Inail: i riferimenti normativi e la classificazione dei ponteggi fissi
Roma, 5 Ott – Ormai l’’uso dei ponteggi come opera provvisionale di servizio nelle attività di costruzione è “consolidato e diffuso”. I ponteggi possono essere impiegati “anche come sistemi di protezione collettiva per i lavoratori che effettuano attività in copertura a condizione che, per ogni singola realizzazione e a seguito di una adeguata valutazione dei rischi, venga eseguito uno specifico progetto del ponteggio”.
Inoltre nell’ambito delle tipologie di ponteggio presenti sul mercato “sono da preferire i modelli con telaio parapetto con montaggio dal basso”. Questi modelli vengono montati “dal piano inferiore e garantiscono la massima sicurezza quando il lavoratore sale al livello superiore riducendo drasticamente la possibilità di caduta dall’alto dello stesso durante la fase di montaggio e smontaggio”.
A dare queste informazioni sui ponteggi è un nuovo Quaderno Tecnico del Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’ Inail, recentemente aggiornato insieme agli altri “ Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili” inizialmente pubblicati nel 2014 e successivamente arricchiti con una versione per immagini. Quaderni che rappresentano un “agile strumento sia per l’informazione e la formazione dei lavoratori sia per il miglioramento dell’organizzazione delle piccole e medie imprese”.
I ponteggi fissi: destinazione d’uso e riferimenti normativi
Il Quaderno Tecnico “Ponteggi fissi” - a cura di Luca Rossi, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa – ricorda che i ponteggi fissi “sono opere provvisionali di accesso e di servizio costituite da tubi e giunti o da elementi portanti prefabbricati collegati fra loro”.
Sono opere provvisionali utilizzate “nella realizzazione di lavori edili e di ingegneria civile nei quali c’è il rischio di caduta dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto a un piano stabile)”.
Il documento riporta anche un elenco, aggiornato rispetto alla precedente edizione del 2014, relativo ai documenti di riferimento:
- D.lgs. 81/08 e smi - Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 10/18 - Rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all’impiego di ponteggi, ai sensi dell’articolo 131, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni;
- Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 132/91 - Istruzioni per la compilazione delle relazioni tecniche per ponteggi metallici fissi a montanti e traversi prefabbricati. Istruzioni di calcolo per ponteggi metallici ad elementi prefabbricati ed altre opere provvisionali;
- Circolare Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 44/90 - Istruzioni per la compilazione delle relazioni tecniche per ponteggi metallici fissi a telai prefabbricati;
- Circolare Ministero del Lavoro 85/78 - Istruzioni per la compilazione delle relazioni tecniche per ponteggi a giunti e tubi;
- UNI EN 12810-1: 2004 - Ponteggi di facciata realizzati con componenti prefabbricati. Parte 1: Specifiche di prodotto;
- UNI EN 12810-2: 2004 - Ponteggi di facciata realizzati con componenti prefabbricati. Parte 2: Metodi particolari di progettazione strutturale;
- UNI EN 12811-1: 2004 - Attrezzature provvisionali di lavoro. Parte 1: Ponteggi - Requisiti prestazionali e progettazione generale;
- UNI EN 12811-2: 2004 - Attrezzature provvisionali di lavoro. Parte 2: Informazioni sui materiali;
- UNI EN 12811-3: 2005 - Attrezzature provvisionali di lavoro. Parte 3: Prove di carico.
La classificazione dei ponteggi fissi
Il documento si sofferma anche sulla classificazione dei ponteggi fissi, classificazione che può avvenire:
- in base alle classi di carico;
- in base agli elementi costruttivi.
In base alla prima tipologia di classificazione si indica che i ponteggi fissi vengono divisi in “tre classi di carico secondo le circolari ministeriali (Circolari Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale 85/78, 44/90 e 132/91)”.
Riprendiamo dal documento un’immagine esplicativa:
Inoltre si segnala che la norma UNI EN 12811-1: 2004 “introduce altre tre classi di carico oltre a quelle indicate nelle suddette circolari, per un totale di sei classi di carico”.
Si ricorda che la classe di carico di un ponteggio fisso “indica l’entità del carico di servizio che deve essere considerata sugli impalcati dello stesso ai fini delle verifiche di progetto. Il libretto a corredo del ponteggio indica le Condizioni massime di carico di servizio cioè l’entità del carico e il numero di impalcati da caricare”.
Nel documento è presente anche un esempio di condizioni limiti di impiego e istruzioni per tutti gli schemi tipo.
Veniamo, invece, alla classificazione in base agli elementi costruttivi.
Infatti i ponteggi fissi vengono classificati “anche in base agli elementi costruttivi che li costituiscono, in:
- ponteggi a telai prefabbricati (PTP);
- ponteggi a montanti e traversi prefabbricati (PMTP);
- ponteggi a tubi e giunti (PTG )”.
Marcatura e libretto dei ponteggi
Ricordiamo, infine, che, riguardo alla marcatura, gli elementi dei ponteggi “debbono riportare impresso il marchio del fabbricante, a rilievo o a incisione e comunque in modo visibile e indelebile”.
Concludiamo questa presentazione riprendendo alcune informazioni sul libretto a corredo dei ponteggi.
Infatti scelta, montaggio, uso e smontaggio devono essere eseguiti “nel pieno rispetto del d.lgs. 81/08 e del libretto a corredo di ogni ponteggio”.
In particolare il libretto contiene:
- copia dell’autorizzazione alla costruzione e all’impiego rilasciata al fabbricante dal Ministero del Lavoro;
- stralcio della relazione tecnica del ponteggio comprendente:
- calcolo secondo varie condizioni di impiego;
- istruzioni per le prove di carico;
- istruzioni per il montaggio, l’impiego e lo smontaggio;
- schemi-tipo per i quali non sussiste l’obbligo di calcoli ulteriori da parte della ditta installatrice, con l’indicazione dei massimi sovraccarichi applicabili, dell’altezza e della larghezza massime realizzabili.
E qualora il ponteggio debba essere realizzato “secondo schemi geometrici diversi da quelli tipo e/o sollecitato con carichi differenti da quelli previsti nel calcolo (anche in relazione alla presenza di tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature e alla differente posizione degli ancoraggi), deve essere previsto un nuovo progetto secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione e riportate nel libretto”.
Rimandiamo, in conclusione, alla lettura integrale del Quaderno Tecnico che riporta numerose immagini, si sofferma su vari altri aspetti dei ponteggi fissi (scelta, montaggio, smontaggio, manutenzione, …) e contiene anche una serie di utili risposte alle cosiddette FAQ (frequently asked questions).
L’indice del documento:
1. Denominazione
2. Documenti di riferimento
3. Cosa sono
4. Destinazione d’uso
5. Classificazione
5.1 Classificazione in base alle classi di carico
5.2 Classificazione in base agli elementi costruttivi
6. Marcatura
7. Indicazioni essenziali per la scelta, il montaggio, l’uso e lo smontaggio
7.1 Scelta
7.2 Montaggio
7.3 Uso
7.4 Smontaggio
8. Indicazioni essenziali di manutenzione
9. FAQ (Frequently asked questions)
Riferimenti nel D.Lgs 81/08
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Ponteggi fissi”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa con la collaborazione di Calogero Vitale, edizione 2018 (formato PDF, 1.72 MB).
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