Vigili del Fuoco: si cambia

L’ultima decade di gennaio 2004 segna una svolta per il Corpo dei Vigili del Fuoco, oggetto di tre provvedimenti emanati dal Governo.
Il 23 gennaio è stato varato un decreto legge che istituisce, mediante il contratto integrativo, un’indennità speciale per i Vigili del fuoco addetti ad attività di soccorso e prevede un aumento dell’organico del Corpo per fare fronte a peculiari esigenze operative ed anche al fine di garantire il servizio antincendio ed il soccorso tecnico urgente, in caso di necessità, nelle isole Eolie, Lampedusa e Pantelleria, esposte a particolari rischi ambientali.
Commentando il provvedimento il ministero dell’Interno ha sottolineato che il decreto “risponde ad esigenze fortemente avvertite dal corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Esso infatti stabilisce una indennità speciale rapportata alla effettiva presenza in servizio del personale operativo ed inoltre avvia concretamente il processo di sostituzione dei vigili ausiliari, che - come è noto - verranno meno con la soppressione della leva.”

Dopo una lunga trattativa, il 28 gennaio è stato siglato, tra l'ARAN e le organizzazioni di categoria della CGIL, CISL, UIL e RDB – CUB, il nuovo contratto di lavoro dei Vigili del fuoco che prevede un adeguamento degli stipendi oltre all'indennità speciale per gli operativi.
Infine il giorno seguente, il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede nuove regole per il reclutamento, l’avanzamento e l’impiego di personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. In particolare, il provvedimento consente l’accesso al servizio volontario anche a soggetti precedentemente esclusi e prevede nuovi criteri e moduli organizzativi .

Il provvedimento modifica il D.p.R. 2 novembre 200, n.362. Queste le principali novità introdotte per potenziare la componente volontaria del Corpo dei vigili del fuoco:
- l'abolizione del requisito previsto dal possesso della specializzazione professionale in uno dei mestieri attinenti al servizio d'istituto, in quanto si rende così possibile l'accesso a una serie di soggetti che, pur idonei sotto altri profili, ne venivano prima esclusi;
- una diversa formulazione della norma che disciplina il regime delle incompatibilità, al fine di meglio individuare i soggetti operanti nel settore dei servizi antincendi ai quali applicarla;
- la reintroduzione di un unico elenco per il personale volontario, precedentemente distinto in due elenchi, per meglio rispondere alle esigenze operative dei distaccamenti volontari;
- una configurazione del funzionario tecnico antincendi volontario più funzionale alle esigenze organizzative.