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Un documento per promuovere il benessere della persona che lavora

Un documento per promuovere il benessere della persona che lavora

È stata presentata la Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora che sottolinea come l’integrità psico-fisica dei lavoratori sia un bene assoluto e inalienabile. Il testo della Carta di Urbino e la sua diffusione.

Urbino, 3 Ago – Parlando di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro più volte, in questi anni, ci siamo soffermati sul tema del disagio o del benessere lavorativo, a volte anche con esplicito riferimento al “ benessere organizzativo”, presentato ai nostri microfoni dal Prof. Paolo Pascucci, professore di Diritto del lavoro nell’ Università di Urbino “Carlo Bo”.

 

E d’altronde, come ricordato in una intervista alla psicologa del lavoro Rosanna Gallo, spesso mei luoghi di lavoro “si sta male”, i lavoratori “si ammalano e le malattie psicosomatiche sono in aumento; lo stress riduce la prestazione lavorativa sia manuale che intellettuale ed aumenta il rischio di errori e di infortuni”. Come poi ricordato anche dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA), in un documento di qualche anno fa, il “benessere” non solo è un aspetto essenziale per i lavoratori, ma anche rilevante per le aziende stesse, perché  molti studi mostrano che promuovere il benessere e la salute dei lavoratori migliora anche il clima aziendale e la produttività.

 

Di benessere lavorativo, come ricordava il documento, non esistono definizioni univoche, è un ‘concetto complessivo che caratterizza la qualità delle vite lavorative, tra cui gli aspetti della sicurezza e della salute sul lavoro (SSL), e può costituire un fattore determinante per la produttività a livello individuale, di impresa e di società’ (Schulte, P. & Vainio, H., "Well-being at work: Overview and perspective").

E la rilevanza del concetto di benessere nel mondo del lavoro è poi accentuata dagli effetti dovuti, ad esempio all’ invecchiamento della forza lavoro, ai problemi connessi alle pandemie, alle crisi economiche, all’implementazione di nuove tecnologie digitali o all’evoluzione delle modalità lavorative.

 

Tuttavia, benchè sia un tema importante, quello del benessere psicofisico del lavoratore è ancora un aspetto sottovalutato e ancor meno declinato in principi e criteri di cui tener conto.

 

A provare a farlo, attraverso la “Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora” è stato l’Osservatorio Olympus, presieduto dal professor Pascucci, e dalla “Fondazione Rubes Triva”.

 

 

Questi gli argomenti affrontati nell’articolo di presentazione della tesi:



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Carta di Urbino: la tutela del benessere del lavoratore

Riprendiamo integralmente il testo della Carta di Urbino.

 

  1. Il lavoro, comunque prestato, deve ispirarsi ai valori della tutela della vita, della dignità della persona, della libera esplicazione della personalità, della sicurezza e della salute, intesa come benessere fisico, psicologico, relazionale, sociale e organizzativo;
  2. Prima la persona e poi il lavoro. In nessun caso la perdita della vita o della salute può costituire un sacrificio necessario;
  3. La tutela del benessere delle persone che lavorano non può prescindere da un sistema organizzato di prevenzione, fondato su adeguate politiche aziendali, ispirate a principi etici e non solo economici;
  4. Qualunque organizzazione del lavoro può essere salubre e sicura solo se, fin dalla sua progettazione, tutti i rischi vengono costantemente valutati, secondo la migliore scienza ed esperienza ed adottando le necessarie misure di prevenzione e protezione;
  5. Nessuna lesione della salute e della sicurezza della persona che lavora è casuale e ineluttabile. Non ci si deve arrendere di fronte ad alcun rischio;
  6. La sicurezza e il benessere riguardano le persone che lavorano e non solo l’ambiente lavorativo. Ci si ammala e si muore sul lavoro e di lavoro;
  7. La sicurezza e il benessere richiedono una formazione che incida sul modo di essere e di agire delle persone che lavorano. Solo persone consapevoli possono contribuire alla gestione di un efficace sistema di prevenzione;
  8. L’efficace organizzazione del sistema di prevenzione esige la partecipazione attiva e responsabile di tutte le persone che lavorano, mediante un approccio collaborativo e solidale che valorizzi l’apporto di ciascuno;
  9. Un sistema di prevenzione partecipato implica il coinvolgimento effettivo nei processi decisionali dei rappresentanti delle persone che lavorano;
  10. La salute e la sicurezza riguardano non solo le persone che lavorano ma anche l’intera collettività ed esigono efficaci politiche di prevenzione da parte degli attori istituzionali e sociali.

 

Carta di Urbino: la presentazione e la diffusione

La Carta di Urbino è stata presentata il 2 marzo 2023 a Bilbao in una conferenza pubblica ed è stata ulteriormente approfondita nella sessione conclusiva della seconda edizione del “Festival internazionale della Salute e della Sicurezza sul lavoro” che è stato organizzato a Urbino dal 21 al 23 giugno 2023 e che ha avuto come tema principale il benessere organizzativo.

 

Gli autori della Carta di Urbino sottolineano che “l’integrità psico-fisica delle persone è un bene assoluto e inalienabile”. E “privilegiando un approccio etico al lavoro”, la Carta di Urbino “sollecita una riflessione sulle problematiche ancora irrisolte della prevenzione, enunciando alcuni valori irrinunciabili per l’effettiva tutela della salute, della sicurezza e del benessere di chi lavora”.

 

Chiunque si riconosca nei principi enunciati – è indicato nella carta - “è invitato ad accoglierli e diffonderli”.

 

E se sono ormai molti i soggetti privati, ma anche pubblici, che la Carta l’hanno sottoscritta sicuramente uno dei soggetti di maggior peso, almeno per quanto riguarda le tematiche connesse alla salute e sicurezza, è l’Ispettorato Nazionale del Lavoro che ha fatto conoscere la sua adesione in una news pubblicata il 7 marzo 2023.

 

Ricordiamo che di benessere lavorativo abbiamo parlato anche a proposito della UNI ISO 45003:2021Gestione della salute e sicurezza sul lavoro - Salute e sicurezza psicologica sul lavoro - Linee di indirizzo per la gestione dei rischi psicosociali” attraverso l’intervista a Loredana Quaranta dell’Inail ( UNI ISO 45003: la gestione dei rischi psicosociali e il benessere lavorativo).

 

Concludiamo riportando i riferimenti per l’adesione alla “Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora” e per un approfondimento dei suoi contenuti.

 

Il link per sottoscrivere la Carta di Urbino.

 

Il link per poter assistere alla sessione finale del Festival internazionale della Salute e della Sicurezza sul lavoro dedicata alla Carta di Urbino.

 

 

RTM

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Fondazione Rubes Triva, Osservatorio Olympus per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro, Olympus “ Carta di Urbino per il benessere della persona che lavora”.

 



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Rispondi Autore: Antonella Paloscia - likes: 0
04/08/2023 (09:10:24)
Grazie per questa importante direttiva che potrà migliorare l’ambiente lavorativo. Penso che andrebbe inserito un punto sull’impegno diretto del dirigente per la sua formazione personale e per l’ attuazione di questi principi.

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