ed elaborato dal Tavolo di lavoro tecnico intersettoriale coordinato dall’Ufficio Sicurezza nei luoghi di Lavoro della Regione Lazio con riferimento al Programma Predefinito PP3 “Luoghi di lavoro che promuovono salute” del Piano Regionale della Prevenzione (PRP) 2021-2025 (DGR n. 970 del 21 dicembre 2021) – vers 1.1 2024.

 


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