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Una nota sull’applicazione della normativa di salute e sicurezza

Una nota sull’applicazione della normativa di salute e sicurezza
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Normativa

17/02/2017

Pubblichiamo una nota della UIL relativa alla bozza della relazione annuale, sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo, in discussione alla Commissione consultiva permanente.

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Roma, 17 Feb – Nei giorni scorsi abbiamo voluto pubblicare una bozza di un documento che sarà discusso in Commissione Consultiva Permanente (art. 6, D.Lgs. 81/2008) e che ci permette non solo di fotografare la situazione attuale normativa in materia di salute e sicurezza, ma anche di comprenderne i possibili (la bozza deve essere ancora approvata) sviluppi e i provvedimenti in previsione d’uscita.

E riguardo alla bozza di “Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (art. 6, comma 8, lett. e), del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.)” in discussione, ci siamo ripromessi di riportare alcuni commenti, approfondimenti e valutazioni anche da parte di chi la relazione deve discuterla e approvarla in sede di Commissione Consultiva.

 

Per questo motivo pubblichiamo oggi uno stralcio di una recente nota dell’Unione Italiana del Lavoro ( UIL) che ha per oggetto proprio la “Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (Art. 6, Comma 8, lett. 3), del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)” e che fa riferimento proprio a quanto contenuto nella bozza. Una nota che evidenzia criticità e proposte.

 

 

Oggetto: Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (Art. 6, Comma 8, lett. 3), del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)

 

Il giorno 10 gennaio 2017 alle ore 10:30 presso il Ministero del Lavoro è stata convocata la Commissione Consultiva Permanente con al Punto 2 dell’Ordine del Giorno “l’approvazione della Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (Art. 6, Comma 8, lett. 3), del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)”.

 

Premesso che:

l’Italia è l’unico Paese della Unione Europea a non aver definito una propria Strategia Nazionale sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro. In tutti i paesi dell’Unione è presente una Strategia Nazionale la quale è in sintonia con la Strategia complessiva UE su Salute e Sicurezza.

 

Invitiamo quindi il Ministero, che è in indirizzo alla presente, ad attivarsi con tutti i soggetti interessati al fine di realizzare a breve questa necessaria Strategia Nazionale. Questo fatto diventa ancora più importante da tenere presente, visti i risultati non ancora soddisfacenti raggiunti negli ultimi due anni sugli infortuni ed incidenti. Per l’Italia è assolutamente necessario fare di più in questa direzione.

 

Relativamente alla bozza di Relazione a noi presentata, evidenziamo quanto segue:

- la Commissione Consultiva è stata convocata una sola volta nel 2016! In passato, fin dalla sua istituzione, la Commissione è sempre stata un punto di riferimento importante per la Prevenzione, per tutti i Soggetti individuati cosi come definiti dal D. Lgs. 81/08. Una Commissione (si vedano le Relazioni degli anni precedenti) che ha svolto un lavoro importante per tutte le attività definite dal D. Lgs. 81, con il fattivo continuo supporto delle Parti Sociali. Come precisato, nel 2016 si è tenuta una sola riunione, ma anche nel 2015 l’attività è stata praticamente nulla. Un errore fondamentale, che non ha permesso ai Soggetti interessati di dare il proprio contributo al fine di migliorare la Prevenzione in tutti i luoghi di lavoro e ridurre quindi gli infortuni ed incidenti. Crediamo quindi fondamentale ripristinare al più presto gli incontri della Commissione con un calendario serrato al fine di svolgere al meglio “TUTTI” i compiti definiti nell’Art. 6, Comma 8 del D. Lgs. 81/08.

 

COMITATO PER L’INDIRIZZO E LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE ATTIVE E PER IL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE ATTIVITA’ DI VIGILANZA IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Sempre analizzando la Relazione in oggetto, è importante rimarcare anche il fatto che il Comitato ex art. 5 non lavora da tempo, non fornendo i risultati previsti. Quindi anche su questo invitiamo il Ministero del Lavoro ad attivarsi presso il Ministero della Salute, competente in merito, affinché il Comitato possa riprendere l’attività, con l’adeguato coinvolgimento delle Parti Sociali.

 

COMITATI REGIONALI DI COORDINAMENTO

Sarebbe opportuno socializzare con i Componenti della Commissione Consultiva Permanente o almeno con le Parti Sociali che partecipano alle consultazioni ex Art. 5, le attività dei Comitati ex Art. 7, al fine di poter contribuire ad una analisi complessiva sulle attività di prevenzione.

 

COMMISSIONE INTERPELLI

Importante e fondamentale il lavoro della Commissione Interpelli. Su questo tema vogliamo ribadire però la necessità di interessare preventivamente le Parti Sociali almeno sui quesiti di interesse delle stesse.

 

COMITATO CONSULTIVO PER LA DETERMINAZIONE E L’AGGIORNAMENTO DEI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE PROFESSIONALE E DEI VALORI LIMITE BIOLOGICI RELATIVI AGLI AGENTI CHIMICI

Importante e necessaria la ricostituzione del Comitato Valori limite, deve essere riattivato al più presto

 

 

Ulteriori attività previste dal D.Lgs. n. 81/2008

(…)

In riferimento agli Schemi di Decreto sopracitati contenuti nella Sezione “Ulteriori Attività” i ritardi sono notevoli, chiediamo inoltre di poter essere preventivamente consultati al fine di poter esprimere un giudizio di merito a riguardo come Commissione Consultiva.

 

(…)

 

ALTRE DISPOSIZIONI IN FASE DI CONCLUSIONE

Di seguito sono riportate “Altre Disposizioni in fase di conclusione”. Anche su queste, poiché incidono in maniera importante sulla salute e sicurezza dei lavoratori, chiediamo siano al più presto discusse all’interno della Commissione Consultiva per poter, come Commissione nel complesso e come Componenti singoli della Commissione, esprimere un giudizio e commenti.

 

(…)

 

Fondamentale dal nostro punto di visto l’elenco delle Disposizioni non ancora adottate. Non serve però come ogni anno indicare soltanto ciò che non è stato fatto, sarebbe necessario, ancorché doveroso, indicare quando e in che modo si vogliono affrontare i temi in oggetto di quest’ultimo punto.

 

Conclusioni

La Commissione Consultiva ha il compito di “redigere annualmente, sulla base dei dati forniti dal sistema informativo di cui all’articolo 8, una relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo, da trasmettere alle commissioni parlamentari competenti e ai Presidenti delle Regioni”.

Quanto predisposto ed a noi consegnato non risponde al requisito richiesto.

La bozza di Relazione contiene l’attività effettuata da alcuni organi Istituzionali tralasciando di analizzare in dettaglio l’applicazione della normativa e soprattutto analizzare quali sviluppi sono possibili in riferimento alle necessità, ai fabbisogni che dovrebbero essere analizzati ed individuati.

Manca completamente la analisi delle reali necessità, che dovrebbe essere effettuata dibattendo anche all’interno della Commissione Consultiva e nei confronti istituzionali con le Parti Sociali.

Siamo ancora in attesa della costituzione della nuova Commissione Consultiva, così come definita dalle nuove norme derivanti dal cd Job Act.

Una nuova formulazione per la quale ancora una volta ribadiamo la nostra contrarietà, poiché non affronta nei termini corretti la Rappresentanza delle Parti cosi come individuate dalle Direttive europee e dalla composizione ad esempio del Comitato di Lussemburgo ACSH.

A parte il riaffermare la nostra contrarietà vogliamo comunque ribadire la necessità che l’insediamento della nuova Commissione sia veloce, per poter affrontare tutti i compiti previsti dalla norma, ma anche tutte le attività previste di confronto con i Rappresentanti dei Lavoratori delle Organizzazioni maggiormente rappresentative.

Su questo punto, oltre a quanto ribadito nelle note precedenti, crediamo sia assolutamente necessario realizzare il Repertorio degli Organismi Paritetici cosi come definiti dagli Artt. 2 e 51 del D. Lgs. 81/08, poiché sono soggetti determinanti nell’applicazione della norma e non ci possiamo più permettere la proliferazione di Organismi Paritetici realizzati da Parti sociali non rappresentative, contrariamente a quanto definito dal D. Lgs. 81/08, ed anche dal recente Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016.

 

Segreteria confederale UIL

 

 

Segreteria confederale UIL, " Nota alla Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (Art. 6, Comma 8, lett. 3), del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)", prot. 107/2017 (formato PDF, 431 kB).

 

Bozza della Relazione sullo stato di applicazione della normativa di salute e sicurezza e sul suo possibile sviluppo (art. 6, comma 8, lett. e), del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.), versione 10 gennaio 2017 (formato PDF, 856 kB).



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