Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Privacy ''telefonica'' e contestazioni degli addebiti
Bollette troppo o poco dettagliate? Si e' svolta negli ultimi giorni una ''battaglia'', a suon di comunicazioni ufficiali, tra l'Autorita' per la privacy e Telecom.
Il Garante per la privacy ha invitato la societa' telefonica Telecom, in caso di contestazione da parte di un abbonato, a fornire per intero i numeri delle chiamate contestate.
Immediata e' giunta la risposta di Telecom a tale sollecitazione: queste procedure, gia' attuate da due anni, sono state predisposte con il Garante, che ha modificato una disposizione europea.
Una disposizione della comunita' europea prevede infatti che nell'indicazione dei numeri chiamati, per garantire la riservatezza dei soggetti coinvolti nella conversazione, siano oscurate le ultime cifre.
Non ha tardato a controbattere l'Autorita' per la privacy che ha precisato di non aver modificato la direttiva europea sulla privacy nelle telecomunicazioni, ricordando che, in caso di contestazione da parte degli utenti, altre disposizioni di legge consentono loro di conoscere per intero i numeri delle telefonate contestate.
L'Authority ha infatti ricordato che la direttiva europea in questione e' stata recepita dal decreto legislativo 171/98, che prevede l'omissione dell'indicazione sulle bollette delle ultime tre cifre dei numeri chiamati.
Tuttavia l'utente, in base a precise disposizioni della legge 675/96, nel caso ritenga ingiustificati determinati addebiti, ha il diritto di conoscere per intero, e senza difficolta' burocratiche, i numeri chiamati.
Un argomento, quello della contestazione delle bollette telefoniche, che ha interessato anche l'ADUC - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - che nella sezione ''Servizi'' del suo sito fornisce un modulo per ''Contestazione bolletta, richiesta della documentazione integrale del traffico telefonico e altre varie''.
Il Garante per la privacy ha invitato la societa' telefonica Telecom, in caso di contestazione da parte di un abbonato, a fornire per intero i numeri delle chiamate contestate.
Immediata e' giunta la risposta di Telecom a tale sollecitazione: queste procedure, gia' attuate da due anni, sono state predisposte con il Garante, che ha modificato una disposizione europea.
Una disposizione della comunita' europea prevede infatti che nell'indicazione dei numeri chiamati, per garantire la riservatezza dei soggetti coinvolti nella conversazione, siano oscurate le ultime cifre.
Non ha tardato a controbattere l'Autorita' per la privacy che ha precisato di non aver modificato la direttiva europea sulla privacy nelle telecomunicazioni, ricordando che, in caso di contestazione da parte degli utenti, altre disposizioni di legge consentono loro di conoscere per intero i numeri delle telefonate contestate.
L'Authority ha infatti ricordato che la direttiva europea in questione e' stata recepita dal decreto legislativo 171/98, che prevede l'omissione dell'indicazione sulle bollette delle ultime tre cifre dei numeri chiamati.
Tuttavia l'utente, in base a precise disposizioni della legge 675/96, nel caso ritenga ingiustificati determinati addebiti, ha il diritto di conoscere per intero, e senza difficolta' burocratiche, i numeri chiamati.
Un argomento, quello della contestazione delle bollette telefoniche, che ha interessato anche l'ADUC - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - che nella sezione ''Servizi'' del suo sito fornisce un modulo per ''Contestazione bolletta, richiesta della documentazione integrale del traffico telefonico e altre varie''.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.